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Al termine della vittoriosa sfida contro l’Alessandria, il difensore del L.R. Vicenza Daniel Cappelletti ha rilasciato le seguenti dichiarazioni.

Come stai dopo l’uscita per infortunio? Cosa ti è successo?
“Ho un po’ di dolore al ginocchio e alla caviglia. Ho preso un colpo alla testa, che per un attimo mi ha fatto perdere conoscenza, e quindi sono caduto a peso morto mettendo giù male il piede. Ho un po’ di dolore, ma l’importante è che la partita sia andata come tutti volevamo che andasse”.

Rientravi dopo tanto tempo: come ti sei sentito a livello personale?
“È stata una liberazione, ero contento di ritrovare il campo, in particolar modo lo stadio “Menti” con tanto pubblico. Negli ultimi tempi, da quando è di nuovo possibile avere tanta gente allo stadio, sono stato sempre infortunato: l’ultimo ricordo che ho in tal senso sono le partite pre-Covid in serie C. È stato bello sentire queste emozioni dal campo che mi mancavano da tanto tempo. Sono cose che per me sono vita: la passione che mi dà questo sport è una cosa fondamentale”.

La squadra vive un momento difficile, ma questa vittoria dà ossigeno e permette di continuare a sperare
“Il momento è difficilissimo, abbiamo sul groppone mesi e mesi pesanti. Sconfitte, valutazioni andate male, errori: è veramente difficile. È chiaro che non ci resta che prendere atto di quello che è stato, provare a fare il massimo per l’obiettivo che abbiamo tutti, cioè raggiungere la salvezza per rimettere in piedi questa stagione partita male”.

Il mister cosa vi ha detto a fine gara? Avete festeggiato il suo compleanno?
“Il mister era contentissimo a fine gara, la vittoria di oggi è stata una liberazione anche per lui. Ci ha ringraziati perché per lui è stato il miglior regalo che potesse sperare. Prima della partita ci aveva chiesto di regalargli una prestazione come quella che è stata fatta oggi, e deve essere questo il punto di partenza e deve essere questa la base che non deve mai mancare da qui fino alla fine”.

Ora cosa deve fare la squadra per dare continuità ai risultati?
“Quello che ho appena detto. Non possiamo mancare in queste cose qui, in quello che abbiamo messo in campo oggi e che è venuto meno a Lecce. L’obiettivo comune che abbiamo deve spingerci a non lasciare neanche un centimetro in campo e a battagliare su ogni pallone. Per noi ogni palla deve essere quella della vita: solo con questo atteggiamento riusciremo a realizzare questa impresa”.

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