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Le dichiarazioni nella conferenza stampa di fine stagione:

Stefano Rosso: “Siamo molto felici della stagione, è stato un anno difficile peró siamo riusciti a raggiungere sia gli obiettivi sportivi prefissati, sia quelli gestionali. Direi che la stagione è positiva, a conclusione di un percorso triennale in grande crescita e che continuerà nei prossimi due anni. Andiamo avanti sulla stessa traiettoria. Siamo contenti della continua crescita della nostra compagine societaria, come gruppo siamo sempre più uniti e forti pensando soprattutto al futuro. Stiamo lavorando a una marea di progetti. Questa è un’ulteriore tappa delle prossime che ci aspettano in futuro: noi siamo propensi a migliorare. Vogliamo migliorare quello che è stato fatto quest’anno. Si valuterà strada facendo se primi, secondi, undicesimi ma l’obiettivo è di alzare l’asticella, in termini sportivi e societari. C’è un sacco di lavoro da fare, siamo carichi a pallettoni e andiamo avanti consapevoli della forza della società, di una squadra che può solo essere migliorata e dei tifosi alle spalle che gli altri ci invidiano. Dovranno essere fatti evidentemente investimenti più importanti ma senza spendere male i soldi. L’obiettivo potrà essere entrare nei playoff? Vogliamo migliorarci, fa parte della nostra mentalità e del nostro essere ambiziosi. Dobbiamo guardare la situazione attuale cercando di dare uno slancio. La finale dei playoff? A me crea consapevolezza che nello sport se programmi puoi fare molto bene senza necessariamente spendere tanto, le due squadre rappresentano questo. A me onestamente non stupisce, sono società che lavorano bene da anni e il lavoro paga, che è un po’ il nostro pensiero. Gli investimenti sono fondamentali, la programmazione anche ma se non mettiamo qualcosa in più non necessariamente arrivano i risultati”.

Paolo Bedin: “C’è la volontà di far capire all’esterno che oggi il calcio è più che mai un settore industriale, che bisogna approcciare come azienda. Abbiamo avuto un tema sanitario-organizzativo importante. Il protocollo è stato fatto in maniera molto rigida, che ha costretto squadra e staff a una serie di adempimenti straordinari: quasi 4000 tamponi, oltre 1000 sierologici per una spesa di oltre 300mila euro. Tutto il settore, non in equilibrio, ha dovuto affrontare altre perdite soprattutto per la chiusura degli stadi. Abbiamo anche affrontato il tema strutturale, investendo oltre 800mila euro in tre anni e solo 300mila euro in questa stagione per il rifacimento del campo. Stiamo riprogettando tutta l’area a nord dello stadio. Dal punto di vista del marketing siano riusciti a coinvolgere tante aziende che hanno mostrato vicinanza alla squadra. Abbiamo oltre 130mila tifosi che ci seguono sui social. È stato un anno importante anche a livello di Lega: il campionato ha costretto la squadra a turni non usuali. Abbiamo lanciato gli eSport, un’area in cui la società ha investito. E infine i soci: c’è stato un fronte compatto, pur in un contesto complicato anche per le stesse aziende. Non è banale avere una proprietà con questa solidità, che dà garanzie al Vicenza di oggi e del domani. Quando potranno tornare i tifosi allo stadio? La finale di Coppa Italia è stata una boccata d’aria. Noi ci aspettiamo che il nuovo campionato parta con una significativa apertura degli stadi e con una significativa capienza. Se non sarà possibile riprendere in condizioni totalmente normali, almeno con una capienza significativa”.

Giuseppe Magalini: “Siamo riusciti a lavorare bene grazie a ciò che è stato messo a disposizione dalla società. Il nostro cammino è stato alternato da situazioni positive e meno positive. Abbiamo costruito un gruppo con dei valori, con delle mancanze se vogliamo, ma siamo riusciti a portare a termine il nostro campionato senza mai trovarsi in situazione di estrema difficoltà. Non tutto è andato come volevamo, ma certe critiche sono state troppo colorite. Stasera ci sarà il rompete le righe. Come società ci siamo già trovati, molte cose dunque avverranno nei prossimi giorni. La volontà è quello di fare interventi sulla squadra attuale per migliorare. Che errori sono stati fatti a livello tecnico? Sono valutazioni che facciamo al nostro interno. I giovani? Pizzignacco ha fatto un campionato straordinario, Zarpellon bene nel girone di andata e poi ha avuto un problema legato alla pubalgia ma l’idea è di farlo rientrare, Mancini sarà sicuramente con noi il prossimo anno. Sono arrivati giocatori che speravamo facessero meglio, altri che speravamo potessero darci una mano e non hanno rispetto le attese”.

Mimmo Di Carlo: “Sono sempre stato ottimista e lo sarò sempre. Vedo con chi lavoro e cosa ho. A livello mentale è una stagione in cui tutti abbiamo speso molto e mi è servita per crescere. Voglio fare i complimenti allo staff tecnico, alla squadra che nei momenti di difficoltà ha sempre tirato fuori il meglio. Si riparte da 48 punti per crescere. Ci siamo salvati senza mai troppe difficoltà, facendo giocare dei giovani e giocando un buon calcio, anche se con qualche difficoltà tecnica. Abbiamo sempre giocato da Vicenza, a parte due tre partite. I ragazzi vanno ringraziati, tutti i componenti della squadra e la proprietà vanno ringraziati. Oggi sono più motivato di prima, abbiamo raggiunto gli obiettivi e ora vogliamo crescere un po’ di più. Tutta la squadra ha messo in campo il cuore e la mentalità dell’allenatore che è il primo a voler arrivare agli obiettivi più grandi del progetto. Che giocatori riconfermerei? La settimana prossima faremo un po’ il punto della situazione e poi Magalini opererà di conseguenza. Le due partite che hanno segnato il campionato? La vittoria contro la Cremonese, quando il Covid lo abbiamo vissuto. E contro il Chievo, perché abbiamo fatto una partita di spessore a livello tecnico. Con la proprietà è stata fatta a fine campionato, a mente più lucida, una bella analisi: chiaro che si proverà a migliorare le cose che non ci sono riuscite. Io per questo sono stra motivato, io sono già pronto per ripartire”.

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