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Le parole di Filippo Costa a fine partita:

“L’importante era dare continuità con una vittoria per dare un senso al punto che abbiamo ottenuto contro la Virtus, in un campo ostico contro una squadra spensierata. È stata una partita tosta, la Pergolettese è una buona squadra, organizzata, giocano molto bene, però siamo stati bravi a portarla a casa con i tre punti.

Tre gare consecutive? È il mio lavoro, il mister mi ha dato la possibilità di giocarle tutte e 3 e sta a noi farci trovare pronti sempre, quando veniamo chiamati in causa. Come stavo? Bene, penso sia una cosa mentale. Ti faccio un esempio: l’anno scorso ai playoff, per un mese abbiamo giocato una partita ogni tre giorni, quindi è una cosa che si può fare fisicamente.

In cosa può migliorare il Vicenza? Magari dobbiamo trovare un po’ di fluidità nel gioco, nelle manovre più veloci, ma in questo sicuramente il mister saprà dove lavorare e dove intervenire. Penso che la cosa importante è la compattezza di squadra che abbiamo tenuto nei 90 minuti, anche oggi chi è entrato ha fatto la differenza e questa è una cosa molto importante, perché fa capire che siamo tutti sulla stessa barca e remiamo tutti dalla stessa parte.

Rigore? Mi ha messo una grande palla Della Morte, ho sentito il contatto e sono caduto. Penso sia netto. Non l’ho ancora rivisto.

Come cambia il mio ruolo se giochiamo a 5 o a 4? Cambia che non ho una mezz’ala che magari mi da una mano in fase di copertura ma so che ho un attaccante davanti e magari posso rifiatare un pochino e non andare sempre a chiudere le azioni. Devo dare po’ più di equilibrio. Giocando a 5 hai la mezz’ala e il quinto che ti dai un po’ più di equilibrio, magari va lui e mi fermo io, se invece vado io si ferma lui. Giocando a 4 e avendo la punta davanti, devi essere più bravo a dare equilibrio. Poi soprattutto nella fase in cui hai palla e loro ripartono”.

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