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Al termine della vittoriosa sfida del Teghil di Lignano, che ha visto il L.R. Vicenza battere per 4-2 il Pordenone conquistando la prima vittoria stagionale, il tecnico biancorosso Cristian Brocchi ha rilasciato le seguenti dichiarazioni.

Mister, vittoria dopo sei sconfitte: quanto può contare a livello psicologico per una svolta in questo campionato?
“È sicuramente una vittoria importantissima perché arriva dopo tante sconfitte. Nella testa dei giocatori c’era la voglia e la volontà di togliere lo zero dalla classifica, che incideva in maniera forte a livello mentale. Anche oggi si è visto come dopo il 2-0 la squadra ha comunque avuto un po’ di difficoltà perché dopo il raddoppio tutti sognavano che l’arbitro fischiasse la fine, e invece c’era ancora tanto tempo da giocare. Abbiamo fatto un errore che non deve più succedere su una palla inattiva, e infatti mi sono molto arrabbiato per questo episodio: ci lavoreremo. Da quel momento l’inerzia della partita è passata dalla parte loro. Poi sul 2-2 i ragazzi hanno rimesso fuori la testa e ricominciato a giocare. Oggi ho visto una squadra che ha mostrato delle buone trame e giocato una buona partita, mettendo in campo uno spirito battagliero in una partita come questa, in trasferta contro una squadra che aveva le nostre stesse motivazioni. Non era facile e per questo penso che la vittoria valga doppio.”

La rimonta dei due gol da parte del Pordenone l’aveva preoccupata?
“No, mi aveva fatto molto arrabbiare, soprattutto per quel gol preso in chiusura di primo tempo. Era una situazione evitabile, la squadra ha sempre un ottimo atteggiamento ma su quella punizione non l’ha avuto, perciò mi sono molto arrabbiato e non dovrà più succedere. Se ci fanno gol su palla inattiva deve succedere per bravura degli avversari e non per una leggerezza nostra.”

Decisivo Meggiorini che ha fatto pesare la sua esperienza e la sua qualità
“Sì, a volte un allenatore è anche fortunato. Ho scelto di far partire Longo e ci ha fatto gol, nel momento importante della partita è entrato Meggio che ha uno spessore incredibile e forse anche per come l’avevo letta è andata così: all’inizio è venuta fuori la freschezza e la voglia di dimostrare qualcosa da parte di Samu, mentre Meggio ci ha dato un aiuto importante nel momento clou della gara.”

Il nuovo modulo quanto ha inciso?
“Su questo avremo tempo di parlarne. Non mi piace parlare molto di moduli, è la mentalità che conta. La squadra può giocare a 3, a 4, a 5 o a 6, ma l’importante è avere un’identità. L’identità che dobbiamo avere è quella di gestire la gara, quella di tenere il possesso palla di più rispetto agli avversari e di creare quelle azioni di gioco che proviamo durante la settimana e che devono essere il nostro DNA. Capiterà che giocheremo col 3-4-1-2, col 4-3-2-1 o col 4-3-1-2, ma non ne voglio fare una questione di modulo, ma ne faccio una questione di caratteristiche dei giocatori. Ci sono giocatori che possono giocare a 2 o a 3, vale sia per la difesa che per il centrocampo, quindi a seconda dei giocatori che sceglierò in funzione della partita potrò cambiare sistema di gioco.”

Quali sono le cose positive che ha visto in questa partita e quali cose invece le sono piaciute meno?
“Sicuramente la voglia di vincere, sicuramente i primi 35′ della partita sono stati interpretati molto bene e anche dopo il 2-2 la partita è stata interpretata bene. Mi è piaciuto che siamo riusciti a sviluppare delle azioni belle, che hanno dimostrato la qualità della squadra. Abbiamo avuto più possesso, più passaggi riusciti, abbiamo avuto una serie di numeri che alla lunga hanno inciso durante la gara. La cosa che mi è piaciuta di meno è stata la leggerezza sulla punizione laterale che poteva compromettere la partita e cambiare l’inerzia.”

Ora la pausa: cosa serve per continuare su questa strada?
“Per noi parte oggi la stagione, dobbiamo sicuramente gioire per questa vittoria, che ci deve dare morale e ha tolto un peso a tanti giocatori, ma allo stesso tempo è una base di partenza. Da qui non si può scendere di un centimetro, ma bisogna scalare un passettino alla volta verso l’alto.”

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