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Ospite al “Festival dello Sport”, evento organizzato da La Gazzetta dello Sport a Trento, Roberto Baggio ha ripercorso la sua storia di calciatore, soffermandosi sulla chiamata mai arrivata dal Vicenza, dove avrebbe voluto chiudere la carriera: “Avevo deciso di allenarmi da solo a Caldogno, sperando in una chiamata del Vicenza. Più di dirlo, che volevo giocare a casa…forse pensavano che volessi chiudere al Caldogno. E proprio dopo un Vicenza-Brescia mi contattò Mazzone per chiedermi di giocare a Brescia”.

Sul palco è intervenuto a sorpresa anche Toto Rondon, che ha riportato alla luce vecchi ricordi: “Portavo Roby all’allenamento in macchina, l’unico anno in cui non prese mai un raffreddore (ride ndr). Devo dire che subito non sapevo di aver un gioiello in auto. Lavorava in officina con il papà e mi faceva aspettare. Giorgi, il nostro allenatore all’epoca, ci faceva fare delle partitelle con la Berretti. Un giorno Roby fece un gol spettacolare, sono andato a casa pensando che sarebbe arrivato a giocare in Nazionale”.

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