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Le dichiarazioni di mister Brocchi al termine di Brescia-LR Vicenza:

Sapevamo e lo avevo detto che il Brescia sarebbe partito forte, è normale quando una squadra cambia allenatore e deve dare un segnale. Noi siamo partiti meno bene rispetto ad altre volte anche se poi gli errori più grandi sono stati fatti quando riuscivamo a rubare palla, soprattutto nel primo quarto d’ora. Addirittura abbiamo avuto l’occasione di andare tre contro uno, ma non abbiamo nemmeno tirato in porta: un episodio che poteva cambiare l’inerzia della partita. Avevamo bisogno di una scintilla che potesse dare un po’ di vita, ma non ci siamo riusciti. Dobbiamo essere umili e continuare a cercare di fare il meglio possibile, se siamo in questa posizione di classifica è perchè abbiamo dei limiti. Abbiamo fatto un buonissimo percorso che ci ha permesso di agganciare la zona playout, tuttavia non possiamo mollare di un centimetro. Io sono convinto che se il Vicenza avesse dieci punti in più giocherebbe con un peso sulle spalle inferiore: ogni partita per noi ha un valore grosso, ogni singolo episodio può far perdere delle sicurezze. I gol da palla inattiva? Purtroppo è un problema, anche se sono dell’idea che dipenda più dall’aspetto mentale. Quando si ha paura di prendere gol finisce che lo prendi.

Nel primo tempo abbiamo sofferto il palleggio per vie centrali, cambiando nel secondo tempo abbiamo guadagnato più presenza a centrocampo e in attacco. Oggi i ragazzi erano carichi, poi è iniziata la partita e abbiamo pagato l’arrembaggio iniziale del Brescia che ci ha tolto un po’ di certezze. Quando succede questo è importante sfruttare l’episodio per sbloccare la partita a livello mentale, sono quelli che poi esaltano anche l’aspetto atletico.

Il ruolo dell’allenatore? Quando si vince la suadra è forte e l’allenatore ha fatto il suo, quando si perde è colpa principalmente del tecnico. Non ho mai visto un allenatore che ha messo d’accordo tutti. Il nostro ruolo è difficile, dà responsabilità importanti, è bello ma bisogna sapere accettare che anche quando vinci non metti d’accordo tutti. Bisogna anche accettare di sentirsi dire, a volte, anche cose allucinanti: l’importante è avere passione, mettere personalità e avere rispetto”.

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