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Nella conferenza stampa alla vigilia di Lecce-Vicenza, posticipo valido per la 18^ e penultima giornata del girone d’andata, mister Brocchi ha rilasciato le seguenti dichiarazioni.

Sulla partita e sul momento della squadra
“Ogni partita è un’opportunità per fare punti, anche quella di domani, che è una partita difficile sulla carta perché affrontiamo una delle migliori squadre se non la migliore della Serie B. Logicamente è un’opportunità per fare una grande gara, per mettere in campo quello che abbiamo messo in campo nell’ultimo periodo e cercare di fare ancora meglio. In questo momento si riesce a portare a casa le prestazioni, ma purtroppo non si riesce a portare a casa punti. Come ho già detto, ciò che conta è il risultato finale e bisogna mettere quell’attenzione in più, quella cura in più da parte dei singoli che porta a qualcosa di più grande all’interno del gruppo. Stiamo facendo delle buone prestazioni ma ci manca sempre qualcosa, e quel qualcosa è quello che sta facendo la differenza in questo momento. Il morale è sempre quello: la consapevolezza di giocare un buon calcio e di avere delle idee chiare su cosa bisogna fare in campo c’è, allo stesso tempo il fatto che i risultati facciano fatica ad arrivare è un qualcosa di difficile da digerire dopo le prestazioni che sono state fatte. Se perdessimo delle partite in maniera schiacciante, evidente, meritata, ci sarebbe uno sconforto più forte, ma le prestazioni che ci sono state sono state buone e quindi deve essere quella la base di partenza per affrontare una partita difficile ma allo stesso tempo bella come quella di domani.”

Sulla condizione degli infortunati
“Purtroppo si è fermato nuovamente Cappelletti: il suo è un problema delicato. Settimana scorsa era in una fase di rientro e lo avevo portato in panchina, ma nei giorni successivi si è dovuto fermare ancora perché il colpo preso in una zona delicata del piede non è guarito al 100%. Domani farà un esame e capiremo i tempi di recupero, ma secondo me, avendo avuto anche io un problema di quel tipo, non si riuscirà a recuperarlo prima del nuovo anno perché si tratta di una zona molto delicata. La buona notizia è che Pasini ha fatto una settimana di allenamento con la squadra, non è al 100% perché ha ancora qualche fastidio. Diciamo che è arruolabile per la partita di domani, ma non è sicuramente al 100%. Longo è recuperato, è a disposizione. Diaw ha fatto oggi il primo allenamento con la squadra ed è tra i convocati per portarlo in panchina, con l’idea di farlo entrare a gara in corso con un minutaggio molto ridotto visto che l’allenamento di oggi ha dato buone indicazioni in tal senso.”

Sulle scelte tattiche e di formazione
“Mancini? È un giocatore forte, è difficile trovare giocatori della sua età così forti. Perché è un giocatore che avrà una carriera importante se continuerà a lavorare e migliorare i suoi punti deboli. D’altronde, quando sei giovane si tende a non guardare tante cose, ma poi col passare dei mesi e degli anni devi migliorare. Il nostro compito è quello di migliorarlo: stiamo facendo degli allenamenti personalizzati, sia dal punto di vista tecnico che atletico, perché deve migliorare in tante cose. Ha fatto una buonissima partita contro il Como ed è sicuramente un ragazzo su cui facciamo affidamento, domani potrebbe giocare. Giacomelli-Dalmonte dal primo minuto è una possibilità, d’altronde l’unica cosa che non bisogna fare è quella di pensare che domani il Lecce abbia già vinto la partita. Noi dobbiamo avere un grandissimo rispetto dell’avversario: Lecce, Benevento e Monza a livello di rosa sono le squadre che hanno un qualcosa in più rispetto alle avversarie, sono sicuramente le più forti, ma non per questo non hanno dei difetti. A prescindere da tutto però noi non dobbiamo avere paura di loro: le partite vanno giocate. Si parte da zero a zero e si gioca undici contro undici. Devo essere il primo a non trasmettere timore ai miei ragazzi, ed è quello che ho cercato di fare in settimana. Ce la giocheremo a viso aperto. Giocare con un uomo in più in mezzo al campo? Significherebbe giocare con un uomo in meno davanti, essere meno aggressivi e concedere ancora di più palleggio al Lecce. Loro sono una squadra che se gli concedi di far girare palla, con la qualità dei giocatori che ha, ti può mettere in difficoltà. Io penso che, quando affronti le squadre forti, devi cercare di togliergli il palleggio, se no ti chiudono nella tua metà campo e non ne vieni più fuori. Se ci abbassiamo di 15-20 metri favoriamo le squadre che hanno più qualità nel palleggio, e questo non ce lo possiamo permettere.”

Sui comunicati di società e tifo organizzato
“Il comunicato della società? Non pensavo ce ne fosse bisogno, ma mi ha fatto piacere. La società sa quello che sta facendo e sta valutando la bontà del lavoro settimanale e le prestazioni della squadra. C’è tutto, mancano solo i punti. Quando sono arrivato mi era stato chiesto di dare un’identità e un gioco a questa squadra, di dare un’anima, e penso che tutte queste cose siano state fatte. Abbiamo perso molti punti per strada, alle volte in modo immeritato e altre volte per errori evitabilissimi e ora siamo in questa situazione di classifica. Sono consapevole che l’unica cosa che conta sono i punti, ma sono anche convinto che l’unica strada per fare punti sia fare la prestazione. Non siamo una squadra che può giocare senza avere una chiara identità, e penso che in questo momento ce l’abbiamo e manchi altro. Il comunicato dei tifosi? Sorrido, bisogna solo ringraziarli perché hanno capito da tempo che a questi ragazzi non manca né la voglia, né l’attaccamento alla maglia né il lavoro settimanale. Quello che manca a questa squadra non è questo, e lo sta dimostrando nelle partite. Questa squadra sta dimostrando di avere dei limiti strutturali, delle carenze in alcuni settori del campo, soprattutto a livello di ricambi. Questi possono essere i limiti, e i nostri tifosi lo hanno capito. Avrebbero reagito in modo diverso se avessero visto una squadra assente, che non mette in campo niente e che non crea occasioni. La squadra dà emozioni durante le partite, penso sia stato anche piacevole per i tifosi assistere alle partite nell’ultimo periodo, al netto della mazzata finale dovuta al risultato.”

Chiosa finale sul mercato alle porte
“Il mercato? Penso che la società si debba prendere le proprie responsabilità, come io devo prendermi le mie. Io sono qua a metterci la faccia e a dirvi quali sono i pregi e i difetti della squadra, i miei e di tutto ciò che stiamo facendo. I giocatori devono essere consapevoli del fatto che alcuni si stanno meritando questa maglia, altri se la stanno meritando per l’impegno ma non per le prestazioni e qualcun altro invece potrebbe fare decisamente molto di più. Non solo tra quelli che non giocano, ma anche tra quelli che giocano e dai quali ci si aspettava decisamente di più. Tra questi faccio io un nome, che lo voglio tirare fuori da questi, voglio tirare fuori Proia perché ha giocato in un ruolo in cui non era abituato a giocare per esigenze di squadra, mettendosi sempre a servizio della squadra e piegandosi alle necessità tattiche. Ha ricevuto diverse critiche, ma voglio toglierlo fuori da queste considerazioni.”

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