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L’intervista di oggi è con Massimo Petrucci che vive a Pastena, un piccolo centro in provincia di Frosinone famoso per le sue grotte collocate all’interno della catena dei Monti Ausoni, un imperdibile e magico capolavoro della natura.

Buongiorno Massimo, lontano da Vicenza ma sempre vicino con il cuore …. Anche a te chiedo di presentarti e di raccontarci come sei diventato tifoso del Vicenza.
Buongiorno Anna … un grande saluto a te, ai tifosi e a tutta la redazione di Biancorossi.net. Allora, mi presento subito: mi chiamo Massimo Petrucci, ho 47 anni e vivo a Pastena in provincia di Frosinone. Sono titolare di un piccolo negozio di generi alimentari e prodotti tipici, sono sposato con due figli. La mia passione per il Lane è nata nella lontana stagione 1976/77 – ricordo che eravamo in serie B – quando iniziò la favola del Real Vicenza, di quella banda di “ragazzacci” di Mister Gibì Fabbri, del bomber allora ancora sconosciuto Paolo Rossi, che da li a poco diventerà il PABLITO Nazionale. Questa mia passione per i colori biancorossi (allora venivo trattato come un folle dagli amici interisti juventini e laziali) fu confermata dalla successiva grande e indimenticabile annata nella massima serie, con il grande secondo posto finale dietro alla Juve.

Sto scoprendo che il Lazio è un ricco serbatoio di tifosi lontani. Dal capostipite Romolo di Arpino, a Alessandro di Genazzano, a Romano di Ceccano, a Filippo di Casape, a Francesco di Albano Laziale, a Giovanni, David, Arnaldo e Fabrizio di Roma … sei per caso in contatto con qualcuno di loro o dovrò organizzare un’altra cena a Roma per riunirvi tutti?
No … purtroppo non ho contatti con nessuno di loro, anche se ho sentito parlare Romolo di Arpino per altri motivi. Mi piacerebbe davvero poterli incontrare per confrontarci sulle nostre storie di passione per il nostro Lane, magari proprio in una serata tutta biancorossa.. Abitiamo tutti molto vicino,non credevo davvero che fossimo cosi numerosi nel Lazio, ciò non fa che confermarmi che l’amore per il Lane non ha confini!

Parliamo ora del nostro Vicenza. Due mesi fa si parlava di playoff, oggi a guardare la classifica si sprofonda nella depressione più cupa… ma che cosa può essere successo alla squadra per spiegare un’involuzione così profonda di gioco, di concentrazione, di motivazioni e di forma atletica?
Ma ci sarebbe molto da dire, dalla Società che da quanto leggo sui giornali posso intuire che e’ messa molto male, alle decisioni molto approssimative prese nel mercato estivo tant’è vero che tutti gli acquisti di luglio sono stati ceduti durante il mercato di riparazione di gennaio. Molti giocatori giovani poi sono bravi ma molto inesperti. Ma soprattutto non siamo più la bellissima sorpresa dell’anno scorso. Tutto questo, sommato alla poca qualità di gioco espressa in campo, ha portato alla deludente posizione di classifica in cui ci troviamo. Speriamo che il tanto auspicato cambio di proprietà ci dia la professionalità che e’ mancata in questi anni.

In questi giorni ho letto sui social proprio di tutto. Dalle accuse ai giocatore rei di essere molli, demotivati e senza cuore, alle critiche all’allenatore incapace di cambiare un modulo di gioco ormai scontato e prevedibile. Peccato che quelli che più criticano erano proprio quelli che fine a poco tempo fa proclamavano Marino il miglior allenatore della serie B e i nostri giocatori degni della chiamata in nazionale … cosa ne pensi tu?
Come ho già detto prima molti sono i motivi che hanno esasperato i tifosi, quando succede tutti si sentono allenatori e direttori sportivi, ma la realtà del campo purtroppo è questa, dobbiamo tenere duro. Tutti insieme per un futuro migliore, per i nostri amati colori … mai perdere la speranza!

In Italia c’è la tendenza di attribuire sempre agli altri la sfortuna, i propri fallimenti e difficoltà. Si dà insomma più valore ai problemi che alle soluzioni. A mio avviso in questo delicato momento non bisogna assolutamente cadere nella trappola dell’accettazione passiva della sfortuna, o dare la colpa solo alle sviste arbitrali e agli infortuni come se fosse un triste ineluttabile destino. La vita è tutta una sfida … ed è proprio nei momenti difficili che emerge il meglio di ognuno di noi, nella vita come nel calcio. Fosse così Brighenti e Manfredini non avrebbero mai avuto la forza e il coraggio di tornare a giocare…
Condivido pienamente il tuo pensiero, nella vita come nel calcio bisogna trovare le soluzioni non le giustificazioni. E’ inutile dare sempre la colpa alla sfortuna, anche se non siamo mai riusciti a vedere un undici titolare per due partite di fila … BRIGHENTI è l’immagine perfetta del calciatore che non si arrende mai e magari molti pseudo campioni dovrebbero imparare dal nostro vero “Capitano”.

Abbiamo visto all’opera i nuovi acquisti. Cosa ti è sembrato di Ebagua, Signori, Bellomo, Benussi e Ligi che abbiamo visto all’opera nelle ultime partite?
Ottimi, Ebagua é una grande alternativa al nostro bomber Raicevic e all’occorrenza é un ottima spalla sia per esperienza che per personalità. Signori é ottimo ritorno, mi ricorda gente come Di Carlo, con tutto rispetto per Mimmo (anche lui ciociaro come me ) grande corsa e quantità. Benussi ha molta esperienza e in questo preciso momento direi che ne abbiamo molto bisogno. Bellomo, è molto bravo tecnicamente e sono convinto che con mister Marino disputerà un ottimo campionato. Ligi ha disputato un’ottima partita a Pescara e ci fa ben sperare per il futuro. Manca all’elenco Moretti, un giocatore che la scorsa stagione è stato uno dei migliori centrocampisti della serie B mi risulta che avesse espressamente richiesto di restare a Vicenza (almeno a quanto riportato sui quotidiani sportivi) e invece viene venduto e poi acquistato… Ma … Comunque era una pedina mancante e si è visto subito dalle prime partite giocate.

Il calcio è non è più lo stesso, i cambiamenti sotto gli occhi di tutti. Le grandi cattedrali del calcio semivuote, telegiornali che si occupano più di gossip che di calcio giocato, calciatori e allenatori trattati come rockstar, scandali come se piovesse…
Sì… oggi il calcio giocato viene messo un po’ in disparte dalle varie vicissitudini personali dei calciatori, oggi nel calcio come nella vita tutto gira per il business e il marketing .

Andiamo indietro nel tempo a ricordi più belli … vuoi dirci la tua formazione ideale biancorossa di tutti i tempi?
La formazione più bella per me e’ quella del secondo posto nella stagione fantastica del 1977/78, la ricordo ancora: GALLI,LELJ,PRESTANTI,CALLIONI,CARRERA,GUIDETTI,CERILLI,SALVI,ROSSI,FALOPPA,FILIPPI. Ma non posso non dimenticare la formazione che ha vinto la Coppa Italia in quella fantastica sera del 29 MAGGIO 1997… indimenticabile!!!! Io, mia moglie e un paio di nostri amici dopo la partita vista in TV ci siamo messi a sfilare per il nostro Paese tutti bardati in biancorosso come dei matti: BRIVIO,SARTOR,VIVIANI,LOPEZ,BEGHETTO,GENTILINI,DICARLO,MAINI,AMBROSETTI,MURGITA, CORNACCHINI,ROSSI,IANNUCCI. Allenatore FRANCESCO GUIDOLIN … ricordi indimenticabili che mi legano sempre di più a questi colori! Comunque qualsiasi formazione del Vicenza passata e presente sarà sempre nei miei ricordi più belli…

Per finire spazio ai saluti. Manda un tuo messaggio al Mister, alla squadra e a tutti i tifosi…
Ritengo mister Marino un grande per la categoria e sono sicuro che riuscirà anche quest’anno a fare un’ottima stagione. Alla squadra chiedo soltanto una cosa, in ogni partita… fino all’ultimo minuto… di dare sempre il massimo, perché solo cosi si ottengono risultati e si onora la maglia della gloriosa NOBILE PROVINCIALE da noi tanto amata. A tutti i tifosi invece dico: vorrei essere con voi in ogni partita a tifare e incitare questi ragazzi, che mai come ora hanno bisogno di tanta fiducia e incoraggiamento. FORZA LANE FORZA NOBILE PROVINCIALE !!!!!! E per finire dico grazie a te Anna e soprattutto alla redazione che ci tienei costantemente aggiornati…

Grazie Massimo, è stato un piacere chiacchierare con te. Ci vediamo presto a Roma allora…

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