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Gentile redazione,

fino a due mesi fa, prima del ripescaggio, eravamo in serie C (ora Lega Pro) e sembrava che il Lane dovesse scomparire.
Ora siamo rinati in serie B e in un batter d’occhio sono stati fatti 5000 abbonamenti; vorrei vedere quanti lo avrebbero fatto se fossimo rimasti in serie cadetta senza rispescaggio.
Una cosa positiva in questa situazione è l’allenatore Breda, ricordando la farsa delle panchine dell’anno scorso.
Ma non chiedamogli play-off o altre cose al di sopra delle possibilità, la squadra a differenza delle altre di serie B è stata costruita all’ultimo minuto, e ce ne vuole prima che tutti i giocatori della rosa ritornino in piena forma.
Con il Padova e a Bari abbiamo giocato sottotono, ma avevamo fatto lo stesso due settimane fa con il Grosseto per ottanta minuti, ma siccome si era vinto anche se in maniera fortunata andava tutto bene.
Per quanto riguarda la situazione societaria, spero che questa telenovela finisca, devono andare via tutti!
Ma quando leggo sui giornali le dichiarazioni di Dalle Rive, cioé che il figlio di Cassingena può rimanere in società mi sto già preoccupando del ruolo che gli sara’ dato, visto che in questo momento risulta responsabile del settore giovanile e come avete scritto deve essere anche questo rinnovato totalmente.
Spero vivamente che chi compra faccia piazza pulita e che tutta la famiglia Cassingena sparisca.

Cordiali saluti.

Fabrizio

Gentilissimo Fabrizio,

concordiamo con Lei quando dice che con una B guadagnata sul campo forse gli abbonati sarebbero stati ancora di più di 5000, così come sulla sua analisi del momento che la squadra di Breda sta vivendo.
Sulla situazione societaria, crediamo conosca le opinioni che da tempo biancorossi.net esprime.
Facciamo un distinguo, invece, per quanto riguarda il suo ragionamento sul vivaio: per lei la piazza pulita è un fatto di persone, mentre a nostro avviso è questione di progettualità. 
Il problema non è il nome del Responsabile del settore giovanile. Che dirige, per inciso, un folto gruppo di validi e appassionati allenatori e dirigenti che lavorano quotidianamente in condizioni precarie. Spesso da volontari puri, dato che non percepiscono compenso.
Il buon lavoro di queste persone (e dei loro predecessori) è reso evidente dalle cessioni dei giovani talenti biancorossi di quest’estate, dalle tre recenti convocazioni in Nazionale U15, dal costante marcamento a uomo esercitato da molti osservatori di grandi club nazionali ed esteri su diversi ragazzini delle giovanili del Lane.
Ciò che davvero deve finire in casa Vicenza, se si vuole tornare ad avere un vivaio degno di questo nome, è l’abitudine a disfarsi dei migliori giovani giocatori prima della loro definitiva maturazione, spesso già a 14-15 anni, per mere esigenze di cassa.
Continui a seguirci e ad inviarci le sue opinioni. 

Cordiali saluti.

(la redazione)

  
  

 

 

 

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Articolo scritto dalla Redazione di Biancorossi.net

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