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Paolo Bedin: “Parto da una premessa doverosa, cioè l’esito della stagione, che è molto negativo dal punto di vista sportivo. Lascia un sentimento di dolore fisico e mentale a tutti quelli che amano i colori biancorossi e a maggior ragione a chi lavora per il L.R. Vicenza. Le responsabilità son da condividere: ci sono responsabilità dei giocatori, degli allenatori (ad esclusione di Francesco Baldini), dei direttori sportivi e, soprattutto, di chi ha la responsabilità di guidare questa azienda che è il direttore generale che vi sta parlando, che si assume le responsabilità. Lo sente in primis la proprietà, che ha messo a disposizione tutti gli strumenti utili per il raggiungimento degli obiettivi, e lo sente nei confronti della città, dei tifosi.

La stagione, a giugno 2021, comincia dopo due campionati positivi: una promozione in serie B e una salvezza tranquilla. Comincia nel segno della continuità con un allenatore che ci ha portato lì, e con il quale c’è un legame che va oltre visto che parliamo di Mimmo Di Carlo. L’inizio di campionato lo conosciamo: le decisione sofferte umanamente e professionalmente di separarci da un allenatore e da un direttore sportivo Giuseppe Magalini, e il girone di andata concluso a 7 punti (sono in realtà 10 ndr). La proprietà ha cercato di rimediare investendo. Ha messo a disposizione, come in estate, un 30% ulteriore (2 milioni di euro), per investire sul mercato. Viene fatta una campagna trasferimenti importanti, si parla di quasi dieci giocatori, con tutte le difficoltà del caso. La gran parte dei giocatori non ha accettato la proposta, ma nonostante tutto sono arrivati profili importanti costruendo una squadra per raggiugnere l’obiettivo salvezza. Nel girone di ritorno la squadra fa 27 punti (in realtà sono 24 ndr). All’ultima giornata si raggiungono i playout, obiettivo che a dicembre sembrava irraggiungibile, che però vanno come vanno. Questo per dire che la stagione è stata molto negativa ma c’è da fare una differenziazione perché se i primi sei mesi sono da buttare via, gli altri sei non lo sono. L’esito comunque non cambia e nemmeno la delusione e la frustrazione.

Dal punto di vista organizzativo la società non riparte da zero. Vi è una pianificazione finanziaria di assoluto valore. Dal punto di vista commerciale ci sono 200 aziende vicentine partner e sponsor della società. Dal punto di vista giovanile abbiamo 26 squadre, 20 ragazzi nel giro delle Nazionali italiane e straniere. Abbiamo 57 società gemelle. Vi sono relazioni costruttive nel vicentino. Ci sono contratti, supporto tecnico e fiducia. Dal punto di vista infrastrutturale questa è una società che ha investito più di un milione di euro nello stadio. Abbiamo un centro sportivo all’avanguardia grazie a Renzo Rosso e un accordo con il comune di Thiene per un ulteriore centro sportivo. Ripeto, non si parte da zero. Ci sono progetti speciale che si stanno portando avanti. Vicenza c’è e ci sarà. E’ un momento difficile ma rimangono delle certezze, come la proprietà della famiglia Rosso e gli altri 18 imprenditori che sono l’eccellenza economica di questo territorio”.

Stefano Rosso: “Avremmo tutti preferito essere qui a discutere di una salvezza miracolosa. È giusto ripartire da quel poco che di positivo c’è stato. Siamo un gruppo di soci e proprietari molto solido che non ha paura di affrontare momenti difficili. Il primo ringraziamento va a loro.

La volontà nostra è quella di confermare e proseguire con tutti i componenti della nostra società, a partire da Paolo Bedin. Nella parte tecnica confermiamo Federico Balzaretti come ds, Francesco Vallone come responsabile dell’area tecnica scouting ed infine mister Baldini come allenatore della prima squadra. Ci hanno dimostrato che il progetto non era finito. Vogliamo riscattarci. Siamo tutti carichi a palla.

La nostra volontà è anche quella di ricompattare l’ambiente totale, dalla città, ai tifosi e alla stampa stessa. Cogliamo questo scivolone come opportunità per ricucire qualche strappo che si è aperto in queste ultime settimane. Noi siamo pronti e non vediamo l’ora di ripartire”.

Il primi giugno si riparte dalla serie C, questo è quello che dicono oggi i fatti. Come ritenete di partire?

“L’obiettivo dell’anno prossimo è quello di essere altamente protagonisti e cercare di ripartire subito. Dobbiamo riprovarci subito. Il calcio è molto particolare. Il campo dirà la sua. Noi come società abbiamo questo obiettivo e cercheremo di costituire una rosa e un programma per far sì di raggiungerlo.

A livello di investimenti e budget se pensate che saremo il Monza mi dispiace ma non lo saremo. Abbiamo un modus operandi diverso. Riteniamo che per la categoria che andiamo ad affrontare avremo un piano di investimenti più che adeguato”.

Cosa non rifareste?

“Mi è difficile rispondere. Forse non abbiamo lavorato bene sulla composizione della rosa. Certe scelte le avremmo dovute fare diversamente. Qualcosa nella costruzione della squadra non è andato bene. Ci sono tante cose che andrebbero riviste e rifatte. Io ci tengo a ringraziare mister Brocchi perché è colui che ha creato un nucleo di punti si cui noi abbiamo lavorato l’ultimo mese. Ha dato delle certezze tecniche alla squadra. Lo ringrazio del lavoro fatto. In quel momento era difficile per tutti. All’epoca Brocchi ci sembrava la soluzione ideale per dare garanzie tecniche. Ad oggi sono analisi che lasciano il tempo che trovano”.

Si riparte da Baldini, vi siete già confrontati? Quali sono i programmi per la parte tecnica?

“Il dialogo è costante e continuo. E’ un lavoro progressivo. Ora il mister sta allenando e valutando i rientri”.

Per quanto riguarda i programmi dichiarati?

“Il programma del 2018 era quinquennale e sottolineo che sono rare le società che hanno piani a medio-lungo termine. E’ una peculiarità che riguarda il L.R. Vicenza e pochissime altre società di imprenditori. Abbiamo il privilegio di avere una società abituata ad avere programmazione e piani.

L’impegno, inoltre, è quello di aprire un tavolo tecnico con il Comune, nei prossimi mesi, per una convenzione pluriennale. Sottolineo che la società, in quattro anni, ha investito un milione e duecento mila euro, in questo stadio, per straordinaria e ordinaria manutenzione. La situazione contrattuale di Baldini? Il contratto di mister Baldini è stato definito con l’opzione di un anno.”

 

 

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