da matita blu che trasforma una gara già in salita nel Mortirolo.
Camisa 5,5: non al meglio, deve alzare bandiera bianca dopo 45 minuti. Ma anche nel primo tempo, quando gli amaranto premono sull’acceleratore, la retroguardia più di una volta sembra ballare (dal 46′ Martinelli 5,5: anche lui non sembra in grado di garantire la sicurezza necessaria).
Laczko 5,5: prova condita più da ombre che da luci, in una fascia in cui però il grande assente non è stato certamente lui.
Rigoni 6: in mezzo al campo è sua la gamba migliore, purtroppo macchia la sua prova con un mezzo pasticcio in occasione del raddoppio del Livorno.
Cinelli 5,5: ultimamente sembra essere un po’ in apnea, soffre più del dovuto la fisicità di Duncan (dal 65′ Bojinov 5: l’essere entrato sul 2-0 non può bastare a giustificare 25 minuti di nulla).
Ciaramitaro 5,5: non demerita, ma è meno mastino del solito, “lusso” che né lui né il Vicenza possono permettersi.
Bellazzini 5,5: degli avanti biancorossi è sicuramente il più vivace anche se troppo spesso impreciso. Dalla sua il fatto di essere stato l’unico a sporcare i guantoni a Fiorillo.
Malonga 5: difficile ricordare un’azione degna di nota da parte del Mimmo biancorosso, abulico, a tratti assente (dal 70′ Tiribocchi 5: riesce a farsi notare solo per il giallo che rimedia dopo pochi minuti dal suo ingresso).
Semioli 5: dopo Lanciano deve aver accumulato qualche scoria di troppo. Irriconoscibile, di fatto non ne azzecca una.
All. Dal Canto 5,5: paga ancora una volta l’errore del singolo (oggi Gentili), che manda subito all’aria quanto preparato in settimana. Non riesce però a trovare le contromisure per cambiare l’inerzia della partita e impensierire davvero il Livorno, anche se la squadra ha retto l’urto senza squagliarsi com’era invece successo a Novara.