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In vista della sfida del Menti valida per la 34^ giornata del campionato di Serie B tra L.R. Vicenza e Lecce, il mister dei salentini Eugenio Corini ha rilasciato le seguenti dichiarazioni.

Come sta la squadra? C’è qualche novità che può indurla a cambiare l’undici di partenza?
“La squadra sta bene, ha metabolizzato subito la sconfitta immeritata dell’ultima gara. Abbiamo cinque partite importanti e siamo focalizzati sul giocarne una alla volta: ora abbiamo questa col Vicenza, contro una squadra che ha fatto un buonissimo campionato e che ci aspetta per fare una grande partita. Noi vogliamo portare in campo le prestazioni dell’ultimo periodo e quel pizzico di convinzione e cattiveria agonistica in più che ti porta a trasformare un risultato negativo in uno positivo. C’è tanta rabbia per non essere riusciti a centrare un risultato positivo Sabato scorso, e quello che non abbiamo messo in campo in quell’occasione lo vogliamo mettere domani. I miei giocatori mi mettono sempre in grande difficoltà per come lavorano in settimana, io cerco di fare le scelte migliori in relazione all’avversario di turno. A centrocampo siamo un po’ corti: a parte Mancosu e Listkowski che mancano da un po’ di tempo, domani saremo senza Nikolov che è squalificato.”

Hjulmand potrebbe essere schierato da mezzala per sopperire alle assenze a centrocampo? In attacco confermerà Pettinari anche se non si è allenato nella prima parte della settimana?
“Hjulmand è un giocatore che si può adattare a varie posizioni. Da interno ha già giocato nel secondo tempo della partita con la SPAL, quindi è sicuramente un opzione. In questo momento abbiamo sei centrocampisti per quattro ruoli: abbiamo varie opzioni, anche schierare uno tra Yalcin e Rodriguez da trequartisti dietro le due punte a seconda della piega che la gara prenderà. Pettinari è pienamente recuperato, abbiamo agito con cautela facendo degli esami strutturali e facendogli fare un giorno di recupero, ma è pienamente disponibile perché gli esami hanno confermato che non c’è nulla di grave. ”

Che reazione ha avuto la squadra dopo la sconfitta contro la SPAL? Quali sono i pregi e i difetti del Vicenza?
“Penso che questo gruppo ha trovato un grande spirito, lavorando molto su sè stesso. Tutte le componenti sono sempre state solidali e vicine, la società è molto vicina ai ragazzi. È importante vedere come reagiremo a questa sconfitta: abbiamo perso una partita, dispiace a tutti ma io quello che dovevo vedere l’ho visto. Abbiamo fatto la prestazione ma a volte sono i particolari che possono spostare l’equilibrio in un verso o nell’altro e noi non siamo stati abbastanza bravi a portarli dalla nostra parte. Il Vicenza è una neopromossa che ha fatto un ottimo campionato. Erano partiti col 4-4-2, ma poi sono passati al 4-3-1-2 e al 4-3-3, potrebbero avere qualche defezione nel reparto avanzato. Hanno variato tanto, ma il 4-4-2 nell’ultimo periodo è stato utilizzato prevalentemente a partita in corso per recuperare il risultato. Sono una squadra molto aggressiva, molto forte sulle palle inattive, ha giocatori di qualità come Rigoni e Meggiorini e giovani interessanti come Da Riva, hanno diverse opzioni nel reparto avanzato. Sono una squadra solida perché ha diviso in maniera equa i punti fatti in casa e quelli fuori casa. Vengono da due sconfitte e quindi sicuramente vorranno riscattarsi, ma anche noi abbiamo dalla nostra la voglia di ripartire.”

Lei fino ad ora ha mantenuto una distinzione netta tra titolari e riserve, ma considerando l’importanza della condizione fisica nel suo sistema di gioco conta di attingere con maggiore frequenza alla panchina in questo finale di campionato?
“La condizione psicofisica, che coinvolge tantissime cose, è fondamentale. Non dimenticatevi che questo è un campionato molto compresso: noi sia contro il Pisa che contro la SPAL abbiamo avuto la capacità di reggere fino al novantesimo, e quindi per me la squadra sta bene sia dal punto di vista mentale che da quello fisico. Penso che per fare un calcio aggressivo e propositivo sia importante avere la capacità di lettura dei momenti delle partite: capire quando spingere, quando invece alzare il piede dall’acceleratore, e in tal senso i cinque cambi possono dare una grossa mano. Per il momento sono concentrato solo sulla gara contro il Vicenza, in seguito farò le mie considerazioni in vista della gara casalinga contro il Cittadella.”

Come pensate di conciliare la spensieratezza del gioco da voi proposto con l’importanza e il peso delle poche partite rimanenti?
“Questa squadra ha retto momenti in cui non portava a casa il risultato, ma la ricerca del gioco è sempre stata la stessa. Queste sono le basi che vogliamo. La pressione si crea per diversi motivi, ma l’equilibrio per me è sovrano e dobbiamo pensare una cosa alla volta per poter fare bene. Abbiamo avuto una settimana di tempo per preparare questa partita col Vicenza, giochiamoci le nostre carte e vediamo cosa riusciamo a portare a casa.”

Quanto può incidere sapere di affrontare un avversario con una situazione di classifica diversa dalla nostra e cosa ne pensa della situazione del Pescara che ha portato scompiglio nel calendario del campionato di Serie B?
“Io penso che ogni squadra ad oggi può ambire a una posizione di classifica in linea con i suoi obiettivi. Fino ad un paio di partite fa potevano raggiungere i playoff, ma ora saranno motivati a centrare la salvezza. Per quanto riguarda la gestione della pandemia ovviamente sono cambiate certe dinamiche da quando le gestione è passata in mano alle ASL, mi fido che il presidente e il direttore facciano il massimo per tutelarci e garantire che il campionato sia il più regolare possibile.

In queste ultime cinque gare potrebbe esserci spazio per Dermaku?
“È un giocatore importante, ha recuperato dai problemi che ha avuto. Non ho avuto la possibilità di valutarlo sul campo, neanche in amichevole contro la Primavera, ma l’ho visto crescere e in generale lo vedo bene, perciò può essere un opzione per questo finale di campionato.”

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