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Confente 6 – Attento e preciso nello svolgimento dell’ordinaria amministrazione. Non deve compiere parate importanti e sul rigore, ben calciato da Manconi, nulla può

Ierardi 6 – E’ costretto spesso all’uno contro uno con gli avversari e nel complesso fa il suo. Sfrutta bene il potenziale fisico, esce per crampi (dal 78′ Padella s.v. – Un quarto d’ora di gioco in cui gli avanti avversari non creano pericoli alla porta biancorossa)

Pasini 5.5 – Da centrale nella difesa a tre mostra qualche incertezza di troppo. Meglio quando la squadra passa a difendere a quattro, ma rischia la topica a pochi minuti dalla fine svirgolando colpevolmente un pallone al limite dell’area

Bellich 6 – Anche lui, come i compagni di reparto, soffre le praterie che lo schieramento scelto da mister Baldini concede agli avversari. Non commette errori, anzi ci mette un paio di pezze, ma il tecnico lo sostituisce nell’intervallo (dal 45′ Scarsella 5 – Come a Padova non riesce mai ad entrare nel vivo dell’azione e a rendersi pericoloso)

Dalmonte 7 – Mezzo voto in più per il gol, e per il mal di testa dovuto al fatto di aver cambiato tre ruoli durante la partita. Encomiabile nell’adattarsi nei primi minuti del secondo tempo da terzino (!!!), ma, come si è visto, se lo si schiera nel suo ruolo crea più pericoli alle difese avversarie

Zonta 6 – Insieme a Cavion deve costruire e tamponare e non sempre gli riesce anche perchè la fase difensiva, attaccanti compresi, non funziona e per l’Albinoleffe quando riparte ci sono praterie in contropiede (59′ Cataldi 5 – Non sappiamo se dipenda dalle condizioni fisiche non ancora ottimali, oppure da altro, ma non è decisamente il giocatore che abbiamo osservato più volte nella scorsa stagione a Catania. Impreciso, lento, quasi impacciato quando perde palla nella metà campo biancorossa come accaduto a Padova nell’azione che ha portato al 2-1 degli avversari; stavolta commette lo stesso errore ma ci mette una pezza commettendo un fallo che gli costa il giallo)

Cavion 6 – Non è al meglio e di conseguenza non riesce ad incidere come vorrebbe. Mostra di essere anche un pò troppo nervoso, e la cosa non lo aiuta

Greco 6 – Non ripete le ultime ottime prestazioni, ma non tutta colpa sua. Non è pensabile continuare a chiedergli di correre su e giù sulla corsia di sinistra senza sosta, bensì sarebbe opportuno dare più equilibrio tattico alla squadra in modo da evitare di dover costringere i difensori a rincorrere gli attaccanti avversari nelle praterie della metà campo di difesa biancorossa. Cerca di mettere una (disperata) pezza nell’azione del rigore, ma il fallo è netto

Stoppa 5.5 – Tecnicamente è ineccepibile, ma contro l’Albinoleffe si vede poco. Mezzo voto in più per l’assist a Dalmonte che poi il numero 7 biancorosso trasforma in gol (dall’87′ Giacomelli s.v. – Sostituzione che ha l’unica decifrazione nell’aumentare le presenze in biancorosso di Jack)

Ferrari 5 – Limitato dall’affaticamento muscolare patito in settimana non ha inciso e determinato come ha mostrato di saper fare; ha una gran palla su assist di Zonta ma ci impiega troppo a calciare e la difesa avversaria respinge

Rolfini 5 – Non è il suo momento e la traversa colpita sull’assist di Dalmonte lo conferma. Sembra giocare un pò in apprensione per il gol che non arriva, non ha lo smalto e forse anche la serenità con cui giocava in precampionato (dal 59′ Valietti 5 – Entra per dare maggior quadratura e copertura alla squadra, ma è troppo impreciso sia nei cross che nei disimpegni

Baldini 4.5 – Che disponga della rosa con il centro campo e l’attacco più forte del girone non significa che l’undici che schiera debba essere pericolosamente (eufemismo) sbilanciato in avanti. Le praterie concesse al Padova si sono riviste, forse in maniera ancora più evidente, anche contro l’Albinoleffe che non ha fatto altro che difendere basso e ripartire sfruttando gli spazi che il tecnico dei bergamaschi sapeva già avrebbe trovato tanto da dichiararlo chiaramente a fine gara. L’idea di proporre un calcio offensivo, propositivo, ci piace, ma non deve prescindere dal trovare i giusti equilibri tattici, da una difesa che manca di un difendente rapido, veloce, e dall’avversario che si ha di fronte. Nessuno pretendeva che la sua squadra dovesse vincere 38 partite su 38, ma non si può negare che l’organico a sua disposizione è il più completo del girone. Queste, in corsivo, sono le considerazioni che abbiamo riportato dopo la sconfitta subita a Padova e le riproponiamo pari, pari, visto che anche contro l’Albinoleffe l’equilibrio tattico non si è visto, non c’è stato. A fine gara il tecnico biancorosso ha spiegato che non è un problema di difensori ma di fase difensiva e, sottolineato che spetta a lui risolvere la cosa, ci troviamo d’accordo. Perché se schieri tre punte più Dalmonte esterno di centrocampo, gli attaccanti nella fase di non possesso palla si devono fare il “mazzo” ed essere i primi a difendere, e questo (Ferrari a parte) almeno finora non lo abbiamo visto. A centrocampo le soluzioni sono molteplici e tutte di qualità, ma non condividiamo che ad ogni partita si cambino gli interpreti. Dalla prossima gara tornerà a disposizione anche Ronaldo e ci si augura che la mediana cominci ad avere una sua identità perchè è vero che i campionati si vincono con 26 giocatori da considerare tutti titolari, ma come si usa dire nel mondo del calcio alcuni calciatori sono più titolari di altri. Altrimenti si rischia di creare confusione, quella che abbiamo visto contro l’Albinolffe, in una partita in cui giocatori e moduli sembravano in un frullatore, un continuo rimescolare senza riuscire a trovare i necessari equilibri tattici, e di conseguenza senza nemmeno vedere giocare la squadra alla pari del suo innegabile potenziale.

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Articolo scritto dalla Redazione di Biancorossi.net