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Le dichiarazioni di mister Diana al termine della gara contro la Pergolettese;

“Innanzitutto voglio esprimere la mia vicinanza, quella della società e di tutti i miei ragazzi, a mister Abbate, speriamo in un pronto rientro e di vederlo in campo il prima possibile. Mi sono spaventato molto vedendo la scena, ma quando sono corso lì, ho visto che era cosciente. Avrò modo di esprimergliela anche personalmente al telefono. Ci aspetteranno tante di queste partite, ci sono aspetti positivi, altri meno, ma i risultati ancora sono tutti altalenanti. Noi sicuramente dobbiamo migliorare nella manovra, alcuni ancora non riescono a dare il meglio di sé e ci lavoreremo, ma abbiamo trovato una struttura di 7-8 giocatori, ora dobbiamo cercare di unire anche gli altri, per esprimere le potenzialità più alte. Della Morte oggi ha dato una bellissima risposta e quelli entrati l’hanno fatto molto bene ed è un segnale importante. E’ il nostro terzo clean sheet su cinque partite, siamo solidi e concediamo poco, produciamo poco o meglio non siamo così ficcanti nell’aprire le partite. Purtroppo, ho esperienza di questo campionato, cambieranno i momenti. L’importante è riuscire a fare punti, occorre dare sempre un segnale anche alla terza partita settimanale. Dobbiamo continuare a lavorare ma l’atteggiamento è molto buono e vedo che anche il pubblico apprezza le nostre performance in fase difensiva, occorre iniziare dalle piccole cose per riconquistare la gente e per conquistare un campionato difficile. E’ stata una partita spezzettata molto dall’arbitro che spesso ha fermato l’azione, ammonendo anche tanti giocatori. Come chiediamo alle squadre di essere più calme e tranquille, anche gli arbitri a volte dovrebbero capire l’andamento della partita.

Fatica nel creare? Non vedo squadre che creano molte occasioni, se non la Virtus Verona, a parte nella gara contro di noi. Nessuna squadra è nelle migliori condizioni, da noi alcuni giocatori devono performare meglio, avere più personalità e iniziativa, sono ancora frenati, ma quando troveremo le giocate, faremo male.

Della Morte, Rolfini e Ferrari? Il rigore, che mi dicono che era netto, è venuto da un’azione in cui Della Morte ha messo un bel pallone. Poi li ho messi così perché volevo subito aggressione davanti, ho visto l’atteggiamento giusto e la Pergolettese ha prodotto meno, rispetto alle altre gare.

Squadra tosta? E’ quello che mi è stato chiesto per primo di avere una squadra forte, mentalizzata, poi il resto verrà. Dovevamo trovare subito una quadra sotto il piano fisico, dell’intensità e della solidità, una squadra a cui sia difficile fare goal, perché per gli avversari diventa difficile trovare una presunta grande che ha anche queste qualità, perché poi davanti il goal lo possiamo trovare spesso o sempre.

Punti fatti e goal subiti? Sono dati buoni, è importante la media che deve essere positiva e aumentare sempre di più. Poi con lo staff non siamo ancora contenti, ma dopo 5 partite e 2 mesi di lavoro, è normale sia ancora così, ma almeno abbiamo trovato un’identità e un’anima, che è la prima caratteristica che mi hanno chiesto quando sono arrivato.

Ammonizione Ferrari? L’ho visto nervoso e l’ho tolto, gli avversari lo stuzzicano, è normale. La crescita passa anche attraverso la lucidità. Alcuni giocatori devono mettere più personalità, altri più tecnica o capacità mentale nella gestione della gara. Lui potrebbe perdere meno energie ma è anche la sua forza quella di battagliare”.

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