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Una delle costanti degli anni della gestione Cassingena è un Vicenza costretto a temere compagini di piccole città, con poco blasone ma tanta ambizione. Quello che succederà oggi pomeriggio: la Virtus Entella, capolista insieme alla Pro Vercelli, è un brutto cliente per la squadra di Lopez che cerca di risalire dopo la penalizzazione che l’ha scaraventata in fondo alla classifica.

I biancocelesti di Chiavari hanno già sfiorato la storica promozione in Serie B l’anno scorso, fermandosi ai playoff contro il Lecce. Le potenzialità per riprovarci ci sono tutte, anche se mister Luca Prina, quarta stagione in panchina, vola basso. Innanzitutto riconoscendo il fascino di giocare in uno stadio che profuma di storia e successi. “Una sfida che solo due anni fa per questa società era molto difficile da immaginare – spiega l’allenatore al sito Tuttolevante.it – Uno stadio importante, una piazza importante e molti giocatori che hanno un passato di serie A e B. Troveremo anche un pubblico caldo e una squadra che soprattutto sul suo campo sa fare cose egregie”. Il Vicenza ha infatti vinto sempre in casa quest’anno, tra campionato e Coppa Italia di Lega Pro. “Per molti dei miei ragazzi sarà una novità giocare in un ambiente simile. Ma io chiedo una prova di carattere e di coraggio”, continua Prina. L’allenatore chiede umiltà: “Sento parlare di alta classifica e di serie B, ma io vorrei che non si perdessero di vista i veri obiettivi. Il presidente Antonio Gozzi ci ha dato un compito: quello di far crescere questa squadra attraverso i giovani. Questa è la nostra vera missione, e i risultati, se arriveranno, saranno una conseguenza di questa filosofia”.

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