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Processo d’appello: chiusa la pratica Lecce. Attesa per le sentenze

Da 21 Agosto 2012 - 08:32Non Ci Sono Commenti5 min leggere

ore 15,35 – da indiscrezioni raccolte la sentenza potrebbe essere resa nota già domani sera

ore 15,15 – si è chiusa la parte del processo relativa a Bari – Lecce che interessa da vicino la società biancorossa. Moderatamente ottimisti gli avvocati vicentini, provati dallo stess e dal gran caldo di Roma. “I legali del Lecce hanno cercato di capovolgere una situazione invece molto chiara e delineata – ha spiegato l’avvocato Gian Luigi Polato – noi e i legali della Nocerina abbiamo messo in evidenza l’inconsitenza delle situazioni presentate dai legali del Lecce a giustificazione dei prelevamenti effettuati dai conti del Semeraro. Oltre che a scaricare tutte le responsabilità sul Quarta, qualcuno ha anche provato a mettere in discussione i motivi per cui il Lecce avrebbe dovuto “comprare” la partita con il Bari e noi abbiamo chiarito che c’erano ben 25 milioni di motivi facendo chiaro riferimento al valore dei contributi che una società come il Lecce avrebbe percepito in serie A”. 

ore 14,32 – La tesi di Palazzi sulla combine Bari-Lecce, che vede la società salentina accusata di responsabilità diretta, è stata ribadita con veemenza questa mattina dal pm. Ecco alcuni stralci della requisitoria, riportati in modo stenografico da Tuttosport. Palazzi chiede il rigetto dell’appello di Semeraro e Lecce: “Ci sono convergenti dichiarazioni di Masiello e Carella su incontro con Carella e Giacobbe. Ci sono i tabulati telefonici e c’è coerenza logica e palmare su interesse diretto della società e non solo del Quarta come scommettitore. Agli atti c’è anche il patto convenzionale con Vives con la pacca sulla spalla. Si arriva al 22 agosto, dopo la contestazione, poi Masiello, Giacobbe e Carella incontrano di nuovo Quarta all’hotel Tiziano. Masiello fa valere l’autorete, e da un accordo iniziale si arriva a una transazione con un assegno di 220 mila. Masiello dice 200mila euro circa, ma noi sappiamo che ai 200 mila euro c’è impegno di Quarta ad arrivare a 220 mila euro. C’è riscontro scientifico e palmare su tabulati e riscontri bancari. In sede di appello è stato prodotto un preliminare di vendita di un immobile, ma il preliminare è successivo di 20 giorni e per offrire alla parte contraente e acquirente va trascritto. Nel caso il preliminare fosse stipulato nell’interesse di Semeraro non si capisce perché un imprenditore debba corrispondere l’intera cifra pattuita molto prima del termine prefissato. La presenza di Semeraro non può essere casuale”. Su Vives ancora il pm: “La sua è una posizione rilevante che dimostra la sua partecipazione all’illecito. Sul segno convenzionale: è chiaro che è un aspetto decisivo, e che Quarta e Giacobbe cercassero con tutti i mezzi possibili un segno dell’accordo. Anche le stesse deduzioni del Lecce dimostrano coinvolgimento di Vives. Appare strano che un accordo del genere possa essere accollato a un soggetto che fosse all’oscuro di tutto. La Disciplinare dice che c’è stato un passaggio di tanto tempo, ma non è vero. La contestazione avviene quando il Lecce deve saldare la parte restante del prezzo. Solo in quel momento emerge la questione sulla distanza della cifra pattuita. Quando Masiello lo incontra sotto lo spogliatoio, e Vives gli si fa avanti chiedendo lo scambio della maglia, e Masiello resta basito non avendo mai avuto rapporti con lui. E Masiello conferma che comunque dà la pacca sulla spalla a Vives”.

ore 13.59 – E’ iniziata l’arringa del VIcenza con gli avvocati De Silvestri e Polato. Nel complesso anche per il Lecce la linea difensiva non ha portato novità particolari. I legali della società pugliese, come riportato, hanno spesso ripetuto che il Lecce è estraneo senza però portare fatti nuovi a conferma della loro tesi

ore 13,52 – La fase difensiva si è allungata oltre il previsto perchè al Lecce è stato concesso di difendersi con tutti e tre gli avvocati presenti. Questo il discorso dell’avvocato Grassani. “L’incongruenza della sanzione è totale. Nella ricostruzione fatta dalla Procura, il presidente Pierandrea Semeraro si sarebbe affidato a tre personaggi inverosimili come Quarta, Vives e l’avvocato Starace, per combinare la partita Bari-Lecce del maggio 2011. Quale interesse avrebbe avuto Semeraro nell’alterare un incontro dal risultato abbastanza prevedibile, vista la posizione di classifica e l’imminente retrocessione del Bari?”. Completamente estraneo il presidente Pierandrea Semeraro anche per Saverio Sticchi Damiani che ha attaccato la Procura. “L’impianto costruito dalla Procura si sta pian piano dissolvendo – ha detto il legale di Semeraro – l’ex presidente del Lecce non c’entra nulla, Quarta ha fatto tutto da solo”.

ore 13,03 – Palazzi ha terminato il suo intervento dove ha sottolineato con efficacia il quadro generale a carico del Lecce. Chiesta la conferma dell’esclusione dal campionato di appartenenza e meno 5 per illecito Vives. Tocca ora alla difesa. Sarà interessante capire se introdurrà elementi nuovi

ore 12.45 – Iniziato con circa mezzora di anticipo l’intervento dei legali del Lecce.

ore 12.15 – Previsto intorno alle 13, 13,15 il dibattimento del Lecce che dovrebbe durare una quarantina di minuti

Apre i lavori il presidente di Corte, Gerardo Mastrandrea: “Sarà una camera di consiglio fiume, speriamo di offrire un quadro definitivo in vista dell’inizio dei campionati. Già nella giornata di domani contiamo di fornire le sentenze”. La prima gara ad essere affrontata è Udinese-Bari (Bonucci, Pepe, Salvatore Masiello, Belmonte e Udinese Calcio). Si prosegue poi nell’ordine: Cesena-Bari (Belmonte) Bari-Sampdoria (Guberti), Bari-Lecce (Semeraro, Lecce Calcio e Vives), si chiude con Bologna-Bari (Portanova, Di Vaio e Bologna).

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Articolo scritto dalla Redazione di Biancorossi.net

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