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Le urla e i gesti rivolti alla panchina biancorossa lasciavano pochi margini di interpretazione. Quando al 18′ della ripresa di Como-Vicenza Thomas Manfredini è finito a terra da solo ha capito immediatamente che l’infortunio era molto serio con la disperazione che ha avuto la meglio sul dolore. Il primo responso del dopogara non lascia dubbi: è ancora rottura del tendine d’Achille. Lo stesso operato a metà ottobre dopo che l’ultima partita era stata giocata il 16 maggio contro il Livorno. Manfredini, dopo le terapie, a metà dicembre aveva iniziato il lavoro fisico a Pavia mentre dal 4 gennaio si era regolarmente allenato con i compagni. Ma il ritorno dal primo minuto, a distanza di un anno esatto dal debutto in biancorosso, non ha portato fortuna al difensore 35enne che ora si ritrova a proseguire il calvario del tendine.

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