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Confente 6: Poco impegnato in partita non compie miracoli nei rigori. D’altra parte la sua statistica in merito (3 parati su 26 subiti) parlava già chiaro

De Col 5,5: Gara giocata con il freno a mano tirato (dal 110′ Jimenez s.v.: entrato praticamente in proiezione calci di rigore, batte  bene il suo)

De Maio 6,5: Solido contro un attacco avversaro a dire il vero abbastanza evanescente

Laezza 6,5: Come De Maio non deve fare gli straordinari ma il suo lo fa bene

Sandon 6: Per almeno un tempo è forse il migliore biancorosso in campo, poi con l’esaurirsi della pioggia, sparisce anche la sua spinta

Cavion 5: Altra prestazione più ombre che luci che non rimarrà tra quelle da raccontare ai nipoti (dal 71′ Tronchin 5: non fa meglio del compagno che sostituisce, con tanti errori di impostazione)

Rossi 6: Il migliore nel centrocampo del L.R. Vicenza trova nell’arbitro un imprevisto avversario. Cacciato dal campo per un’entrata al massimo da cartellino giallo

Greco 5: A memoria un buon cross messo in area nel primo tempo e poco altro. Uno dei biancorossi più involuti rispetto alla scorsa stagione

Della Morte 6:  Prova ad imbastire qualcosa in avanti ma predica nel deserto (dall’88’ Valietti 6: niente di trascendentale ma almeno entra in campo con l’attitudine giusta)

Pellegrini 5: Altra prestazione anonima per questo giovane arrivato con altre credenziali. Non sembra (ancora?) in grado di sostenere da solo il peso dell’attacco (dall’88′ Ferrari 6: Ingresso forse tardivo perché con lui in campo la difesa del Rimini dimostra di fare decisamente più fatica)

Proia 5: Grigio come nelle ultime gare ma questo purtroppo è il Proia “standard” che abbiamo visto scendere spesso in campo a Vicenza (dall’80′ Ronaldo 5; Continua il suo duello coi legni del “Menti”. Non fa neanche malissimo ma rovina tutto con il rigore decisivo sbagliato)

Diana 5: Prova a cambiare qualcosa sotto l’aspetto tattico ma ne ottiene gran poco. Il gioco continua a non decollare. Vero che le condizioni del campo non permettevano chissà quali geometrie ma sembra evidente che per cavare un ragno dal buco non esiste un piano B alla presenza in campo di Ferrari, perché gli altri protagonisti offensivi risultano tutti evanescenti e non c’è modo di essere pericolosi per la porta avversaria senza l’argentino in campo (che peraltro non sta vivendo la sua migliore stagione). A dicembre il L.R. Vicenza si trova in condizioni peggiori di quelle dello scorso campionato, quando era già saltato un allenatore (Baldini) e il suo sostituto (Modesto) di li a poco avrebbe fatto la stessa fine. Chiusa la strada della Coppa, l’unico obiettivo realisticamente possibile da raggiungere, ad oggi,  è il quarto posto in campionato. Il mister per ora resta in sella ad un cavallo che pare zoppo, ma per il quanto a lungo sarà decisivo vedere un progresso nel gioco e nei risultati, altrimenti il destino nei playoff (se raggiunti) per i biancorossi pare già scritto.

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