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Dopo l’arrivo a Vicenza di ieri pomeriggio e la conseguente firma, oggi Stefano Padovan è stato ufficialmente presentato al centro tecnico Morosini. Ad introdurre l’attaccante scuola Juventus proveniente dal Pescara è stato il vicepresidente Gian Luigi Polato: “Padovan  era da tempo un nostro obiettivo di mercato. Lo seguivamo dai tempi della primavera della Juventus, società con la quale abbiamo instaurato ottimi raporti. L’augurio che gli faccio è che prima che un giocatore diventi anche un uomo, proprio qui a Vicenza. Se le cose vanno nel verso giusto può lasciare un segno e continuare l’esperienza biancorossa anche nella prossima stagione. Dopo le parole dell’avvocato Polato è la volta delle prime dichiarazioni del neo biancorosso:

Stefano Padovan, cosa l’ha spinta a venire a Vicenza?

Avevo altre proposte ma quella biancorossa è quella che mi ha soddisfatto maggiormente: non c’ho pensato due volte e ho accettato. Sono molto felice di essere qui, ora voglio mettermi in gioco e dare una mano a questa squadra.

A Pescara non ha trovato molto spazio, è comunque pronto per scendere in campo fin da subito?

Sì, fisicamente sto bene perché mi sono sempre allenato. E’ ovvio però che devo rimettere un po’ di minutaggio sulle gambe.

Come ha detto il vicepresidente Polato, a Vicenza ci sono diversi giocatori che come lei hanno un passato nella Juventus.

E’ vero: D’Elia lo conosco dai tempi delle giovanili bianconere mentre con Corticchia ho disputato i campionati allievi e primavera. Prima di arrivare a Vicenza mi sono messo in contatto con loro che mi hanno consigliato questa piazza. Stesso discorso per gli ex compagni di Pescara con un passato a Vicenza come Sforzini e Schiavi: tutti mi hanno parlato bene di questa realtà.

Negli ultimi due campionati primavera ha collezionato ben 27 presenze in 34 incontri. Di lei però tra i “grandi” si sa ancora poco: che tipo di giocatore è?

Sono una prima punta ma non sono un attaccante solo da area di rigore. Mi piace molto giocare la palla e aiutare la squadra in fase di possesso. L’obiettivo è continuare a segnare come facevo in primavera.

Il campionato di Lega Pro però è ben diverso da quelli delle passate stagioni.

Il fatto che sia il primo campionato da professionista non mi spaventa. Penso di essere pronto per questi mesi che mi trovo davanti e mi metterò in gioco dando il massimo.

In questa stagione, complice anche gli infortuni, il Vicenza si è dimostrata una squadra camaleontica a livello di tattica di gioco. Lei quale preferisce?

Con la primavera della Juventus giocavamo con un 4-2-3-1 con io e Beltrame come trequartista. Mi trovo molto bene se ho un compagno al fianco come seconda punta ma mi adatto a qualsiasi modulo.

E’ arrivato ieri pomeriggio dopo lo stage con l’under 20: cosa sa della sua nuova squadra?

Sono consapevole che Lopez è un bravo allenatore e che ha creato un buon gruppo. Mi hanno riferito che c’è un bel clima in spogliatoio ma devo ancora conoscere i miei compagni.

L’attacco è il punto debole di questo Vicenza ma in rosa ci sono giocatori del calibro di Giacomelli, Tiribocchi, Tulli e Maritato: ci sarà da lottare per il posto da titolare.

Ho imparato che nel calcio nessuno regala nulla. Le cose bisogna sudarsele e io sono disposto a farlo. La possibilità di esplodere qui a Vicenza mi stimola molto anche perché qui sono cresciuti diversi giocatori importanti. Sono qui per cercare di giocare, fare bene e lasciare il segno.

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