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”Sono molto dispiaciuto dalla posizione dell’Assocalciatori – ha sottolineato Ghirelli – Non c’è consapevolezza della crisi del calcio, che per anni ha vissuto al di sopra delle proprie possibilità. Per questo bisogna raffreddare i costi, e ogni campionato deve avere la sua peculiarità: la nostra sono i giovani”. Il dg della Lega Pro sottolinea che le quote giovani ”devono ancora essere approvate dall’assemblea”; aggiunge che su un totale di 39 milioni di contributi si parla di ”3 per la Prima divisione e 5 per la Seconda”; e conclude notando come ”si può far giocare anche una squadra di trentenni, ma allora si perdere una parte di quella porzione di contributi, e nient’altro”. Per Ghirelli, inoltre, il consiglio Figc di mercoledì non potrà districare la questione: ”Il presidente Abete ha fatto un gran lavoro, ma questo caso non e’ analogo al rinvio della prima di A. Allora si parlava di un accordo collettivo con tre attori, uno la federazione: qui sono investimenti di privati, in cui neanche la Lega può intervenire”.

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