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La stagione è di quelle “disgraziate”, le 14 sconfitte (su 17 partite giocate) e l’ultimo posto in classifica rappresentano il peggior risultato nella storia del Lane e non lasciano molte speranze, per usare un eufemismo, nell’obiettivo di mantenere la categoria. Nell’ambito che andremo ad esaminare tralasciamo le dichiarazioni di inizio stagione della società che ha chiaramente parlato di “alzare l’asticella” e di “puntare alla parte sinistra della classifica” perchè la realtà è sotto gli occhi di tutti e anche la fiducia dei tifosi più ottimisti comincia a traballare non poco.

Tra pochi giorni inizierà il mercato di gennaio e in molti sperano che la rosa possa essere adeguatamente rinforzata, unica possibilità rimasta per continuare a sperare nella salvezza che pare, ad oggi, quasi “un miracolo sportivo”. Delle trattative imbastite dal nuovo direttore Balzaretti vi abbiamo informato nei giorni scorsi, dai giovani della Primavera della Roma, Feratovic e Bove, dagli esterni Balkovec e Jordan Lukaku, fino alla ricerca di un bomber, lacuna su cui si lavora senza averla risolta da oltre due anni.

In questo contesto i tifosi si attendono, giustamente, un mercato in cui si faccia “l’impossibile” per rinforzare la rosa a disposizione di mister Brocchi, e non vogliono, altrettanto giustamente, sentire scusanti del tipo – “non dipende più solo da noi” – parole letterali pronunciate dal presidente Stefano Rosso. A questo punto verrebbe da chiedere da chi dipende se non dalla proprietà, ma oltre a questo la prima cosa che ci preme sottolineare è che per rinforzare una squadra si comincia dal non indebolirla del giocatore che è stato forse l’unico a fornire un rendimento positivo. Il riferimento è a Filippo Ranocchia arrivato a Vicenza in estate con la formula del prestito “secco”, accordo valido fino al 30 giugno 2022. Tutti i tifosi del Lane hanno letto le voci che riportano gli interessi di squadre di serie A (Genoa e Sampdoria) oltre che di B (Monza in primis), con la Juventus, proprietaria del cartellino del centrocampista perugino, che starebbe valutando la situazione. Premesso che da Torino non si percepisce tutta questa “voglia” di far cambiare casacca a Ranocchia a gennaio, è chiaro che molto dipenderà anche dall’opposizione del club berico che, ribadiamo, può far valere un contratto che scadrà il prossimo 30 giugno.

Ma a prescindere da tutto, Ranocchia deve rimanere perchè cederlo vorrebbe dire alzare bandiera bianca, far passaggio il messaggio che alla salvezza non ci si crede più. In una mediana dove l’acquisto di Taugourdeau si è rivelato un vero e proprio flop, Proia è il gemello “brocco” del giocatore ammirato a Cittadella, Pontisso è in una fase involutiva inspiegabile e Luca Rigoni mister Brocchi non lo “vede” nemmeno con la lente di ingrandimento, Ranocchia è l’unico giocatore che ha mostrato qualcosa di buono e cederlo non avrebbe nessun senso perchè i tifosi dal mercato di gennaio si aspettano una squadra decisamente potenziata senza se e senza ma. Poi, vista la drammatica situazione attuale, tutti sono consapevoli che la retrocessione nell’inferno della Lega Pro è tutt’altro che improbabile e nel caso accadesse ognuno si assumerà le responsabilità di un risultato fallimentare che farebbe saltare il piano della proprietà che al suo insediamento aveva parlato chiaramente di obiettivo “serie A” in cinque anni. Nel calcio comunque quando si perde o si retrocede c’è sempre modo e modo di farlo. Noi di biancorossi.net riteniamo che serva prima di tutto rispetto per una tifoseria straordinaria come quella biancorossa, e poi anche un minimo di dignità cosa che raramente abbiamo visto in questa prima parte di campionato.

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Articolo scritto dalla Redazione di Biancorossi.net