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La conferenza stampa di mister Diana alla vigilia di Pro Vercelli- L.R. Vicenza:

“Squadra in crescendo? La sensazione è questa, anche vedendo la settimana di lavoro. C’è un buon clima, i risultati sicuramente danno una grossa mano sotto questo punto di vista. Sono tutti dentro e tutti consapevoli, siamo in un momento nel quale si iniziano a fare delle scelte, c’è chi gioca di più e chi di meno. È il momento dell’accettazione e sarebbe bello che tutti riuscissero a mantenere lo stesso spirito, anche se non è semplice ovviamente. Siamo in una fase in cui le sorprese possono essere dietro l’angolo. Andiamo ad affrontare una partita non semplice, contro avversari che comunque hanno fatto 8 gol in due partite, ben allenata e con giocatori interessanti. Come sempre, quando si gioca contro di noi, si usano delle parole importanti e questo ci fa piacere perché ci riconoscono una certa forza, ma va dimostrata ogni domenica, o lunedì o venerdì o martedì. Saremo sempre sotto esame, non solo nei confronti dei nostri avversari, ma da parte della nostra società, dei tifosi, della stampa, abbiamo una grande responsabilità e dobbiamo essere all’altezza. È quel tipo di squadra che per caratteristiche potrebbe darci fastidio e quindi dobbiamo essere molto attenti. Hanno giocatori importanti ed esperti, fanno un 4-3-3 molto dinamico.

I risultati delle altre? Presto per guardali, si guardano, ma dobbiamo pensare a noi stessi. Padova e Triestina hanno comunque dato continuità con il punto. Anche noi dobbiamo cercare di dare continuità, nei numeri e nelle prestazioni. Bisogna rimanere aggrappati e vivi. È chiaro che dovremo cercare di provare a vincere, come cercheremo di fare in tutte le partite.

Assalto o pazienza? Si spera sempre nell’assalto, ma la realtà è che si preparano delle strategie da mettere in campo, ma l’atteggiamento sarà determinato dalle dinamiche della gara. Siamo in un buon momento mentale e fisico, è quel tipo di squadra che per caratteristiche potrebbe darci fastidio e quindi dovremo essere molto attenti.

Solo due goal subiti? La fase difensiva come dicono tutti parte sempre dagli attaccanti, bisogna cercare di subire meno gol o comunque concedere poche opportunità. Non concederne completamente è impossibile. Così hai più possibilità di fare punti, poi non sarà sempre così.

Squadra? Vincere aiuta ma c’è un buon clima. Non abbiamo problemi di infortuni tutto sommato, in settimana si sono fermati Golemic e Rolfini per alcuni problemini, ma sembrano essere rientrati. Vediamo domattina nella rifinitura che faremo.

L’undici iniziale? La continuità va data anche ai giocatori che hanno fatto una buona gara. Magari servirebbero altre caratteristiche, ma serve anche continuità. Anche se dovessi cambiare un paio di giocatori, la qualità e la forza, rimarrebbero immutate. Va valutata anche la squadra che affrontiamo e la Pro Vercelli è diversa dall’Atalanta, quindi qualche accorgimento probabilmente lo prenderemo.
Certe gare le identifichiamo come “partite paletto”, perché se le superiamo significa che la squadra è salita di un gradino, come contro l’Atalanta che era di un livello più alto e questo ci ha portato maggiore consapevolezza. Lunedì saremo su un sintetico, contro una squadra agguerrita, è anche quella sarà una “gara paletto”. Alla continuità dobbiamo affiancare qualche sgasata, se saremo in grado di farlo, avremo un vantaggio.

Sintetico? Oggi alcuni sono molto belli, ma sicuramente lo scorrimento e il rimbalzo sono diversi. A volte sono anche alibi, a volte invece nel dopo gara si possono accusare dei dolori muscolari diversi.

Modulo? Per caratteristiche il 3-5-2 e il 3-4-2-1 sono i moduli a noi più congeniali per ora, ma abbiamo provato anche qualcosa di diverso per poterlo utilizzare dall’inizio o a gara in corso.

Errore che temo? Noi abbiamo un “piano gara” che potrebbe però essere distrutto dopo un minuto e mezzo. La capacità di adattamento è importante. All’inizio eravamo più lunghi, ora meno anche grazie alla diversa condizione fisica dei difensori. La Pro Vercelli ha esterni rapidi e veloci, ma per provare a vincere, occorre anche rischiare di perdere. Hanno giocatori giovani ma anche esperti, davanti hanno giocatori importanti, fanno un 4-3-3 dinamico, sono ben allenati, giocano in casa e vorranno fare bella figura. Devono però trovare un osso duro, una squadra umile che ribatta colpo su colpo, giocare bene sempre non è possibile ma l’atteggiamento e la mentalità giusta non devono mai mancare. Non avrei nessun problema a cambiare cinque giocatori, dopo cinque minuti.

Applauso verso i tifosi prima dell’inizio gara? È una cosa che fanno i ragazzi, è molto bella, hanno la necessità di sentire dalla loro parte il pubblico e spero sarà sempre così anche quando le cose magari andranno meno bene, anche quella è continuità”.

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