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All’interno di un momento in cui il marasma societario è sotto gli occhi di tutti, parlare di calcio a Vicenza è diventato quasi un optional, in un contesto caotico e privo di qualsiasi logica che non può non turbare la squadra guidata da Nicola Zanini che in questi giorni sta preparando il derby di Coppa Italia contro il Padova. “ Abbiamo lavorato molto dal punto di vista atletico in questi giorni facendo una sorta di richiamo nella preparazione – spiega l’allenatore del Vicenza – abbiamo lavorato sul fondo con sedute doppie e devo dire che i giocatori hanno risposto bene anche nella partitella in famiglia contro la Berretti, pensavo di vedere la squadra più imballata, invece ho avuto buone indicazioni tecniche. Tranne Salifu, Beruatto e Ferchichi, stanno tutti bene, Milesi e Crescenzi lamentano qualche acciacco, ma niente di serio. Inutile dire che stiamo però vivendo una situazione incredibile, con gli ultimi mesi in cui si sono presentate davanti a noi tante persone che ci hanno detto un’infinità di cose che finora non si sono avverate. Un contesto che, credo tutti possano condividere, non può non condizionarci “.

L’attesa è per l’8 di gennaio quando dovrebbero essere pagati gli stipendi, un giorno che deciderà il futuro di molti calciatori biancorossi. “ Ci sono state fatte tante promesse finora mai mantenute – sottolinea Zanini – per cui è normale essere un po’ diffidenti. Noi non chiediamo  niente di più di avere quello che ci spetta per contratto, non vogliamo altro. Se gli stipendi verranno pagati lavoreremo con la stessa voglia di sempre ma con un po’ di serenità in più, anche se non siamo stupidi e capiamo che la situazione non è per nulla semplice “. Anche perché con i quattro punti di penalizzazione il Vicenza sprofonderà al penultimo posto in classifica. “ Questo mi costringerà a lavorare molto sulla testa dei giocatori perché finora abbiamo sempre giocato puntando ad una posizione play off, mentre dalla prossima partita dovremo pensare prima di tutto a salvarci. Un cambio di obiettivo che dovremo metabolizzare velocemente, e non sarà facile “. Precisato questo, e nell’ipotesi in cui gi stipendi vengano pagati scongiurando la messa in mora dell’intera rosa, qualche giocatore potrebbe chiedere ugualmente di andarsene. “ Di questo dovete parlare con il direttore (Moreno Zocchi n.d.r.) – sottolinea Zanini – qualcuno avrà magari richeste da squadre di categoria superiore, e qualcun altro che qui ha giocato poco potrebbe voler andare dove potrà trovare più spazio. Quello che posso dire io è che, se si potrà fare mercato, questa rosa, anche per questioni numeriche, ha bisogno di un centrocampista. Ma sono tutte cose premature perché se la società non paga gli stipendi entro il 10 non c’è possibilità di andare avanti “. L’ultima considerazione Zanini la dedica alle parole dell’ex Bisoli che ha dichiarato che il derby di Coppa Italia il Vicenza lo giocherà con la Berretti. “ Non voglio replicare, non è il caso – precisa Zanini – ma di fronte a queste parole sottolineo la delusione dei magazzinieri, dei massaggiatori, e di chi ha lavorato a stretto contatto con l’attuale allenatore del Padova quando era a Vicenza . Chiudere una società vuol dire per i dipendenti perdere il posto di lavoro e ritengo che nessuno si meriti frasi di questo genere. Sono parole che hanno mancato di rispetto in primis a loro, ma anche a tutta la tifoseria vicentina e mi sono parse decisamente fuori luogo “.

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Articolo scritto dalla Redazione di Biancorossi.net