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Parlare con Giuseppe Raumer è come essere catapultati di colpo all’indietro nella storia del nostro Vicenza, un tifoso di “vecchia data” che ricorda molto bene gli anni 50, le due vittorie al Viareggio battendo in finale la Juventus nel ’54 e la Sampdoria nel ’55. Ricordi lontani nel tempo ma molto vivi nella memoria dell’85enne Giuseppe, super tifoso del Lane da quando era bambino.

Sono nato a Vicenza – precisa Giuseppe – e ho cominciato ad andare allo stadio fin da piccolo. Erano gli anni 50, andavo sempre in curva sud perchè quello è il settore del” Menti” in cui si vive meglio la partita. Prima di abbonarmi facevo servizio pubblico e alla domenica cercavo di essere nelle vicinanze del “Menti” verso le 14.30 perchè allora si giocava tutti nello stesso giorno e alla stessa ora. Mangiavo un panino in fretta e poi entravo a vedere la partita. Erano altri tempi e il calcio era diverso, più vero, più genuino. Giravano meno soldi e forse anche per questo era uno sport più vicino ai tifosi comuni.

Qual è la squadra, e quali sono i giocatori che ti hanno emozionato di più?

La squadra, il Real Vicenza di G.B. Fabbri. Giocavano un calcio spettacolare, c’erano campioni come Paolo Rossi, il “motorino” Filippi, l’intelligenza di Salvi e l’eleganza in difesa di Carrera. Ma tutti erano giocatori bravi, e ci hanno fatto proprio divertire. Se penso ai giocatori allora dico Campana, Carantini, Volpato, ma forse quello che mi è rimasto più impresso nella mente è stato Cinesinho.

La partita che ancor oggi ti emoziona ….

Ricordi belli il Vicenza me ne ha regalati davvero tanti, ma la partita più emozionante per me è stata Vicenza-Chelsea. All’andata abbiamo vinto con merito, anche se poi la delusione al ritorno a Londra è stata grande.

E per quanto riguarda gli allenatori, e i presidenti?

Di G.B. Fabbri abbiamo già detto, poi non si può non ricordare Guidolin che ha vinto la Coppa Italia. Ma anche Bruno Giorgi è stato un bravo allenatore. Per quanto riguarda i presidenti direi Farina e Dalle Carbonare, due che hanno scritto la storia del Vicenza. Mi aspettavo di più da Rosso che mi sembra non abbia la necessaria passione. Ma diamogli ancora tempo, speriamo possa fare meglio in futuro.

E del Vicenza attuale cosa ne pensi? 

Una delusione. Quest’anno c’era un girone alla portata, ma per demeriti siamo arrivati settimi ed è stato un fallimento proseguito poi nei play off. Per farvi capire quanto mi abbia deluso la squadra vi dico che qualche volta andavo via cinque minuti prima della fine della partita. Tornavo a piedi per sfogarmi e farmi passare il nervoso perchè non ero per niente contento di quanto avevo visto. Di questa annata salvo solo Ferrari anche se nelle ultime partite ha deluso pure lui.

E come da tradizione vicentina, hai trasmesso la passione a tuo nipote.

Certo. Si chiama Matteo e gioca con la squadra dell’Altair. E’ molto appassionato e vive le partite con grande partecipazione. Anche lui è molto dispiaciuto per come è andato il campionato appena concluso, ma è speranzoso che il prossimo possa riportare la squadra in serie B. Perchè è bene sottolineare che questa tifoseria merita la serie A, e che al più presto si deve tornare almeno in serie B.

 

 

 

 

 

 

 

 

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Articolo scritto dalla Redazione di Biancorossi.net