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Borella: “Addio Vicenza, ma Mehmeti con Reggio non c’entra”

Da 13 Novembre 2013 - 08:542 Commenti4 min leggere

Dopo l’ormai noto weekend di Prishtina, dove la cordata svizzera rappresentata da Hamdi Mehmeti sembrava davvero ad un passo dall’acquisto del club di via Schio, il suo nome era uscito come futuro responsabile del settore tecnico. Stiamo parlando di Piero Borella, all’epoca (era estate) osservatore del settore giovanile biancorosso, ma con Fabrizio De Poli (che avrebbe dovuto diventare il nuovo dg) l’aggancio vicentino di Mehmeti e soci. E così non deve essere stato un caso se in seguito al passaggio di Borella alla Reggiana, sempre in qualità di osservatore, da Reggio Emilia è rimbalzata la notizia di un interessamento da parte del gruppo svizzero per la società emiliana, con De Poli in visita nella sede dei granata per mettere in contatto le parti. Interessamento subito smentito dallo stesso Mehmet (vedi qui), ma cosa ne pensa Borella?   

“Io ho conosciuto Mehmeti – ha risposto Borella in esclusiva a biancorossi.net – perché mi aveva contattato per un giocatore che ho fatto venire in prova al Vicenza. Si tratta di Emir Sahiti, anno 2000, giocatore di grandissime doti e possibile roseo avvenire. Lo hanno visto Margiotta e Ciarelli (responsabili dell’attività di base del club biancorosso, ndr) confermando il grosso talento del ragazzo. Ma Mehmeti con Reggio Emilia non c’entra proprio nulla, io sono venuto qui grazie a Rino D’Agnelli responsabile osservatori e scouting della Reggiana, che conoscevo da anni”.

Perché questo addio improvviso con il Vicenza?

“Ho lasciato il Vicenza con immenso dispiacere, sensazione che continua ad oggi a farmi male”.

Pensa che il suo ruolo nella trattativa con la cordata elvetica abbia condizionato la sua partenza?

“In realtà non è a me che dovete rivolgere questa domanda”.

Che opinione si è fatto su Mehmeti e Mbock?

“La mia è una conoscenza del tutto superficiale, non sono in grado di formulare alcun giudizio su di loro. Nel trattare con loro il mio unico scopo è sempre stato quello di  portare Sahiti al Vicenza. Avevamo anche fatto un incontro con Dario Cassigena, per discutere le modalità contrattuali per avere il giocatore, ma poi la cosa non andò in porto”.

Ma secondo lei ci sono davvero i presupposti perché il gruppo rappresentato da Mehmeti acquisti il Vicenza?

“Davvero non so quali siano le loro intenzioni, né mi riguardano. Anzi, io vorrei proprio stare alla larga da queste faccende. Io come ho già detto mi occupo di scouting, non di acquisti di società. Se poi loro avevano riposto su di me la loro fiducia e mi avevano individuato come possibile direttore area tecnica del Vicenza nel caso fossero entrati in via Schio, la cosa non può che farmi sincero piacere. Ma questo l’ho scoperto solo quando l’ho visto scritto sui giornali. Anche in questo caso vi invito a chiedere a loro il perché di questa scelta”.

Che cosa lascia al Vicenza?

“Credo molto. In estrema sintesi, riducendo tutto in numeri: 46 giocatori, 14 affiliazioni con società amiche e una rete di 6 osservatori”.

Rimpianti?

“Certo, molti. Ho il cuore a pezzi, all’ombra dei Berici lascio l’anima, il mio cuore biancorosso, la mia città e il mio Vicenza. Sono convinto che il nuovo responsabile Mandato e i vari Umbro, Margiotta e Ciarelli siano in grado di mantenere alto il livello del nostro settore giovanile, essendo persone che come me amano il Vicenza e i nostri ragazzi. Da parte mia ora devo guardare alla nuova avventura che mi attende. Alla Reggiana sono stato accolto benissimo, da quando sono arrivato ho visto i bambini del club granata con lo stesso sguardo, la stessa voglia, lo stesso sorriso dei ragazzini biancorossi. E questo mi ha fatto riflettere sul fatto che io amo il calcio e il mio lavoro. Non importa allora quale casacca indossino i ragazzi, ciò che conta è che ora ho voglia di portare il mio cuore e sorriso a loro. E questo pensiero mi regala sollievo. Comunque, grazie di tutto”.

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Articolo scritto dalla Redazione di Biancorossi.net

2 Commenti

  • Roberto ha detto:

    Ma perchè Borella se ne è andato, con dipiacere e rimpianti? Out out della società? Sarebbe bello conoscere qualche aspetto in più, magari con una intervista in merito proprio a Mandato nuovo responsabile del settore giovanile

  • Tino ha detto:

    Grande Piero…. grande scopritore di talenti, ti auguro un in bocca al lupo con la nuova avventura.

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