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La Parola al tifoso di inizio settimana ha scatenato diverse reazioni nei nostri lettori. Oltre ai commenti sul nostro sito e sui social network ci è arrivata la mail di Alessandro (che abbiamo dovuto cesellare per renderla pubblicabile). A ciò si unisce l’auspicato “salto di qualità” dei tifosi della seconda mail. Vi ricordiamo che potete scrivere a redazione@biancorossi.net inviandoci le vostre opinioni, i vostri consigli e le vostre domande. La redazione si riserverà il diritto di non pubblicare o censurare testi e parole non ritenuti idonei. 

 

Il Presidente del Vicenza Calcio Tiziano Cunico persona incaricata dalla Società “Vicenza Calcio SpA” a vendere la proprietà trova investitori seri disposti ad acquisire il Vicenza al 100% con Centro di Isola annesso ed in contemporanea il Patron di Finalfa Sergio Cassingena inscena il teatrino degli imprenditori vicentini con Masolo e compagnia bella (soliti noti). Tale situazione è stata creata ad hoc per disturbare la seria trattativa di Tiziano Cunico e sicuramente per generare una sorta di asta a rialzo. Da evidenziare come qualche nome di questi imprenditori si sarebbero già tirati fuori. Ora, mettetevi nei panni degli investitori arabi… se io fossi in loro direi al Signor Cassingena d’aver formulato un’offerta ma che la si renderà nota solo dopo la decisione della proprietà e di questa “cordata fantomatica”. Praticamente mi accomoderei in fila dopo loro… data la chiara situazione creata per “montare” il prezzo e darei un termine (massimo una settimana). Ricordiamoci che stiamo parlando di vendere debiti ed una società con una ormai secolare questione stadio. E stiamo trattando una squadra che sicuramente attraverso i buoni risultati si è rivalutata ma squadra fatta soprattutto di giocatori in prestito. L’unica cosa veramente sana sono i tifosi del Lane che abbonati e occasionali lasciano sempre intravedere come qui a Vicenza esiste un patrimonio che poche provincie italiane posseggono. Infatti 5.000 abbonati in Lega Pro e con una farsa societaria decennale testimoniano che l’interesse e l’amore per il Lane son sempre lì solo pronti ad esplodere. Con una società seria e che programmi, con uno stadio ristrutturato e a norma, il nostro Vicenza sarebbe una sorta di isola felice del calcio di provincia. Attenzione però, questo meraviglioso pubblico a mio avviso non può dimenticare il tumore societario che ci governa e come tale male debba essere debellato. La metastasi tuttavia è sempre all’orizzonte e solo le varie riammissioni e ripescaggi hanno, nel decennio terribile, tamponato. C’è da chiedersi di quanta irresponsabilità ci sia in queste persone dato che non hanno liquidità per onorare gli impegni, elemosinano sempre aiutini a destra e a sinistra e rischiano seriamente di far saltare una trattativa concreta con persone che sicuramente problemi di “euro” non ne hanno. Va ricordato che questa società non programma nulla e ad ogni scadenza fiscale è a rischio penalizzazione. Questa società svende i giocatori del suo vivaio. Questa società è comunque indifendibile e i cori contro di loro torneranno presto se non arriverà la “primavera araba.” Cerchino le persone che davvero hanno a cuore il Lanerossi di guardare in faccia la triste realtà. Nel giro di pochi giorni sapremo comunque il risultato di tale situazione paradossale. Speriamo davvero in questi imprenditori esteri sia per non smantellare totalmente una bella squadra sia per evitare figuracce delusioni e penalizzazioni. Se desideriamo la cosiddetta “piazza pulita” dobbiamo sperare solo in loro. E ricordiamoci il passato e la storia dello stadio negato all'”Enic” inglese, investitori che poi svoltarono verso il Tottenham permettendo l’avvento del “Cassingena Group.” Questo grazie anche al Comune di Vicenza e questa palla al piede della “vicentinità” a tutti i costi. Oppure prepariamoci a rivivere freschi incubi con un odontotecnico come Presidente.
Alessandro Tessari

 

Il 29 marzo ero allo stadio con mio figlio, per vedere Vicenza–Carpi, nel settore “distinti”, anche se in realtà il voto corretto è “insufficienti”. Per comodità riporto di seguito l’estratto del Comunicato Ufficiale n.85 del 30 marzo 2015 della Lega nazionale di serie B, con quanto deliberato dal Giudice Sportivo:
“Ammenda di € 6.000,00 : alla Soc. VICENZA per avere suoi sostenitori, al 36° del secondo tempo, lanciato una bottiglia di plastica ed alcuni accendini sul terreno di giuoco che provocavano un’interruzione della gara di circa un minuto; sanzione attenuata ex art. 14 n. 5 in relazione all’art. 13, comma 1 lett. a) e b) CGS, per avere la Società concretamente operato con le Forze dell’Ordine a fini preventivi e di vigilanza.”
Gli pseudo tifosi che mi stavano ad un metro sono quelli che hanno lanciato oggetti in campo, acceso fumogeni, impedito a me e ad altri spettatori di vedere la partita, restando in piedi davanti a ragazzini che speravano di assistere a ben altro spettacolo, irridendo e sbeffeggiando gli steward, di fatto impassibili. E per fortuna la società ha collaborato! File inverosimili ai tornelli, che ben presto sono andati in tilt, mancanza di punti di prevendita dei biglietti. E se i biglietti sono numerati, individuando il posto, perché tutti si siedono dove gli pare?
Seguo il Lane da quando sono bambino, negli alti come nei bassi, e credo/spero che ormai i tempi siano maturi per un salto di qualità. Magari con una nuova proprietà. Ma prima è necessario isolare e allontanare chi si comporta in un certo modo, purtroppo nel disinteresse generale.
Un cordiale saluto, buon lavoro.
Lettera firmata

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