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Avanti tutta ….. dalla Toscana si torna in Lombardia per incontrare Marco Picciotto, tifoso “da fora” che abita a Cernusco sul Naviglio in provincia di Milano. Come sapete la maggior parte dei tifosi si divide in due grandi gruppi: quelli che hanno scelto il Vicenza come squadra del cuore ai tempi del Real Vicenza di Paolo Rossi e quelli magari più giovani dei tempi della Coppa Italia con Francesco Guidolin, come appunto il nostro amico Marco …. Buongiorno Marco, eccoci arrivati anche a te con la fatidica domanda: quando e in che occasione – se te la ricordi – è scoppiato l’amore tra te e la maglia biancorossa del Lane?

Buongiorno a tutti voi. Io non avevo nessuna origine veneta e nessun legame affettivo con la vostra città. Fino a sette anni tifavo Milan, ed era una cosa logica e naturale per la vicinanza territoriale. Mi sono innamorato del Vicenza all’inizio degli anni novanta, dopo aver visto un documentario sulla carriera calcistica di Paolo Rossi e sul suo grande periodo con il Real Vicenza. Il mio idolo calcistico è stato Roberto Baggio, sapevo che era nato in provincia di Vicenza e che aveva iniziato la carriera a 16 anni con la maglia del Lanerossi. Diciamo che le due cose insieme mi hanno molto appassionato, poi, lo devo ammettere, volevo distinguermi da tutti i miei compagni di classe che tifavano Inter, Milan e Juve. A quei tempi il Vicenza era forte e quindi sono stato facilitato …..

Si però ….. erano i tempi di Berlusconi, di Baresi, Savicevic, Boban e Van Basten prima e Weah poi …. un Milan davvero. Scusa, ma non ti piaceva vincere facile?

Certo che mi piaceva … eccome! Sai, tutta la mia classe tifava Milan e quindi era una grande emozione però qualcosa mi diceva che non era la mia squadra del cuore. Certe sensazioni si percepiscono a pelle anche da ragazzi..

Hai quindi fatto in tempo a vedere il Vicenza giocare al Meazza ….  Che ricordi hai?

Il primo ricordo a San Siro è stato emozionante, era il 1996/1997 … la partita un Milan  – Vicenza finito 0-1 per noi con un gran gol di Di Napoli su punizione. L’anno successivo ho visto un Inter – Vicenza 2-1, con Ronaldo che segnò il gol della vittoria all’ultimo secondo con un rigore molto ma molto dubbio …. L’ultima volta fu nel 2000/2001 ….. Milan – Vicenza 2-0 con gol di Sheva e Bierhoff… Il Vicenza incontrò un grande Milan … ma giocò a viso aperto senza nessun timore reverenziale. Diciamo che il Vicenza a San Siro è sempre un ricordo molto bello … sono sempre andato allo stadio con la mia sciarpa biancorossa senza problemi …  CHE SPETTACOLO !!!

Dove hai visto la finale contro il Napoli,  in cui ci siamo aggiudicati la Coppa Italia?

Avevo 15 anni, e quindi l’ho dovuta vedere a casa dei miei … sono ovviamente impazzito dalla gioia però avrei preferito essere lì al Menti, in quella curva fantastica. Ricordo ancora la coreografia mozzafiato con la musica di Carmina Burana ….

E l’anno dopo, la partita al Menti contro il Chelsea?

Sempre a casa con i miei … però in quell’occasione tutta Italia tifava per noi .. a  parte ovviamente i telecronisti di Telemontecarlo. E’ stata un fantastico viaggio in Europa ….. a scuola mi pavoneggiavo di brutto con i compagni … c’è mancato davvero poco alla Coppa ….

Un bel Vicenza fu anche quello dei “fabulous three”  … Bucchi-Comandini-Luiso, un attacco stellare che riusci a riportare il Lane in serie A . 20 goal di Comandini, 14 di Luiso e 10 di Bucchi, su un totale di 69 reti totali. Ogni partita era una festa di gol ….

Eh sì …. un tris di attaccanti con i fiocchi … però vorrei dare il giusto merito anche a Edy Reja, un grande mister! A mio avviso è stato uno degli allenatori del Vicenza più forte degli ultimi anni.

Mettiamo da parte il lungo periodo buio del Vicenza, che nessuno ricorda volentieri e parliamo di oggi. Due anni fa, dopo il dolorosissimo fallimento e la salvezza raggiunta in extremis sul campo di Sant’Arcangelo di Romagna é arrivato il patron Renzo Rosso a rilevare il solo ramo d’azienda, trasferendo il titolo sportivo del Bassano a Vicenza …. come hai vissuto questo travaglio societario?

Diciamo che quando Rosso ha deciso di acquisire la proprietà ero più che contento, alla fine è un imprenditore di fama mondiale , il suo obiettivo è portarci su non quello di perdere soldi… secondo me bisogna solo ringraziarlo!

Un primo anno di transizione sotto la guida di mister Colella. Si poteva fare meglio, ma il mercato di gennaio aveva indebolito la squadra anziché rinforzarla ….

Sai, l’anno scorso leggevo sui social critiche su critiche, io invece sapevo che il primo anno bisogna solo mantenere la categoria, per fare bene bisogna solo avere pazienza e investire sui giovani … e in questo ambito bisogna dare a merito a Colella di aver lavorato bene …. Penso in particolare a Zarpellon e Zonta ….

Quest’anno due grandi arrivi. Prima di tutto il nostro Mimmo di Carlo in panchina ….

Capitan Di Carlo é sempre nel mio cuore, grande come giocatore …. e come allenatore poi ha avuto delle buone esperienze in A e B  quindi per me scelta più che azzeccata

E poi il Direttore Sportivo Magalini che ha saputo portare a Vivenza ottimi giocatori ….

Quest’anno il DS Magalini sta facendo un buonissimo lavoro … ottimi i giocatori titolari e buone le cosiddette riserve, che hanno saputo al bisogno farsi trovare pronte. I campionati si vincono anche con delle buone seconde scelte …

Siamo ormai alla tredicesima giornata di campionato. Te la senti di fare un piccolo bilancio di metà strada?

La strada è lunghissima, anche l’anno scorso dopo il 3-0 al Monza eravamo secondi, più o meno in questo periodo. Credo che Di Carlo che è una persona seria e preparata riuscirà a mantenere unito il gruppo, diciamo che a me è piaciuta la reazione dopo la sconfitta di Piacenza.

La vittoria di mercoledì sull’Arzichiampo in una cornice di pubblico davvero inedita. Mimmo di Carlo nel turno infrasettimanale ha voluto dare spazio a chi magari aveva giocato meno e personalmente ho molto gradito il rientro in campo di Nicola Pasini, che ha offerto una prova davvero convincente. Un Vicenza un opaco e un Arzichiampo volenteroso e grintoso, ma spuntato. Se Freschi avesse tenuto il giocatore nigeriano Odogwu ceduto quest’estate alla Virtus Verona magari le cose sarebbero andate diversamente ….. ma una squadra che vince anche giocando male manda sempre un buon segnale ….

Abbiamo giocato una trasferta in casa, non succede a tutti è un vantaggio anche questo …. Anche saper gestire una partita non brillante ma portare comunque a casa il risultato è da grande squadra

Poi è arrivata la grande prestazione di San Benedetto. Abbiamo vinto 3 a 0 con un gol di un difensore, un gol di un centrocampista e un gol di un attaccante. Questo è un grande segnale ….

E’ davvero un ottimo segnale, la strada è quella giusta ma non bisogna montarsi la testa …. Come si dice piedi per terra e testa nella partita …

Domenica arriva il Padova, che affrontiamo da capolista in un Menti esaurito in ogni ordine di posti. Un sorpasso che ha fatto rosicare parecchio i tifosi biancoscudati ……

Questa partita per me è la prova del nove, se facciamo bene contro il Padova possiamo veramente puntare in alto. Avremo a nostro favore la classifica e il supporto dei nostri meravigliosi tifosi … il dodicesimo uomo in campo. Non vedo l’ora di ammirare la coreografia della Curva Sud  ….

Bene, è arrivato il momento di un tuo messaggio a squadra e mister e di un saluto ai tifosi.

Ai ragazzi dico: mai mollare, io dalla provincia di Milano vi seguo sempre e spero un giorno di vedere il mio Lane giocare ancora al Meazza. A mister Di Carlo: continua così mister, a livello umano sei unico e grazie per le emozioni che ci stai regalando! Un saluto a tutti i tifosi …. siete fantastici … e un grazie ovviamente alla redazione di biancorossi.net per avermi ospitato!

 

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