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Le dichiarazioni di mister Aimo Diana al termine della gara di Coppa Italia Serie C contro la Triestina.

“Mandare un messaggio alle altre squadre? Tra le altre motivazioni che c’erano nella partita di questa sera, c’era anche questo, è stato detto anche questo ai ragazzi, siamo vivi, ci siamo e vogliamo ancora dire la nostra.
Era importante avere un atteggiamento forte da parte di tutti, oggi ho cambiati undici giocatori rispetto all’ultima partita e tutti hanno risposto molto bene, con voglia, con grande forza, grande intensità, contro comunque una squadra forte come la Triestina. Ci tenevamo in particolar modo anche per Fausto e anche per Della Morte che ha perso la nonna in settimana.
Avevamo delle motivazioni forti, abbiamo vinto credo meritatamente e siamo soddisfatti di questo e adesso non c’è altro che recuperare le energie e prepararci per la partita di domenica.

Ferrari di nuovo in goal? Avevamo giocatori che non giocavano da tanto tempo, che rientravano da infortuni, che avevano bisogno di minutaggio. Ferrari aveva avuto qualche problemino, l’ho sempre detto, che non gli ha mai dato continuità di allenamento. Adesso sta riuscendo ad avere continuità di allenamento, è normale che poi un giocatore della sua caratura ci metta più tempo per trovare la condizione migliore, ma non ha mai fatto mancare l’impegno e la voglia di lottare. Poi è chiaro che quando si fa fatica a fare goal sopraggiunge il nervosismo, l’andare un po’ giù di morale, gli attaccanti hanno meno forza mentale rispetto ai difensori. Da che mondo è mondo, l’attaccante è sempre questo, è chiaro che nel momento in cui riuscirà a trovare la continuità dell’allenamento, come la sta trovando adesso, riuscirà anche ad avere delle performance migliori, ma non ha mai fatto mancare l’impegno, ha solo avuto qualche problema che l’ha rallentato.

Jimenez in posizioni diverse in questa partita? In realtà ha sempre giocato nella stessa posizione, però gli si chiedeva ogni tanto di andare ad accorciare sul loro play. Bene, bell’atteggiamento, poi deve migliorare alcune letture e soprattutto deve migliorare la fisicità e l’intensità, deve diventare un po’ più killer, anche più forte nel contrasto, lui è un ragazzo che lavora in maniera ottima, sempre, sia se gioca zero minuti che quando gioca due minuti. Lui ha un bel talento, è indubbio che abbia talento, cerchiamo di sfruttarlo per quelle che sono le sue qualità, in una squadra forte è un giocatore che può starci molto bene, soprattutto se trova anche un po’ più di cattiveria, che è quello che cerca. Mette più cattiveria negli allenamenti, non mi serviva la prestazione di questa sera per capire le sue qualità, però le ha fatte vedere ulteriormente, ha fatto anche delle chiusure difensive interessanti, poi come tutti i giocatori, quando vengono messi in campo e sentono che stanno facendo bene, alzano ancora di più il loro livello che è già alto.

Giochiamo meglio contro le squadre che non si chiudono? Non solo per il Vicenza, quando le squadre si abbassano molto, vedo anche nelle partite di Serie A e Serie B, è sempre un po’ complicato scardinare determinate difese.
Ultimamente stiamo anche trovando il goal, con qualche giocata diversa, forse ve ne avevo parlato anche nelle settimane scorse, che stavamo cercando anche qualcosa di diverso nel nostro gioco e stanno anche incominciando a venirne fuori. La condizione fisica migliora anche con la condizione mentale, quando si vince sembra che si stia sempre molto meglio, chi mangia calcio da tanti anni lo sa che è così.
Anche perché ripeto, nonostante tutto quello che si possa dire della nostra squadra, conto veramente pochi allenamenti fatti male, quindi mi risultava strano che non riuscissimo a trovare una quadra, poi per carità si possono fare tre punti in più o in meno, però la dimensione di questa squadra deve essere quella che abbiamo visto questa sera. Aldilà dell’inciampo di Legnago, del secondo tempo soprattutto, veniamo da un mood decisamente importante, fatto anche di goal e noi che siamo all’interno dobbiamo anche prendere queste considerazioni che non sono solamente quelle dell’esterno, che chiaramente si fermano magari ad una sconfitta. Lo spirito è positivo, lo vediamo tutti i giorni, secondo me qualche giocatore deve ancora dare la sua massima performance e siamo alla ricerca di questo, anche perché da qui a Natale, quando ci sarà la prima sosta, dobbiamo cercare di inanellare più punti possibili per poi vedere cosa avranno fatto le altre e dove ci troviamo, con grande umiltà e con grande rispetto, anche perché ci sono squadre che stanno facendo un cammino molto importante.

Buona partita di Massolo? Assolutamente sì, poi nel ruolo del portiere, secondo me non è per nulla semplice, perché il portiere rischia di giocare poco durante il campionato, addirittura di non riscaldarsi per entrare, quindi deve farsi trovare pronto per quella partita, ma noi abbiamo dei portieri di ottimo livello per la nostra categoria. Quasi un libero in alcuni momenti? Perché glielo chiediamo, ma d’altronde se vogliamo provare a stare un pochettino alti e offensivi nella pressione, dobbiamo rischiare di avere un po’ di profondità dietro, dove il portiere ci deve mettere anche una pezza, anche all’ultimo secondo, però li alleniamo per questo. Come li alleniamo spesso a venire nella manovra, perché il calcio moderno richiede anche questo. Quindi bene, le risposte sono state molto positive, come al solito rimaniamo belli calmi, piedi per terra, rimaniamo sempre nel nostro brodo, a ricercare le soluzioni per cercare di fare il meglio possibile per il Vicenza.

Girandola di attaccanti? Ferrari aveva bisogno di giocare perché era tanto che non giocava, avevo bisogno di vedere Pellegrini con Ferrari, perché a volte queste partite servono anche per guardare le coppie d’attacco. Poi avevo bisogno di fare rifiatare Della Morte che è sempre sul pezzo e nel mio pensiero volevo alternare tre attaccanti con Rolfini. Non ci sono cose strane, sono quattro attaccanti che si possono combinare bene tra di loro. Ci metto dentro anche Jimenez a volte tra gli attaccanti, gioca chi reputo che per quella partita possa essere la coppia migliore. Della Morte è quello che ha trovato più continuità e l’ha dimostrato nel minutaggio, stiamo cercando il partner giusto ed è giusto che combattano per un posto ogni settimana.

Tesser dice che il Vicenza non è tagliato fuori ma che il Mantova è un’anomalia? Prima della partita ho parlato anch’io con lui, abbiamo battagliato mica male un paio di anni fa. È una persona molto onesta e schietta, non si nasconde, se ha un pensiero, lo dice. È quello che penso anche io, il campionato è ancora lungo, in questo momento è chiaro che con le nostre alternanze, riuscire ad essere credibili è dura, però il pensiero è quello che noi vorremmo essere ancora protagonisti. Vorremmo essere ancora pronti ad approfittarne appena qualcuno cede un po’ il passo o troverà momenti di difficoltà, come li abbiamo avuti noi. Tutto però passa dal fatto che noi dobbiamo essere sempre pronti e non cadere nelle trappole di Legnago. Concordo con Attilio che non siamo ancora tagliati fuori. Sul Mantova onestamente non lo so, lo potrò dire fra un paio di partite quando lo affronteremo, quando lo studierò un po’ più approfonditamente. Ora abbiamo un’altra partita prima.

Arrivati a questo punto che valore ha la Coppa? Non dev’essere mai un intoppo la Coppa Italia perché comunque avendo una rosa ampia come la nostra, qualcuno non ha comunque giocato. E’ una bella opportunità per fare galoppare tutti i cavalli, questo è poco ma sicuro. Chiaramente più si va avanti, più diventa appetitosa e adesso aspettiamo la prossima con il Rimini nella quale noi cercheremo sicuramente di trovare la vittoria”.

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