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Pizzignacco 5: più ombre che luci. Non sembra esente da colpe sul gol di Haas e pare piuttosto sorpreso anche dalla traiettoria della punizione calciata da Crociata. Nella fase di costruzione dal basso palesa un certo imbarazzo con la palla tra i piedi

Di Pardo 5: una mezz’ora da incubo (non solo per colpa sua). Viene preso in mezzo dalla collaudata manovra toscana e ne esce con le ossa rotte. Il voto tiene conto di qualche segnale di ripresa nella seconda metà di gara e del fatto che sicuramente gli manca l’intesa con i meccanismi di squadra

Padella 5: nel primo quarto d’ora l’Empoli ha cinque nitide occasioni da gol e a metà primo tempo ne ha già fatti tre. Dovrebbe essere il metronomo della difesa ma è tra i primi ad andare fuori tempo. In grave difficoltà su Mancuso

Cappelletti 5,5: un po’ meglio dei compagni di reparto ma anche lui finisce spesso in balia delle triangolazioni degli azzurri. Finisce la gara da centrocampista centrale: uno spostamento che sta diventando un po’ il “must” di questo precampionato biancorosso ma che sembra una evidente forzatura

Calderoni 5: l’Empoli sceglie di attaccare soprattutto sul proprio fronte sinistro quindi lui non ha eccessivi grattacapi, però non sfrutta mai la libertà che avrebbe e sbaglia numerosi facili appoggi

Proia 5: catena di destra con Di Pardo che deve essere registrata e si vede. Un paio di squilli in avanti che impegnano Vicario ma tanta fatica dietro quando si tratta di coprire

Pontisso 5: deve crescere tanto in personalità e presenza in campo per poter prendere in mano le chiavi del centrocampo biancorosso (dal 76′ Brosco s.v. non è che il suo ingresso in campo renda più solida la difesa, anzi, ma gioca troppo poco per meritare un voto che altrimenti sarebbe negativo)

Rigoni 5: le 36 primavere si fanno sentire quando dall’altra parte si parte subito a tavoletta. Non naufraga solo grazie all’esperienza ma in generale fatica come tutto il centrocampo biancorosso (dal 62′ Zonta 5,5: si impegna in chiusura ma lo si vede poco in costruzione)

Dalmonte 7: due lampi (gol e assist) che tengono in partita il Vicenza fin quasi alla fine del match. Esce per crampi (dal 70′ Crecco 5: niente da segnalare nel suo minutaggio in campo)

Lanzafame 6,5: l’unico che si vede con continuità in tutto il match e non a sprazzi come la maggior parte dei suoi compagni. Realizza il gol che tiene viva la partita fino alla rete di Crociata (dal 70′ Longo 5: venti minuti in campo, probabilmente a scopo “promozionale” ma senza sussulti)

Diaw 6: Inizialmente dalle sue parti arrivano pochi palloni quindi lavora soprattutto in chiusura e sui palloni che recupera cerca di mettersi in proprio, peraltro con pochi risultati. Ovviamente meglio quando viene assistito dalla squadra nella manovra offensiva. Va vicino al gol del tre a tre con una botta da fuori (dal 76′ Mancini s.v. un quarto d’ora a gara sostanzialmente finita)

Di Carlo 5: il voto tiene conto un po’ di tutto il precampionato dove il Vicenza ha subito quattro sconfitte in quattro match tra amichevoli e gare ufficiali. Vero che gli avversari sono stati tutti di buona caratura ma al momento la squadra non sembra aver risolto i problemi difensivi che ne hanno fatto uno dei peggiori reparti del lotto di B, nella scorsa stagione. Nello specifico nel match odierno la squadra poi ha evidenziato una scarsa propensione alla manovra corale e evidenti difficoltà a sostenere i ritmi alti (che tra l’altro sono una specialità del prossimo avversario in campionato) anche forse per una età media non certo verdissima dei giocatori in campo. Basteranno cinque giorni a presentarsi nel migliore dei modi a Cittadella? Speriamo di si, ma i segnali da Empoli al netto della parziale rimonta (peraltro probabilmente favorita da una certa rilassatezza dei toscani dopo il terzo gol) non sono incoraggianti…

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