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La serie A è pronta a ripartire il prossimo 4 maggio iniziando probabilmente con allenamenti individuali. Un primo passo per poi vedere autorizzate le sedute di gruppo che avverranno sotto controlli rigidi e severi, un test che potrebbe fare da apripista alla ripresa in seguito anche del torneo cadetto. Un protocollo organizzativo e di screening proposto alla Commissione medico scientifica della Figc che non ha mancato di creare qualche polemica.  In realtà nelle ultime ore i responsabili medici delle società di serie A hanno sottolineato che nessuno di loro è contrario a finire il campionato e, anzi, che la loro volontà è che il torneo venga concluso sul campo.

Chi invece non vorrebbe che i campionati di calcio riprendessero è il 64 per cento degli italiani interpellati in un sondaggio svolto da IZI in collaborazione con Comin & Partners, anche se è corretto precisare che solo poco più della metà degli interpellati si definisce appassionato e tifoso del mondo del pallone. Il sondaggio ha messo in risalto che secondo gli interpellati la ripresa potrebbe non avvenire con i crismi della sicurezza sanitaria, e che non sarebbe corretto che ci fossero privilegi per i giocatori all’accesso di test sanitari e tamponi (cosa negata dal direttore generale dell’AIC Gianni Grazioli). Il 4 per cento sostiene invece che giocare a porte chiuse non sarebbe giusto e gratificante per i tifosi, mentre solo un terzo si è dichiarato favorevole alla ripartenza di campionati.

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Articolo scritto dalla Redazione di Biancorossi.net