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Eugenio Bortolon, tutti assolti gli accusati

Da 12 Dicembre 2012 - 21:34Non Ci Sono Commenti2 min leggere

A dover rispondere di omicidio colposo c’erano i componenti della commissione provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo, gli ex assessori ai Lavori pubblici del Comune, l’ex dirigente dello Sportello impresa edilizia, il presidente del Parma Calcio (Tommaso Ghirardi) e il delegato alla sicurezza della stessa società sportiva (Stefano Perrone). L’accusa aveva chiesto un grosso risarcimento da 1,2 milioni di euro per la famiglia del giovane, ritenendo che le infrastrutture del Tardini non fossero a norma per il sicuro svolgimento della manifestazione sportiva: il parapetto dal quale è precipitato Bortolon, infatti, era alto 96 centimetri contro i 110 imposti dal decreto ministeriale del giugno 2005. Ma Antonio Montepara, il perito nominato dal gip, ha negato nella sua relazione ogni “nesso causale tra l’altezza del parapetto e la caduta” e ha precisato che, secondo le tolleranze previste dal decreto ministeriale del 30/11/1983 – pari al 5% – le misure rientrerebbero nelle prescrizioni. Lo stesso perito ha poi aggiunto che l’elevato tasso alcolemico del ragazzo (1,78) avrebbe potuto indurlo “ad assumere un comportamento imprudente”. Oggi, dunque, è arrivata l’assoluzione con formula dubitativa, perché non sarebbe stata raggiunta la prova delle responsabilità in merito alla tragedia occorsa. La famiglia di Bortolon ha poi revocato la costituzione di parte civile dopo aver ricevuto un risarcimento di 400.000 euro (molto inferiore al milione e 200.000 richiesti dall’accusa) dall’assicurazione del Parma Calcio. 

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Articolo scritto dalla Redazione di Biancorossi.net

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