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Dopo la maturità sui libri sta arrivando quella sul campo da calcio. Il diciannovenne Matteo Gerbaudo, dopo che meno di un mese fa ha affrontato l’ultimo ostacolo delle superiori, oggi è diventato un nuovo giocatore del Vicenza.

Nato a Moncalieri, in provincia di Torino, non ha mai abbandonato il capoluogo sabaudo. Dopo i primi passi con la società di Venaria -dove viveva- a sei anni è arrivato il provino con la Juventus. Il matrimonio prosegue per tutta la trafila delle giovanili fino ad arrivare ad essere il capitano della Primavera. Nello scorso campionato si è dimostrato il direttore d’orchestra della formazione del vivaio bianconero giocando come centrocampista centrale. In alternativa può essere schierato in posizione di interno destro o sinistro così come successo nei quarti dei playoff in cui la squadra allenata da Fabio Grosso è stata superata dal Chievo poi vittorioso del titolo finale. Il 7 novembre dello scorso anno ha firmato il primo contratto da professionista che lo lega alla Juventus fino al 30 giugno 2017 mentre approda all’ombra dei berici con la stessa formula dell’altro baby Tutino, in prestito secco.

Il suo nome è rimbalzato sui media nella scorsa stagione durante la Coppa Italia Primavera. In finale infatti è stato espulso e squalificato per tre turni per gesti offensivi verso i tifosi napoletani in occasione del gol che regalò il trofeo ai bianconeri. Nella successiva Supercoppa disputata all’Olimpico contro la Lazio campione d’Italia ha segnato il gol del vantaggio per poi sollevare -da capitano- il trofeo vinto dalla Juventus.

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