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Chi pensava (sperava?) che il Consiglio Federale in programma per venerdì 8 maggio potesse decretare la promozione ufficiale del L.R. Vicenza in serie B resterà deluso. L’incontro infatti è stato rinviato a data da destinarsi con la scarna motivazione uscita dalla sede della Federcalcio che precisa come  – “siano necessari ulteriori approfondimenti sui temi dell’emergenza” – a conferma di come la situazione generale sia ancora molto incerta e che nessuno di fatto sa quello che succederà della serie A (figuriamoci di serie B e Lega Pro). Il tempo per comunicare all’Uefa (entro il 25 maggio) se il campionato riprenderà oppure no stringe, ed è chiaro che in caso di stop definitivo bisognerà anche comunicare quale soluzione i vertici del calcio decideranno di intraprendere per determinare le squadre che parteciperanno alle Coppe, le retrocessioni e le promozioni dalle serie professionistiche.

Un contesto complicato di cui da giorni vi parliamo spiegando come la strada per trovare una soluzione all’intrigata matassa sarà lunga e complicata e non farà certo eccezione la decisione, quella che interessa i tifosi biancorossi, di quali saranno le società che saliranno dalla serie C nel torneo cadetto, anche perché ad oggi non è ancora definito con quali criteri, se non si concluderanno i campionati sul campo, chi scenderà in Lega Pro. Pensare quindi che in pochi giorni il Consiglio Federale potesse ufficializzare le promozioni di Monza, L.R. Vicenza e Reggina era impensabile proprio perché ad ogni promozione deve corrispondere una retrocessione a meno che non vengano modificati i format dei campionati, cosa che non è mai stata nemmeno discussa e per la quale ci sono tempi tecnici che non permetterebbero una attuazione immediata. Per quanto riguarda la Lega Pro la convocazione dell’Assemblea per il 7 maggio al momento è stata confermata e, come già più volte precisato, tra i punti all’ordine del giorno, c’è anche l’approvazione della proposta del Direttivo di confermare le quattro promozioni in serie B (le prime dei gironi più la quarta tramite sorteggio), il blocco delle retrocessioni e dei ripescaggi. Probabile che l’Assemblea della Lega Pro approvi la proposta del Direttivo anche se sicuramente la promozione tramite sorteggio sarà senza dubbio bocciata considerati i commenti decisamente negativi che hanno accompagnato questa scelta. Le decisioni dell’Assemblea di Lega, apertamente contestate dal presidente della serie B Mauro Balata che le ha ritenute – “totalmente non condivisibili e irricevibili, sia per la scelta unilaterale di interrompere il campionato, sia per i meccanismi previsti di passaggio di categoria” – verranno poi presentate al Consiglio Federale che, come ampiamente spiegato, al momento non ha elementi per decidere come del resto aveva anticipato giorni fa il direttore generale dell’AIC Gianni Grazioli che si era sbilanciato prevendendo per giugno la possibilità di arrivare ad ufficializzare le decisioni riguardanti promozioni e retrocessioni. Previsione quasi scontata considerato che, senza nessuna certezza sulla ripresa almeno della serie A, le problematiche da risolvere e le soluzioni da trovare sono innumerevoli. Il primo passo per sbrogliare l’ingarbugliatissima matassa è avere la certezza (o meno) se la serie A riprenderà e se a ruota lo potrà fare anche il torneo cadetto (per la Lega Pro diamo quasi per scontato lo stop definitivo). In quest’ottica sarà fondamentale l’incontro in programma domani tra il Comitato Tecnico Scientifico del Governo e la Federcalcio, un confronto fondamentale che dovrebbe portare a una decisione, positiva o negativa, sulla ripresa degli allenamenti. Se si arriverà ad un accordo il 18 maggio potrebbero riprendere gli allenamenti di gruppo nei centri sportivi e, a quel punto, si potrebbe seriamente tornare a pensare anche alla ripresa del campionato di serie A. Solo in seguito, sperando non ci siano intoppi (vedi per esempio nuove possibili positività tra i calciatori) si comincerà a pensare a come concludere la stagione e in quali termini decidere le eventuali retrocessioni e promozioni che non saranno determinate dai risultati del campo dei tornei che non potranno essere portati a regolare conclusione. Ecco perché ribadiamo che la strada per la serie B per i biancorossi di Mimmo Di Carlo sarà ancora lunga; i tifosi del L.R. Vicenza possono senza dubbio essere fiduciosi, ma la cautela è assolutamente d’obbligo.

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Articolo scritto dalla Redazione di Biancorossi.net