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Nella conferenza stampa della vigilia della sfida tra Pescara e L.R. Vicenza, il mister abruzzese Roberto Breda (ex della partita e recentemente subentrato sulla panchina dei biancazzurri in sostituzione di Massimo Oddo) ha rilasciato le seguenti dichiarazioni.

Sul L.R. Vicenza:
“Il L.R. Vicenza è una squadra difficile da affrontare, è molto organizzata sulle palle inattive. Credo che abbia diversi punti di forza, ma anche alcuni punti deboli che possiamo sfruttare per andare a fargli male. È una partita in cui dobbiamo essere ancora più concentrati rispetto alla partita contro l’Ascoli, dobbiamo essere bravi a leggere le situazioni. Dare continuità al risultato di Ascoli è fondamentale per l’autostima e per allontanarsi da una zona di classifica che speriamo di abbandonare il più in fretta possibile.”

Sul lavoro atletico e tattico svolto:
“Abbiamo fatto una settimana tipo, sarà l’ultima per un po’ di tempo. Da un punto di vista tattico abbiamo portato avanti il lavoro impostato per la sfida contro l’Ascoli, anche perché l’Ascoli aveva un modulo simile a quello del Vicenza. Dal punto di vista fisico abbiamo cominciato a fare alcuni esercizi che non eravamo abituati a fare, servirà capacità di adattamento da parte dei ragazzi. C’è stato un atteggiamento molto positivo da parte dei ragazzi durante tutta la settimana, quello che non dobbiamo concedere è sentirci già bravi dopo una sola partita buona. Dobbiamo mantenere alta l’attenzione contro un avversario che ci richiede di rimanere sul pezzo, e che ha la capacità di trovare soluzioni diverse durante la gara.”

Sulla condizione fisica della sua squadra:
È presto per capire che tipo di campionato ci attende, il percorso è ancora lungo e giocare ogni tre giorni richiede un sacco di energie psicofisiche difficili da definire in anticipo, noi cerchiamo di fare il nostro percorso e vogliamo concentrarsi su una partita alla volta.
Quando si parla di tenuta fisica molto dipende da come imposti l’approccio alla gara: noi cerchiamo un calcio aggressivo andando a riconquistare la palla in avanti, e questo richiede un dispendio di energie importante. È da poco che lavoriamo, ma dobbiamo sopperire con la partecipazione di chi subentra dalla panchina. Se tu fai un tipo di calcio basato sul possesso, come lo era prima, devi fare un lavoro diverso da quello che facciamo ora per poter supportare la nostra idea di calcio: sono due strategie diverse.”

Sulle potenzialità del Pescara:
“Abbiamo un gruppo forte, solo il lavoro sul campo ci dirà quanto. Abbiamo giocatori forti sia giovani che di esperienza, un ottimo materiale umano. Sulla gamba ci vuole tempo: con l’Ascoli siamo durati un quarto d’ora, dobbiamo lavorare per durare tutta la partita mantenendo i ritmi alti. Per correre meno e meglio devi pensare più velocemente, e ci vuole tempo. A me piace questo gruppo perché vedo qualità e spirito di abnegazione, non basta solo la qualità e nel nostro percorso dovremo cercare di migliorarci sempre concentrandoci sulla partita che viene e lasciando perdere il resto.
A me piace migliorarmi sempre, il percorso poi lo definirà la nostra capacità di migliorarci. A Perugia (stagione 2017/2018), ad esempio, abbiamo cominciato a fare bene da Gennaio quando abbiamo adottato un cambio tattico che ci ha permesso di aumentare la consapevolezza. Io non ho un obiettivo predefinito quando arrivo, a me piace diventare sempre più squadra e migliorare sempre. Siamo penultimi, quindi non dobbiamo creare illusioni: serve fare punti ora e il più possibile. Non dobbiamo porci dei limiti, ma dobbiamo pensare a toglierci il prima possibile da questa zona di classifica.”

Sul suo rapporto con la piazza vicentina e sul suo passato biancorosso:
“Ormai ho passato tante piazze, quindi non ci bado più di tanto, ma è chiaro che per me non è mai semplice affrontare determinate partite: settimana scorsa c’era Delio Rossi, questa settimana c’è Vicenza dove sono stato, prossima settimana la Reggina che mi ha lanciato. Io penso solo a fare più gol possibili e a portare a casa punti. A Vicenza sono stato bene, poi io abito a Bassano del Grappa quindi figuratevi voi. Avrei voluto fare molto meglio quell’anno in cui sono stato a Vicenza, però da allora è cambiato tutto. Di quel gruppo è rimasto solo Giacomelli, oltre a Cinelli che ho avuto per una sola settimana, oltre al medico sociale. Io sono molto legato a mister Rossi, ma nonostante ciò sono contento di aver vinto contro l’Ascoli: la stessa cosa varrà anche per la sfida con il Vicenza.
Io ho commesso un errore: siamo partiti con un gruppo che doveva fare la Serie C ma, a seguito dell’allungamento del mercato post ripescaggio, sono arrivati 6/7 ragazzi con delle buone qualità ma tutti inattivi da tempo. Io dovevo scegliere se andare avanti con quel gruppo che aveva fatto bene oppure cercare di guadagnare tempo con questi nuovi arrivi, sapendo che erano indietro di condizione. Ho dato spazio ai nuovi, mentre avrei dovuto continuare con il vecchio gruppo e fare un inserimento più graduale dei nuovi arrivati.
Ho battezzato una scelta e ho sbagliato, ma del resto se non li avessi mai fatti giocare non avrebbero mai acquisito condizione fisica necessaria a darci una mano.”

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