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“Appuntamento per domani alle 14 allo studio dell’avvocato Polato”: è questo ciò che verosimilmente è stato scritto da Francesco Pioppi nella propria agenda. Domani infatti andrà in scena un incontro che può rivelarsi fondamentale. Per capire se è proprio così l’abbiamo chiesto al rappresentante di Boreas Capital: “Da parte nostra domani è il giorno decisivo per concludere positivamente questa tormentata trattativa”.

Cosa manca quindi per il closing?
Da parte nostra nulla. Boreas nel tempo tecnico di una settimana è pronta a mettere i 5 milioni necessari all’aumento di capitale. Vi.Fin. ora deve lasciare la società libera da debiti correnti al 30 giugno, per farlo dovrà immettere 5,5 milioni. Noi abbiamo dimostrato la nostra capacità finanziaria adempiendo a tutti i nostri obblighi, ora tocca a loro reperire le risorse necessarie.

Sempre intenzionati ad addivenire al 75% del Vicenza calcio?
In linea di massima sì, poi se Vi.Fin. offre qualcosa di diverso si può revisionare l’accordo.

Il percorso iniziato nello scorso aprile è stato quindi ultimato?
La due diligence è stata completata, mancano solo dei dettagli secondari ma siamo pronti. Già il 20 agosto abbiamo manifestato la volontà di chiudere.

Nelle ultime ore però è successo di tutto, a partire dall’avvicendamento nel ruolo di responsabile del settore giovanile.
Sono molto contrariato per ciò che è successo con Presicci perché non sono stato avvisato. La lettera d’intenti chiariva che ci sono dei veti contrattuali anche nelle scelte tecniche del settore giovanile.

Sembra quasi una difesa ad un “suo” uomo.
Non è così, tutt’altro. Piuttosto è una questione di principio. Se devo andare ad un rogito e ho visionato la casa con le mura bianche non posso poi ritrovarmele azzurre. Stesso discorso quando acquisto una società di calcio.

Ma quindi la decisione da chi è stata presa?
Questo non deve chiederlo a me. Provi ad interpellare Polato. E’ lui che non appare ma nell’ombra continua a muovere pedine in Vi.Fin.

Presicci però non è il solo. Oggi si è saputo del procedimento di licenziamento collettivo di tutto l’organico a tempo indeterminato.
Questo ha fatto maggior clamore semplicemente perché non si è realizzato che fa parte di una decisione presa in luglio di comune accordo con Vi.Fin. quando abbiamo constatato come ci fosse un esborso troppo elevato per il personale.

Che può essere quindi l’ennesima dimostrazione che l’incontro in programma domani possa essere decisivo.
Chiaramente, è una sorta di o la va o la spacca. Poi ci sarà spazio solo per i tempi tecnici ma Boreas ha già le idee chiare ed è inutile prolungare oltre perché la piazza ha bisogno di chiarezza. Non siamo ancora al comando e sento insinuare diverse cose sul nostro conto.

Un nome su tutti, Pastorelli.
Esatto. Le confermo che non è assolutamente vero che rientra nel nostro organico. Non muove certo simili dinamiche. Anche per questo vogliamo chiudere, per portare chiarezza a una trattativa condotta sempre in buona fede.

Ha sempre detto come fosse Marco Franchetto il suo punto di riferimento.
Mi dispiace per le sue condizioni di salute che l’hanno costretto a venire meno alla trattativa. Non ho più l’interlocutore di primo livello ed ora è più difficile ma questo intoppo non può certo influenzare l’esito.

Fiducioso quindi per domani?
Se prevarrà il buonsenso assolutamente sì. E confido che sarà così visto che avrò di fronte a me (Pioppi si farà accompagnare solo da un avvocato, nda) dieci tra imprenditori e professionisti che dovranno dare conto non solo ai seimila abbonati ma anche alle istituzioni. Noi siamo pronti a far capire con trasparenza cosa può rappresentare Boreas per il futuro del Vicenza calcio.

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