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[legaserieb.it] Il Vicenza dalla 12a giornata di campionato, dall’arrivo di Marino per intenderci, ha praticamente vissuto un cambiamento radicale. Se fino a quel momento comunque il campionato, anche alla luce delle difficoltà organizzative, era stato più che dignitoso, con il tecnico siciliano si è trasformato in un campionato assolutamente fantastico con 5 vittorie e 2 pareggi in dieci gare.  C’è però un calciatore che, più di ogni altro, ha convinto praticamente tutti: i tifosi, la società e, soprattutto, entrambi gli allenatori. Lorenzo Laverone, vero jolly di questa squadra, ha infatti disputato tutte le gare di questo girone di andata senza mai essere sostituito. L’unica volta in cui non è partito dall’inizio risale alla sconfitta casalinga contro il Modena, partita che, ironia della sorte, è costata la panchina a Lopez. Nel curriculum dell’esterno biancorosso, che ha esordito in B con la maglia della Reggina nel 2010/2011, ci sono una serie di ottime annate (quella con la maglia del Sassuolo nel 2013/13 con annessa promozione è sicuramente la più soddisfacente dal punto di vista dei risultati) ma, in questa stagione più di ogni altra, sta finalmente trovando quella continuità che può servirgli per dimostrare tutte le sue qualità. La prima tra queste è proprio la duttilità: Laverone infatti è capace di difendere ma anche di proporsi con puntualità e precisione. Se con Lopez giocava da terzino, adesso, sotto la guida di Marino, è diventato l’esterno d’attacco del tridente biancorosso. Ed è forse proprio in questa posizione che il numero 27 veneto sta sorprendendo tutti. Il gol vittoria contro il Varese al Franco Ossola è solo una conseguenza delle brillanti prestazioni fin qui sfornate dall’esterno toscano.
Per lui, oltre alle 21 presenze in campionato, ci sono da segnalare i 51,3 passaggi riusciti a partita e le 11,5 palle recuperate di media, il punteggio più alto tra i giocatori che fanno parte del pacchetto offensivo dell’undici di Marino. L’indice di Valutazione del Giocatore (indice espresso in trentesimi che non esprime un voto ma il contributo quantitativo che il giocatore apporta alla propria squadra, stilato da Panini Digital) è di 17,3/trentesimi, ovvero oltre la piena sufficienza.
Nel campionato della sua definitiva consacrazione inoltre, Lorenzo Laverone ha potuto festeggiare anche un titolo molto importante a livello personale: la laurea, segno evidente di come, alla base di un grande calciatore, ci sia anche la voglia di essere un uomo attento e lungimirante.
La stagione è ancora lunga ma di sicuro il Vicenza, nella lotta alla salvezza (o magari puntando anche a qualcosa di più ambizioso), può contare su una certezza che di nome fa Lorenzo Laverone.

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