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Le dichiarazioni di mister Diana: 

“Finito il primo tempo, ero negli spogliatoi e devo essere sincero, ho visto la squadra che era molto, molto vogliosa, li ho lasciati parlare un po’ da soli, perché ho sentito che c’era questa voglia di fare un secondo tempo per provare a vincere la partita, perché il primo tempo è stato anche giocato giusto. Non mi capacito dell’inizio del secondo tempo, perché siamo sempre molto attenti nel voler ripartire forte, per dare subito un’impressione e invece non siamo ripartiti bene. È chiaro che facciamo fatica a carburare nel tempo, perché facciamo alti e bassi e quindi questo è un dato di fatto, in quanto non riusciamo a mantenere nel tempo un atteggiamento, ce lo stiamo chiedendo anche noi e stiamo cercando di trovare le risposte giuste. Sicuramente il fatto di dover recuperare ti porta anche a voler strafare a volte, per poi prendere ripartenze e invece bisogna avere anche la maturità di lasciare la partita viva fino alla fine, anche per avere l’episodio. Siamo stati stupidi anche a rimanere in dieci, questo è un segnale che non va bene perché c’era ancora tutto il tempo. Paradossalmente quando siamo stati in inferiorità numerica, la squadra si è liberata e ha avuto delle occasioni per pareggiarla.

Il dato di fatto è che si fa fatica a carburare nel tempo, si fa fatica a tenere un atteggiamento per più partite e anche dei risultati soprattutto, perché queste sono partite di lotta, dove si riesce a giocare veramente poco, il campo era difficile, sia per noi che per loro ed è chiaro che dobbiamo metterci qualcosina di più sotto altri profili. Il cambio di Della Morte per mettere Ferrari, era perché lanciavamo spesso in avanti e a quel punto era meglio anche avere i giocatori che avessero più queste qualità.

Dispiace perché c’è stato l’episodio del rigore e, secondo me, c’era anche un rigore per noi, ma senza attaccarci a questo. Non si riesce a dare, ne parlavo anche adesso con il Direttore, non si riesce a dare la continuità, nonostante stiamo facendo il massimo, è responsabilità nostra, finché ci sarà data la possibilità, noi cercheremo di trovare il bandolo della matassa, perché è evidente che non si riesce per più partite ad avere un atteggiamento vincente.

Segnali? No, assolutamente, nel primo tempo siamo partiti bene, siamo andati forte, quando siamo riusciti a giocare, abbiamo creato delle occasioni, magari sul finire del primo tempo la gara si è riequilibrata un po’, ma non c’era nessun tipo di segnale, poi anch’io la partita l’ho finita da poco e dobbiamo rianalizzare tutto. È chiaro che è una cosa che non ci aspettavamo, non è la prima volta che diciamo che non ci aspettavamo una sconfitta, a volte bisogna anche accettare che se non si riesce a vincere, si può anche pareggiare una partita e si va avanti per il nostro percorso. Siamo stati ingenui negli episodi, sicuramente, perché nel rigore preso siamo stati ingenui e poi lo siamo stati anche nel rimanere in 10. È chiaro che con una squadra di esperienza non dovrebbe accadere, questo è sicuro. I segnali non li ho avuti, anzi, ripeto, a fine primo tempo, c’è stato un segnale molto positivo, per quello che abbiamo sentito anche dalla squadra e siamo ancora qua a raccontarci che abbiamo perso e questo ci lascia molto amaro in bocca.

Su cosa lavorare? Stiamo lavorando su tutto, è molto semplice dire “dobbiamo lavorare su questo o su quell’altro” ci mancherebbe altro, è banale anche da parte dell’allenatore dire “adesso l’unica cosa che abbiamo è il lavoro”, insomma, noi lavoriamo sempre. Molto probabilmente si deve trovare una quadra maggiore e lavorare molto di più anche sui difetti che abbiamo a livello caratteriale, scegliere i giocatori che sono in questo momento più affidabili, sotto questo punto di vista, ma è quello che stiamo cercando di fare. Stiamo provando tante strade, sembra sempre che ci portino fuori e ci cadiamo di nuovo, dobbiamo farci anche un esame di coscienza sulle scelte magari, che dovremmo fare più avanti, insomma anche in un eventuale calciomercato su giocatori che effettivamente diano una sostanza più forte a questa squadra.

Obiettivo? C’è stato chiesto di provare a portare la squadra in un’altra categoria, poi si può passare attraverso una strada, oppure attraverso altre strade. Non dobbiamo buttare sempre via tutto, perché capisco che la delusione sia enorme, ma noi lavoriamo da dentro e abbiamo coscienza anche dei calciatori, siamo qui per la società che ci sostiene sempre in tutto, è chiaro che noi dobbiamo cercare di capire effettivamente, quale sia il problema. Anch’io ho finito la partita da poco e sono un basito di questo secondo tempo. Il primo tempo era stato giocato forte come gli altri, si è combattuto molto. Dobbiamo capire da dove arrivano queste amnesie, perché tutto sommato non si può neanche pensare di non subire mai un tiro in porta, c’è anche il momento in cui si soffre, c’è anche il momento in cui magari alla lunga si esce fuori, anche per la forza tecnica. Era quello che speravo io onestamente, avere negli ultimi 25-20 minuti finali, la forza tecnica per poter vincere la partita, anche sulle palle inattive, abbiamo avuto anche l’occasione in 10 di poterla pareggiare, non è avvenuto e quindi siamo qua a darci altre coltellate, però noi non possiamo far altro che rimetterci lì e lavorare. E’ l’unica strada che abbiamo, non ne abbiamo altre, perché non siamo dei tagliatori di teste, sicuramente tanti potrebbero avere tante risposte, in questo momento diventare allenatori è la cosa più facile al mondo. Ma la verità è che ci siamo noi e dobbiamo fare questo lavoro al meglio

Momento difficile in carriera? Sono al nono anno, ne ho passati di momenti difficili, molto difficili, anche qualche settimana fa, ricordiamoci che venivamo da un periodo non positivo e abbiamo avuto la forza di tirarci fuori, ma evidentemente la struttura non è ancora così solida per mantenere nel tempo un certo tipo di atteggiamento, un certo tipo di risultati. Alla fine sono sempre i risultati che determinano il tutto.

Legnago? Me lo aspettavo così, questo tipo di squadre chiaramente quando incontrano squadre del nostro blasone, hanno anche la fierezza di poter riuscire a vincere. Non è una sorpresa averlo trovato, ma ero anche convinto che avevamo tutte le possibilità di far nostra la partita o comunque di non perderla, questo di certo nessuno se lo aspettava, visto l’andamento delle ultime settimane. Non voglio prendere alibi, abbiamo alzato troppo la palla, facevamo fatica a trovare qualche linea di passaggio che, invece in altri momenti troviamo, quando le abbiamo trovate li abbiamo messi un po’ in difficoltà. Il campo effettivamente non dava modo di giocare molto, sia noi, che loro, ci siamo molto affidati alle giocate lunghe.

Confronto con i direttori? Noi ci confrontiamo sempre, anche adesso ci stavamo chiedendo come mai non si riesce a trovare una quadra continuativa. Credo sia un problema di struttura della squadra, che non è ancora forte, lo dovrà diventare, assolutamente, perché altrimenti diventerebbe un campionato banale e nessuno qui ha voglia di fare un campionato banale. Non potevamo sbagliare una partita, lo sapevamo perfettamente e dobbiamo assolutamente rimetterci in carreggiata, abbiamo un’altra partita sabato e dobbiamo assolutamente fare questo, non abbiamo altre alternative”.

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