Salta al contenuto principale

La stagione di Federico Giraudo in biancorosso sembrava finita lo scorso 22 aprile quando a Ravenna un avversario con un pestone gli ha fratturato la mano destra. I medici avevano dato come quasi impossibile un suo recupero per i play out, ma lui ha voluto fortemente essere nel gruppo per dare un aiuto nelle decisive sfide contro il Santarcangelo […] “ E’ vero – conferma Giraudo – dopo la frattura subita a Ravenna e l’operazione i medici mi avevano detto che la mia stagione poteva essere finita, ma io ho sempre creduto di dover fare il massimo per recuperare. Le cose sono andare bene grazie ai medici che mi hanno seguito e adesso, anche se sento ancora dolore, mi sento abbastanza bene. Dopo aver giocato uno spezzone di gara sabato scorso, sono a disposizione del mister anche per la partita di ritorno. Credo di doverlo a chi ha avuto fiducia in me, ma soprattutto ad una tifoseria e a una piazza che ha grandi tradizioni, e per cui è stato bello giocare “.

Un’annata che è stata complicata, con moltissime difficoltà e tante situazioni che Giraudo non si aspettava di dover affrontare. “ Di sicuro questa stagione ne vale almeno tre – sorride il terzino di scuola granata – ci sono stati problemi non indifferenti, è vero, e noi chiaramente ci trovavamo in una situazione un po’ imbarazzante perché non sapevamo bene cosa fare. […] poi quasi tutti abbiamo deciso di rimanere, e sinceramente sono contento di questo. Anche perché piazze come Vicenza non ce ne sono in serie C e questa esperienza non la dimenticherò di certo “. Tra mille tribolazioni è arrivata anche la chiamata in under 20, per Giraudo un premio che conferma la sua buona annata. “ E’ stata una soddisfazione importante, esordire in under 20 dopo aver fatto tutta la trafila nelle Nazionali giovanili a livello personale è molto bello. Vestire la maglia azzurra è un orgoglio e spero che in futuro ci saranno altre opportunità “.

[…] Il presente chiede la salvezza con il Vicenza, un risultato che salverebbe, anche se in minima parte, un’annata con poche gioie. “ Come squadra non siamo stati all’altezza delle nostre possibilità – sottolinea Giraudo – potevamo e dovevamo fare di più, ma ormai star qui a parlare di quello che è stato non serve a niente. Sabato a Santarcangelo abbiamo la possibilità di chiudere la stagione con la salvezza, un obiettivo che dobbiamo centrare non fosse altro per dignità ed orgoglio personale. Per centrarlo dovremo essere uniti e compatti, lottare su tutti i palloni con quella grinta che il “cuore Toro” mi ha insegnato a mettere sempre in campo. La vittoria di sabato scorso ci ha dato morale e un po’ di consapevolezza, anche se sappiamo bene che troveremo una squadra che si giocherà il tutto per tutto. Per restare in serie C abbiamo due risultati su tre, ma dobbiamo giocare per vincere perché gestire i risultati non è una delle nostre qualità migliori “.

(Fonte: Corriere del Veneto. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)

Facebook Notice for EU! You need to login to view and post FB Comments!

Articolo scritto dalla Redazione di Biancorossi.net