Si è svolta nel pomeriggio l’attesa assemblea dei soci di Vi.Fin. che all’ordine del giorno aveva l’esame di una situazione non certo facile, sia in campo ma soprattutto fuori. La decisione finale più importante, stavolta messa per iscritto, è la confermata volontà di far valere l’opzione di acquisto delle quote di maggioranza del Vicenza calcio che in questo momento appartengono, come è noto, a Finalfa Srl. “Oggi non abbiamo fatto altro che confermare quanto diciamo da tempo (come scritto ad inizio gennaio, ndr)- precisa l’amministratore delegato di Vi.Fin. nonchè uomo di riferimento di Pulitalia e Caffè Vero, Marco Franchetto – ossia che se l’Agenzia delle Entrate accetterà la nostra proposta di rateizzazione del debito IVA in 15 anni, e se il Vicenza rimane in serie B, noi eserciteremo il diritto di opzione di acquisto delle quote di Finalfa Srl. A rendere ancora più forte la nostra decisione, c’è il fatto che l’attestatore ha richiesto di mettere questa nostra volontà per iscritto, e noi l’abbiamo fatto”.

Non resta quindi attendere la risposta dell’Agenzia delle Entrate e qui tutto lascia prevedere che sarà positiva, mentre è più preoccupante la situazione di classifica del Vicenza da cui dipenderà in larga parte il futuro prossimo della società berica. Vi.Fin. infatti è pronta a garantire il piano di ristrutturazione del debito che verrà presentato al Tribunale di Vicenza, ma lo farà solo nel momento in cui eserciterà il diritto di opzione che a sua volta, come detto, è legato alla permanenza del Vicenza in serie B. E’ bene precisare che qualora Vi.Fin. non acquistasse il Vicenza calcio, non andrebbe a garantire nemmeno il piano di ristrutturazione del debito, e di conseguenza cadrebbe anche la rateizzazione a 15 anni dell’IVA. Di fatto si tornerebbe alla situazione attuale, con il rischio che anche l’attuale rateizzazione in 5 anni possa essere revocata, con conseguenze (funeste) facilmente immaginabili.