Nel turno infrasettimanale della serie B, valido per la dodicesima giornata di campionato, il L.R. Vicenza affronterà al Tombolato il secondo derby veneto stagionale, dopo quello disputato alla prima giornata contro il Venezia: avversario di turno sarà il Cittadella di mister Venturato, alla sua sesta stagione alla guida del club veneto.
La formazione padovana, sempre approdata ai playoff nelle quattro stagioni trascorse dal suo ritorno in serie B, in estate ha effettuato una sessione di mercato non troppo differente da quelle degli scorsi anni, proseguendo sulla strada tracciata nel recente passato e rimanendo fedele alla filosofia del ds Marchetti di puntare su giovani di prospettiva ed elementi di proprietà prelevati a prezzo di saldo dalle categorie inferiori, cedendo al contempo i propri pezzi pregiati ottenendo importanti plus valenze. Nell’estate 2020 le pedine sacrificate sull’altare del bilancio sono state due: il bomber friulano Davide Diaw, acquistato dai rivali del Pordenone, e l’esperto portiere Paleari, salito di categoria per approdare al Genoa.
Di contro, diversi elementi interessanti sono arrivati alla corte di Venturato, abile come sempre nell’inserirli nei meccanismi ben oliati del suo Cittadella e creare una solida compagine in grado di veleggiare stabilmente nelle zone nobili della classifica.
Tra i pali, l’eredità di Paleari è stata raccolta da Maniero, al quale è stato affiancato l’albanese Kastrati, reduce da una stagione da secondo in quel di Trapani. Nel reparto difensivo, a cambiare sono stati soprattutto gli esterni, con gli arrivi dei giovani Bassano e Cassandro (rispettivamente da Prato e Bologna) e dell’esperto Donnarumma, seguito a lungo dalla Reggina e prelevato dai biancoverdi del Monopoli. A centrocampo l’unico innesto è stato quello di Awua, centrocampista nigeriano arrivato in prestito dallo Spezia dopo una stagione trascorsa a Livorno. Completamente rivoluzionato l’attacco della formazione padovana, con le uscite di Diaw e De Marchi compensate dagli arrivi di Cissé (a titolo definitivo dall’Hellas Verona), Ogunseye (reduce da una stagione nei bassifondi della serie C disputata con la maglia dell’Olbia), Tavernelli (prelevato a titolo definitivo dal Gubbio) e il giovane Tsadjout, prelevato in prestito dal Milan.
Lo schema di gioco, l’inossidabile 4-3-1-2, è rimasto immutato al fine di favorire una rapida integrazione dei nuovi innesti: come negli anni passati, il Cittadella pratica un calcio verticale, basato sul fraseggio rasoterra e sullo sfruttamento della profondità tramite l’impiego di un trequartista a supporto di due punte mobili.
Da un punto di vista del rendimento, la squadra di Venturato non ha certo deluso le aspettative: sono 17 i punti fin qui conquistati in 10 partite (la partita con la Reggiana è stata rinviata a causa dell’elevato numero di positivi nella formazione emiliana), con ben 18 reti segnate (terzo migliore attacco) e solamente 10 subite (terza miglior difesa).
Particolarmente impressionante fin qui è stato il rendimento interno dei granata, a riprova del fatto che la formazione padovana preferisca un approccio proattivo piuttosto che reattivo alle partite: 3 vittorie in 5 partite disputate (ultima delle quali arrivata contro la capolista SPAL nell’ultimo turno ) e un’unica sola sconfitta maturata contro il Monza.
Per quanto riguarda la formazione che scenderà in campo domani, Venturato dovrebbe proporre qualche cambio rispetto all’undici schierato contro la Spal: tra i pali dovrebbe toccare ancora a Maniero, nella difesa a quattro dovrebbero trovare spazio Benedetti e Cassandro sulle fasce con Adorni e Perticone al centro. A centrocampo dovrebbe essere Pavan il vertice basso del rombo, con il capocannoniere Gargiulo (5 reti all’attivo per lui) e l’ex bassanese Proia a supporto come mezzali. Vertice alto del rombo alle spalle del tandem d’attacco formato da Ogunseye e Tsadjout dovrebbe essere D’Urso, con l’ex biancorosso Vita possibile soluzione a partita in corso. Da non escludere anche un impiego dal primo minuto di Cissè in tandem con Ogunseye.