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Il Vicenza zoppica in campo e fuori. I tifosi biancorossi hanno a cuore le sorti di questa stagione consapevoli che sono determinanti per gli scenari futuri. Vi ricordiamo che potete scrivere a redazione@biancorossi.net inviandoci le vostre opinioni, i vostri consigli e le vostre domande. La redazione si riserverà il diritto di non pubblicare o censurare testi e parole non ritenuti idonei.

Gentile Redazione,
come tutti i tifosi biancorossi sono molto preoccupato per le sorti del nostro Vicenza e devo confessare che sono anche piuttosto pessimista, perché non vedo quale scintilla possa far raddrizzare una stagione sin qui poco felice. Ma quello che ancor di più mi preoccupa sono i possibili scenari in caso di retrocessione e in proposito volevo sentire anche la Vostra opinione. In caso di retrocessione credo che la probabilità più concreta sia quella di vedere scomparire il Vicenza. Infatti, se Cassingena & C. portano i libri in Tribunale a fine campionato, non ci sarà il tempo materiale perché qualcuno acquisti il titolo sportivo prima del termine di iscrizione al campionato di serie
D (che lettera orrenDa!). Mi pare di ricordare che il Parma sia fallito a marzo e che quindi ci sia stato il tempo per effettuare l’asta per la cessione del titolo sportivo prima del termine delle iscrizioni al campionato di quarta serie. L’alternativa è che Cassingena & C. non facciano fallire il Vicenza, ma a quel punto non lo iscriverebbero neppure al campionato di Lega Pro non avendo più soldi. L’unica speranza sarebbe allora quella di trovare un altro gruppo che acquisti il Vicenza in Lega Pro, ma credo che sia più facile che un cammello passi per la proverbiale cruna di un ago. Anche perché, parliamoci chiaro, l’unica possibilità che qualcuno acquisti il Vicenza è legata unicamente ed esclusivamente al business dell’area dello stadio e alla possibilità di fare un impianto nuovo, ma prima che il Comune prenda una decisione al riguardo (si discute di questo dai tempi degli inglesi, e quindi dal 1998!) il cammello di cui sopra avrà fatto davvero in tempo ad attraversare la famosa cruna! L’unica soluzione “indolore” era (e se solo lo si volesse, sarà) quella del fallimento pilotato, come è stato fatto in tempi recenti da Bari (fallimento a marzo e titolo rilevato a maggio) ed Ascoli (fallimento in dicembre e titolo rilevato a febbraio) con mantenimento della categoria. Solo un fallimento pilotato potrebbe evitare la sparizione del Vicenza, tenendo però anche presente che sarebbe auspicabile trovare un curatore fallimentare che sia anche tifoso del Vicenza (e ce ne sono) e che i tempi del Tribunale di Vicenza sono molto vicini all’eternità, e che quindi in soli 2 mesi (come hanno potuto fare Ascoli e Bari) difficilmente da noi si potrebbe risolvere la situazione. Detto ciò, spero sempre che quello che stiamo vivendo sia solo un brutto incubo, e spero quindi di svegliarmi oggi pomeriggio con una partita stupenda dei ragazzi contro il Trapani e che quindi Voi non abbiate neppure interesse a pubblicare la mia e-mail perché l’orizzonte si è improvvisamente schiarito e le minacciose nubi nere si sono allontanate.
Forza Vicenza.
Andrea L.

Cari Amici della Redazione,
Vi scrivo con la partita allenatore ancora tutta da decidere…..e con una tristezza infinita per le sorti di questo campionato. Con tutta la consapevolezza del senno del poi, non si può non ricordare la vicenda che ha visto Pasquale Marino (al quale va comunque stima e riconoscimento) salutare e poi tornare sui propri passi dopo la vicenda Catania. Quali motivazioni possono avere accompagnato in questo campionato staff tecnico e squadra?
Questa situazione e una campagna acquisti estiva disastrosa (ma Cristallini non paga mai?) sono il vero peccato originale. La convinzione che lo stato d’animo di allenatore, squadra e Società in questa stagione sia causa di ciò è evidente e ha fatto mancare quella tenacia e forza che in serie B è necessaria. Col tempo poi, senza risultati importanti, le cose sono sempre più peggiorate: la squadra è perfino smarrita in campo. Ieri sera lo si è visto benissimo. Lasciando stare la realtà societaria MISERABILE. Purtroppo, non resta che cercare di dare una svolta che solo il cambio di allenatore può, a questo punto, dare.
Forza Lane sempre.
Daniele, VICENZA

 

Buongiorno Gent. Redazione,
ho difeso Marino ad oltranza ,ma dalla partita con la ProVercelli in poi ho decisamente cambiato idea . Anzitutto perché il cambio di allenatore rappresenta l’ultimissima spiaggia, l’ultimo tentativo che possiamo fare per PROVARE a salvarci. Come dice la dirigenza del Como che ieri ha cambiato nuovamente l’allenatore , non bisogna lasciare nulla di intentato. E noi , per adesso non possiamo dire la stessa cosa. Piuttosto che pentirci tra 2 mesi per non averci provato…
Inoltre perché ormai sono convinto che anche Marino abbia le sue colpe; per come dispone la squadra in campo, per il gioco prevedibile e scontato che fa la squadra( il solito cross di Laverone o di Sampirisi peraltro quasi mai dal fondo che ovviamente viene sempre intercettato dalle difese avversarie, mai una penetrazione in area come si deve, mai un contropiede rapido, insomma per una trama sempre lenta e prevedibile che ci contraddistingue ormai da mese e mesi )e anche perché è ormai evidente che parliamo di un allenatore forse capace ,ma che non riesce a trasmettere la necessaria cattiveria ai giocatori. Basta vedere come tutte le altre squadre raddoppino o triplichino addirittura le marcature sul portatore di palla mentre i nostri giocatori lascino arrivare gli avversari comodamente ai limiti della nostra area di rigore senza essere contrastati a dovere. Un po’ è colpa del tipo di giocatori che abbiamo ( vedi Moretti) e che non abbiamo più (vedi Cinelli… adesso ci accorgiamo del gran lavoro che faceva su tutto il campo !! o vedi un lottatore come Urso che è fuori per infortunio da qualche mese)ma sono convinto che molto dipenda dalla poca cattiveria che Marino riesce a trasmettere ai suoi giocatori.
Si parla di Franco Lerda come successore di Marino. Bè ,penso che sarebbe l’uomo giusto al momento giusto. Ha ottenuto buoni risultati ( persa la finale play off con il lecce)e soprattutto è uno con gli attributi. Non a caso è stato squalificato nel 2014 per aver aggredito giocatori e tifosi del Frosinone proprio nella finale in cui è sfumata la promozione in B della sua squadra. A noi adesso serve un mastino, uno che faccia rendere i giocatori anche più di quello che valgono, che li faccia “morire” sul campo…mi si passi l’espressione colorita.
Speriamo che la società prenda questa decisione coraggiosa . Almeno per una volta ,abbiate il coraggio di fare quello che ADESSO SI DEVE FARE!
Giovanni Dal Maso
Centrale

Spett. Redazione di Biancorossi.Net
si parla di fallimento ormai prossimo, ma per quanto mi riguarda la storia del Vicenza è finita nel 2004.
Gli ultimi 12 anni, con le (ormai) 4 retrocessioni dalla B, un anno di Lega Pro e 3 ripescaggi, sono solo fango gettato sul blasone da un branco di abominevoli sciacalli che non conosce la vergogna. Sciacalli travestiti da benefattori, oltretutto.
L’anno scorso si è purtroppo rivelato il canto del cigno, con risultati conseguiti in virtù del vantaggio derivante dal poter fare mercato senza concorrenza.
E sullo sfondo di questo quadro che neanche Bosch saprebbe ormai rappresentare, noi innamorati del Lane siamo come Sisifo: lui condannato a spingere il masso sulla cima del monte, salvo poi rotolare giù e doverlo riportare in alto per l’eternità, noi condannati al supplizio di campionati da portare faticosamente in porto (e magari riuscirci sempre!), salvo poi iniziare una nuova stagione con la stessa identica avvilente prospettiva.
Detto questo, e dal momento che salvo Miracoli la salvezza rimane un’utopia, credo non sarebbe male iniziare a mettere seriamente le basi per un piano D, ossia nel caso di reset totale. Sento dire che, in tal caso, a Vicenza ci sarebbe la fila di imprenditori interessati a ripartire con una società nuova e ripulita dai debiti, ma è davvero così? Perché, dopotutto, anche ripartire dalla D richiede investimenti non indifferenti, e non mi pare che ci sia molta voglia oggi a Vicenza di sborsare soldi nel calcio.
Altre voci, peggiori, riferiscono addirittura che l’ipotesi più concreta è piuttosto la ripartenza dall’Eccellenza.
Chiedo quindi alla Redazione se ha qualche vaga idea o notizia in tal senso, e se non sarebbe bene iniziare a pianificare una sorta di “ipotesi di fattibilità”, magari con il Comune a tirare le fila – almeno in un primo momento -, coinvolgendo fin da ora possibili imprenditori e/o gruppi interessati.
Certo sono tempi meno romantici, ma sarebbe bello un nuovo 9 marzo 1902, con gente guidata dalla passione per questi colori – anche per non farsi trovare ancora una volta impreparati, rischiando di prendere schiaffi anche da compagini dai nomi sconosciuti.
Un saluto cordiale e complimenti per il vostro lavoro,
Carlo B.

 

Buonasera Redazione.
Credo che a questo punto del campionato con una situazione catastrofica, calcisticamente parlando, i commenti potrebbero sprecarsi in una direzione o in un altra o non essercene nemmeno uno. Ieri sera oltre allo scoramento/scollamento in campo è subentrata la medesima situazione in curva, figlia ovviamente di qualcosa che nessuno si aspettava a 11 giornate dal termine. Io dico sinceramente che trovo difficile trovare delle giustificazioni a questa situazione, ma voglio restare fedele a quanto scritto qualche giorno fa. Siccome non mi affido alle chiacchere di corridoio ma solo a quello che vedo e percepisco allo stadio, ancora una volta credo che ieri sera la squadra ha veramente dato tutto ma proprio tutto quel che poteva, e sinceramente rivedendo la partita è vero che per mezz’ora il Trapani è stato dominato per poi fare il suo e portare a casa il successo, però poi null’altro.
Tutti diranno che era il Vicenza che doveva fare la partita, correre, aggredire ma siamo onesti questa squadra con questo Mister non ha nelle corde questo modo di fare. Il Vicenza ahimè può solo cercare di giocare (questo dovrebbe saper fare), con purtroppo i limiti tecnici (credo molti) e caratteriali dei singoli, e sperare che le cose vadano per il meglio e sinceramente negli ultimi tempi sono andate sempre per il peggio. I se e i ma non fanno la storia ma, scelte arbitrali discutibili, i quasi goal che non sono goal, le spizzate del portiere che stranamente invece di entrare scavalcano la porta, io non me la sento di buttare la croce addosso a questo gruppo che io ribadisco sento ancora un gruppo. Purtroppo a cercare gli errori sparando nel mucchio ci si azzecca sempre e questo noi tifosi stiamo facendo, spariamo a tutti tanto il colpevole c’è. Io non mi sento tradito dal gruppo come qualcuno scrive, e risottolineo che anche io ho fatto l’abbonamento tifo e soffro e quindi non sono da meno di altri tifosi; i tradimenti se li vogliamo trovare sono molto più in là negli anni e da persone che non scendono in campo, almeno ora. Non ho soluzioni in tasca e non ho la sfera di cristallo per sapere cosa succederà, ma siccome sono Tifoso alla pari di chi si lamenta, trovo purtroppo triste che si spari a casaccio e oltretutto permettetemi di dire offendendo in maniera così incivile (non mi veniva nessun altro termine) quello che ancora oggi io ritengo il gruppo. Le giuste colpe non sono certo io a dire chi le ha e non voglio neanche entrare nell’argomento società (società????) perché rischierei di non finire più. Dal prossimo sabato fino a tempo indeterminato………………..sono fiero ed orgoglioso d’esser nato Vicentin e io credo anche che chi oggi sta indossando questi colori in campo lo sia.
Sempre e solo FORZA LANE
Emiliano Vedovato
(Come sempre ho buttato di getto e quindi ho scritto a casaccio)

Buongiorno
Forse un cambio di allenatore sarebbe la scossa giusta. In genere tutte le società fanno così. Però diciamo la verità questi giocatori sono un fallimento completo. Abbiamo attaccanti che non segnano e difensori che regolarmente prendono gol in ogni partita. Il centro campo viene quasi sempre saltato. Visto il Moretti delle ultime partite ce^ poco da stare allegri. Personalmente avrei dato un po il cambio anche a Vigorito, ne aveva presi 4 col Novara perche^ non dare un chance anche a Benussi. Ma…….parole al vento….come quelle dei giocatori……sanno solo dire che bisogna lavorare-lavorare-lavorare. Non c’è fantasia neanche lì.
Luigi

 

Peccato…..
Vi scrivo ma forse non avrei voluto farlo perché una giornata così avrei preferito evitarla e vivere invece una serena salvezza.
1 allontanamento di Marino.
Paga sempre l’allenatore, ma in campo non mi risulta che scenda. Tutto nel calcio è opinabile ma a giugno da persona corretta qual è aveva preferito dire di voler lasciare e pure con un bel ricordo ed un impronta di gioco tale che tanti precedenti allenatori non erano stati in grado di dare. Sapeva che magari pur volendo la società o chi per essa non era in grado di tenere i giocatori più importanti e quelli si di carisma (Di Gennaro, Cocco e via andare) ma soprattutto non poteva sceglierne altri di pari livello. Un conto è dirti scegli tra Giannetti o Rosina come punta esterna, un conto cercare un giocatore che si deve lanciare e affermare come Gatto con tutti i dubbi che possa andar bene, ovvero scegliere un giocatore di esperienza per provare a vincere o un giocatore da costruire per sperare di vincere. A volte ha sbagliato o era troppo ripetitivo e poco elastico mister Marino? Può darsi.
Qualcuno diceva “chi è senza colpa scagli la prima pietra”, io non mi sento così “assoluto” da poterlo fare e quindi non credo che si possa fare, e dico che mi dispiace e che non lo meritava.
Grazie mister, lei in alcuni momenti soprattutto la stagione passata ci fatto rivedere PER CHI AMA IL CALCIO A PRESCINDERE, quella spettacolare squadra del Catania che vinse la serie B con De Zerbi che impostava e Spinesi che realizzava nelle sgroppate Di Gennaro e nelle realizzazioni di Cocco. Non ho voglia di parlare di altro cedo la parola ad altri su altri temi ma un sassolino dalla scarpa voglio togliermelo.
Io personalmente non c’è la faccio più a seguire le presunte trasmissioni sportive di TVA. Il giornalismo ossequioso e superficiale è stantio, meglio la vostra sincerità nei commenti che si possono condividere o no, ma il motto “diciamo qualcosa per non dire niente che urti” degli altri è diventato insopportabile.
W il lane w i tifosi w lo sport w il giornalismo w la libertà di opinione.
Stefano

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Articolo scritto dalla Redazione di Biancorossi.net