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Nelle ore successive alla sconfitta di domenica pomeriggio la nostra pagina Facebook è stata sommersa di commenti di rabbia e amarezza da parte dei tifosi. Vi abbiamo chiesto di inviarci i vostri pensieri e le vostre idee su ciò che è successo contro il Savona e in tutta la stagione, sulla situazione di questi anni e sul futuro del Vicenza. Riportiamo qui di seguito l’opinione di due tifosi che analizzano a 360 gradi ciò che è oggi il Lane. Vi ricordiamo che potete scriverci a redazione@biancorossi.net inviandoci le vostre opinioni, i vostri consigli e le vostre domande. La redazione si riserverà il diritto di non pubblicare o censurare testi e parole non ritenuti idonei.

All’encomiabile redazione di biancorossi.net e agli innamorati del Lane.
Partendo dalla stagione appena conclusasi… Quest’anno, a mio avviso, c’erano due sole strade percorribili: vendere quanti più giocatori possibili tra i reduci della stagione in B e investire sui giovani, in modo tale da dare respiro alle finanze societarie e chiudere un ciclo fallimentare, o fare ciò che si è fatto. Chiaramente il compito di vendere i giocatori di una rosa reduce da due retrocessioni consecutive non risulterebbe semplice nemmeno al miglior direttore sportivo. Fatto sta che, alla luce della mancata promozione di quest’anno, le casse saranno ancora più vuote. La colpa, stando a quanto ha detto Cunico ieri “è ANCHE colpa nostra”, come se i giocatori (messi nelle peggiori condizioni per disputare un campionato, vedi -4 e continue voci di vendita), gli allenatori (che sono scelti ed esonerati dalla società e devono lavorare con un budget in continuo calo) e noi tifosi fossimo i veri responsabili dei disastri sportivi degli ultimi anni.

Purtroppo l’immagine che ci resta del nostro amato Vicenza è quella di una squadra destinata a patire le pene dell’inferno, con una proprietà che cerca solo di ottenere profitti senza dimostrare un minimo di amore per i colori e tradizione centenaria di questa città, una società che ha pure il coraggio di continuare a guardare al futuro con ottimismo “Questo sarà un punto di ripartenza”, quando nei vari forum, nei bar, nei giornali e sul web si sente pronunciare sempre più spesso la parola fallimento. Una parola che per noi tifosi avrebbe più il sapore di una liberazione, anche se è difficile sperarlo da tifosi quali siamo. Di certo, un’eventuale promozione al termine della stagione avrebbe prolungato queste atrocità che stiamo subendo di un ulteriore anno. Alla luce dei debiti, mi viene difficile credere che ripartiremo, come diceva Cunico ieri. L’unica partenza che noi tifosi ci aspettiamo è quella di una società che ci ha rubato i sogni e l’orgoglio di essere vicentini. Non so dove riusciremo a trovare i 600.00 euro di iscrizione al campionato, l’anno scorso abbiamo dovuto ricorrere a dei prestiti di imprenditori locali, e quest’anno? Se il prezzo da pagare è vendere/svendere giocatori per tirare a campare, io non ci sto.

Per quanto riguarda la prossima stagione… Quello che mi aspetto da questa società è che venderanno Giacomelli, Maritato (dal suo messaggio su Facebook pare abbastanza chiaro), Mustacchio, Jadid, Camisa, D’Elia, Tulli, Padalino, El Hasni e qualche giovane promettente del vivaio. Una mattanza vera e propria. Temo che Sbrissa verrà ceduto a qualche squadra importante, anche se poi ci verrà lasciato in prestito (situazione vista e rivista). A guidare l’attacco credo sarà Tiribocchi, già in difficoltà quest’anno figuriamoci nel 2015 o nel 2016 come sarà. La gestione della squadra, insomma, ha lasciato parecchio a desiderare. Non solo colpa di Cristallini, secondo la mia opinione. Premesse queste cose, io farei così:
-Rinnovo per Alfonso e Castiglia
.-Cessione di Murolo, Anaclerio, Corticchia (inguardabili)
-Conferma di Gentili (in comproprietà con l’Atalanta) e promozione in prima squadra dei giovani più interessanti
-Ritorno di Maiorino (in prestito al Sorrento, dove ha segnato 14 goal) e dei giovani più interessanti.
Per completare la rosa andrei a vedere le Final 8 del campionato primavera ad inizio giugno, sceglierei tanti giovani con esperienza in lega pro prima divisione e giocatori d’esperienza da affiancare ai primi. La Feralpi Salò quest’anno ha puntato su molti giovani interessanti raggiungendo i play-off, pur avendo un budget inferiore al nostro. Qualora rimanesse qualcuno dei sopracitati che do per venduti, non sarebbe così utopico puntare ai play-off nuovamente e, non da ultimo, si riuscirebbe se non a migliorare la situazione finanziaria, almeno a non aggravarla. In ogni caso, senza cambio di proprietà non cambierà mai nulla in positivo per noi.

Detto questo, vorrei fare un plauso a tutti noi che, nonostante questo periodo buio, continuiamo ad andare al Menti a tifare per i colori biancorossi.Torneremo grandi! Forza Lane!
Un ringraziamento alla redazione per il lavoro svolto, sarei lieto di sentire anche il vostro parere in merito.
T.F.

Grazie a te per la completa mail. Data la vastità degli argomenti trattati preferiamo risponderti direttamente con l’editoriale che stiamo preparando in queste ore.

 


 

 

Gentile redazione di Biancorossi.net colgo l’occasione per ringraziarvi di tutte le informazioni che mi avete fornito da quando vi seguo e per presentarvi il mio pensiero riguardo tutto quello che sta succedendo nel mondo del Vicenza calcio.

Ricordo ancora la prima volta allo stadio Menti, avevo 5 anni, e quale miglior modo per iniziare un ragazzino alla passione per questi fantastici colori se non quello di farlo assistere alla partita della vita: Vicenza-Napoli, ora devo ammettere che complice l’età sono solo 2 le cose che ricordo veramente, cioè senza l’ausilio di filmati che ancora oggi mi mettono i brividi solo a guardarli, la prima è stata il primo sguardo allo stadio appena entrato salendo le scale della tribuna, sembrava che tutta Vicenza fosse li, lo stadio gremito in ogni ordine di posto, non capivo nulla; la seconda il gol di Maini, sinceramente ricordo di essermi rannicchiato sulle ginocchia dalla paura, sembrava che lo stadio crollasse a momenti, la terra tremava, poi fu una sensazione bellissima, tutti erano felici, impazzivano di felicità, molti mi dicevano, ragazzo ricordati questi momenti perché non ci saranno più…

Ed è da quel “non ci saranno più” che voglio partire con la mia riflessione: ammetto che poi le gioie sono continuate con le stagioni in serie A e la partecipazione alla coppa delle coppe, arrivare ad un passo dalla vittoria europea ha fatto toccare il cielo con un dito a tutti i tifosi vicentini nel momento in cui Luiso arrivò a zittire Stanford Bridge, poi sappiamo tutti com’è andata a finire, però il Vicenza in quel frangente non ha avuto e non avrà mai alcun tipo di rimpianto, gli anni successivi, come il calcio concede sono stati fatti di alti e bassi, nella norma, fino all’istante in cui il calcio a Vicenza si è ammalato, la malattia in questione si presenta sotto forma di una nuova serie di personaggi che nel dicembre del 2004 acquista il Vicenza Calcio, per chi non li conoscesse sto parlando di quelli del: “Abbiamo salvato il Vicenza dagli inglesi”, “Ho comprato il Vicenza perché il sabato pomeriggio mi annoiavo” e del più noto “Ora che il debito con gli inglesi è saldato si punta alla serie A in 3 anni”, detto dagli stessi che erano retrocessi al primo anno di proprietà e che erano stati salvati dagli illeciti sportivi del Genoa, questi signori, attraverso una gestione scellerata della società da ogni punto di vista, tecnico, economico e sociale hanno distrutto tutto quello che si era creato in quarant’anni di calcio a Vicenza, arrivando a compiere campionati mediocri nel migliore dei casi, la delusione più grande nel dopo partita di Vicenza-Savona non è stata indotta dalla sconfitta stessa ma dalla mancanza di prospettiva, un tifoso come me, tifoso di un gioiello del calcio, arriva ad invidiare realtà nemmeno paragonabili lontanamente a quella vicentina dal punto di vista della tradizione come Salò o Sudtirol, per quale motivo? Per la presenza di una società seria che nel preciso istante in cui la squadra esce dai play off si mette immediatamente in moto per ritentare l’anno successivo l’impresa, a Vicenza no, a Vicenza da quando ci sono questi signori non si sa mai nulla, date del ritiro, contratti dei giocatori, che ogni anno se ne vanno verso lidi magari meno prestigiosi ma sicuramente più seri. E ogni anno ci viene detto che queste delusioni devono essere il punto di partenza, il punto di partenza per cosa? Per altre delusioni! Negli ultimi anni il tifoso vicentino assomiglia sempre di più ad una signora molto anziana, che per sorridere ancora è costretta a sfogliare vecchi album di “foto”, in queste troviamo: il Vicenza di Bardin, Biasiolo e Vinicio, le galoppate di Giorgio Carrera, i gol di Paolo Rossi, Rondon, Baggio, troviamo Otero vola la curva s’innamora e noi vogliamo tanto bene a Praticò, troviamo la coppa Italia, Luiso che zittisce il Chelsea e i gol di Schwoch nei derby con il Verona.

Noi vogliamo gioire di nuovo, quindi citando l’amico Giorgio Carrera, che gli INCOMPETENTI se ne vadano!!! E ci facciano scattare nuove foto, ci facciano gioire ancora, ci facciano creare nuovi ricordi di questo grande amore chiamato Lanerossi Vicenza.

Mattia

 


 

 

Gentile redazione,

da dove cominciare? Dalla fine. La fine del Vicenza Calcio s.r.l., si perchè ora ci propineranno le solite bugie, che la squadra non sarà smantellata che ci iscriveremo al campionato prossimo di lega pro e via di questo passo.
Lo sappiamo bene che la situazione è tragica/comica che Cunico non sa più che pesci pigliare, sono amareggiato perchè questa fine non ci merita ma la cosa che più fa male è sentire i soliti Solone che ci spiegano che la squadra ha questi difetti e per questi non siamo al posto del Savona.
Cari amici se si potesse tenere Lopez anche l’anno prossimo e non si vendessero tutti i giocatori che hanno mercato allora quest’annata sarebbe servita a rilanciarsi e con 3/4 innesti si farebbe un campionato di alto livello nella prossima stagione.

Spero vivamente che questa proprietà che non vuole fare fallimento questo è fin troppo evidente…si metta una mano sulla poca coscienza che ha è si faccia da parte.

Un saluto amaro amaro
Diego

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Articolo scritto dalla Redazione di Biancorossi.net

2 Commenti

  • giulio ha detto:

    Chiedo se è possibile che la società, il Comune di Vicenza, possano costituire coinvolgendo il tessuto industriale della provincia e non, un azionariato attraverso la Nobile Provinciale unendo tutte le forze e mettendo da parte gli errori del passato potrebbe prendere forma un progetto interessante con l’aiuto stesso dei Cassingena. L’unione fa la forza da soli non si va molto lontano. Se si vuole tornare grandi bisogna unire le forze e la Nobile Provinciale potrebbe essere l’occasione giusta per tornare a far splendere i colori Biancorossi.

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