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Nel corso della conferenza stampa prepartita in vista del turno infrasettimanale tra L.R. Vicenza e Novara, valido per la 6^ giornata del girone di ritorno, il tecnico della formazione piemontese Marco Marchionni ha rilasciato le seguenti dichiarazioni.

“Giocare subito dopo una sconfitta può essere positivo perché hai subito la possibilità di riscattarla, è anche vero però che se avessimo avuto una settimana intera per preparare questa sfida avremmo potuto lavorare meglio sugli aspetti che abbiamo sbagliato. Sappiamo che andiamo ad affrontare una grande squadra che è stata costruita per vincere, però anche loro hanno avuto delle difficoltà. Dovremo andare in campo con la consapevolezza che possiamo e dobbiamo fare una grande partita.

Il mercato? Noi dobbiamo preparare al meglio la partita, poi sappiamo tutti che ci sono le leggi del mercato che ti possono fare cambiare o migliorare alcune situazioni, ma credo che un allenatore si debba concentrare sui giocatori che ha a disposizione, che sono importanti per preparare al meglio la partita. Non è normale che si chiuda il mercato prima di una partita, forse c’era la possibilità di spostarla alla settimana dopo, perché alcune squadre possono ritrovarsi ad avere qualche giocatore in meno a disposizione, che magari avrebbero preso in considerazione. Bisogna concentrarsi al meglio e preparare la partita con quei giocatori che si hanno a disposizione. Cambierà qualcosa in questo finale? Fino alle 20 può succedere di tutto. Credo che la squadra abbia un potenziale importante, ma se si dovessero manifestare delle opportunità sulla base anche dei ragionamenti fatti assieme cercheremo di coglierle.

Il derby perso? Se ci sono delle scorie dopo una sconfitta del genere sono contento, perché significa che i giocatori ci tengono. Una grande squadra sa valutare, sa metabolizzare, deve riprendere il proprio cammino, quindi se c’è un po’ di delusione è ben accetta. Sarebbe più brutto se ai giocatori non cambiasse niente, non gli interessasse di una sconfitta del genere, a prescindere che si tratti di un derby o meno.

La mancanza di continuità? Se hai fatto dieci sconfitte è impossibile avere continuità, soprattutto per una squadra costruita per fare un campionato importante come il Novara. Sappiamo di avere delle difficoltà, e che i problemi non si risolvono in un giorno, però sappiamo che anche le altre squadre hanno avuto delle difficoltà, non c’è una squadra che si è staccata. Ogni domenica le squadre di bassa classifica possono vincere con quelle di alta classifica, quindi ogni domenica c’è un’opportunità importante. Se avessimo vinto domenica potevamo essere a meno sette dal primo posto. Noi dobbiamo pensare a noi stessi, consci che il problema c’è e va eliminato il prima possibile. Ho rivisto la partita e penso che si debba migliorare sotto questo punto di vista, perché sotto il piano della determinazione e della voglia ho avuto delle risposte importanti.

Gli errori commessi con la Pro Vercelli? Siamo stati lenti, soprattutto nel primo tempo. Una grande squadra deve abbassare il ritmo per far riposizionare l’avversario, però poi devi creare una situazione importante. Invece noi nel primo tempo siamo stati lenti, molli. Nel secondo tempo abbiamo accelerato e abbiamo avuto maggiore lucidità, sfruttando anche il calo fisico degli avversari dovuto alle tante energie spese nel primo tempo. Io la partita me la riguardo da solo, ma dai feedback che mi arrivano tanti giocatori se la riguardano, e questo è un aspetto positivo. A me piace guardarla da solo perché mi piace concentrarmi su quegli aspetti che devo proporre ai ragazzi per farli migliorare.

Sfruttare meglio il gioco sulle fasce? Nel secondo tempo con la Pro Urso ha fatto una partita importante, ma Ciancio invece si è visto poco. Nel primo tempo ad esempio abbiamo avuto la situazione inversa. Una squadra importante deve sfruttarle entrambe, perché abbiamo giocatori importanti.

Il gol preso? Potevamo fare qualcosa in più prima del calcio di punizione, ci doveva essere più concentrazione. Dispiace aver preso gol su calcio piazzato perché ridimensiona la prestazione dei ragazzi. Se avessimo concretizzato le occasioni avute parleremo in un altro modo di questa partita. L’espulsione di Ciancio? Non avevamo la sensazione di andare in difficoltà e che avessimo la partita in mano, non credo abbia inciso sul risultato.

A livello psicologico la sconfitta pesa, perché arriva in un momento un po’ particolare. Come vediamo il campionato è lungo, ci sono tante partite e la classifica è corta, quindi dipende tutto da noi. Dobbiamo sfruttare le occasioni che ci saranno da qui in avanti. La classifica è corta in alto, ma anche in basso. Una squadra che perde dieci partite, anche se costruita per vincere, deve anche guardare in basso, ma è tutto aperto anche per ambire a posizioni di alta classifica.

Vuthaj? L’ho visto bene e con la determinazione giusta. Poi ovvio che un attaccante viene valutato per i gol che fa, ma già la determinazione vista nel tornare qui è un bel segnale”.

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