Salta al contenuto principale

Confente 6 – Respinge la conclusione da due passi di Piccoli nel primo tempo, e poi si deve limitare all’ordinaria amministrazione

Ierardi 6 – Qualche buon recupero su Zoma. Concede poco agli avanti di casa

Golemic 6 – Dopo un paio di minuti va vicino al gol in quella che resta l’occasione più netta dei biancorossi in tutta la partita

Laezza 6 – Arcigno e tignoso il giusto. Ha sulla testa un buon pallone su azione d’angolo ma spreca la chance mandando alto

De Col 5 – In fase difensiva non è impeccabile ed è poco propositivo quando spinge in avanti

Cavion 5.5 – Corre, lotta, recupera tanti palloni, ma commette troppi errori di misura

Ronaldo 5 – Tocca un’infinità di palloni senza mai accendere la luce. Anche sulle palle ferme non mette mai paura alla difesa avversaria (dall’88′ Rossi s.v. – Gioca sette minuti in cui non ha materialmente il tempo per incidere nel match)

Proia 5 – Da lui ci si aspetta l’inserimento vincente, speranza vana (dal 63′ Jimenez 5 – Del suo ingresso in campo ci si ricorda per due conclusioni lontanissime dai pali della porta avversaria)

Costa 5.5 – Per provare ci prova, ma non gli riesce mai una giocata, un cross oppure un tiro, degna di nota (dall’88′ Greco s.v. – Il tempo di due corse sulla fascia e l’arbitro fischia la fine del match)

Pellegrini 5 – Di palloni giocabili non gliene arrivano, ma anche lui fa troppo poco per rendersi pericoloso in area avversaria (dall’81′ Rolfini s.v. – Poco più di dieci minuti in cui si vede pochissimo)

Ferrari 5.5 – Non è al meglio ma ne ha sempre due addosso. Peccato che nessuno dei suoi compagni riesca a sfruttare gli spazi che crea

Vecchi 5.5 – Il malato che deve curare è abbastanza grave e i problemi da risolvere sono tanti. Un contesto che conosceva quando ha accettato la proposta della dirigenza berica per cui si si augura che abbia anche un’idea di come cambiare lo stato delle cose. In pochi giorni nessuno pensava potesse stravolgere la squadra, ma ha lasciato un pò perplessi il fatto che abbia riproposto anche contro l’Albinoleffe la squadra che mandava in campo mister Diana senza provare, almeno a gara in corso, di cambiare qualcosa a livello tattico. Il copione che ne è uscito è quello tristemente noto, di una squadra che gioca su ritmi bassi, verticalizza poco se non con lanci lunghi, e ha poca intensità. Il risultato è che i tiri verso la porta avversaria sono stati pochi, e le occasioni ancora meno. A fine partita ha ribadito che vuole (vorrebbe …) almeno un attaccante in più e qualche centrocampista in meno, per rendere l’organico più vicino al suo credo calcistico che prevede una difesa a quattro, tre centrocampisti e tre giocatori offensivi. Anche se l’impresa più difficile che gli spetta sarà quella di dare un’identità, un’anima, ad un gruppo di giocatori che finora non è andato nemmeno vicino a diventare una squadra vera.

Facebook Notice for EU! You need to login to view and post FB Comments!

Articolo scritto dalla Redazione di Biancorossi.net