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Le dichiarazioni di mister Vecchi post Alessandria-L.R. Vicenza:

Quanto è bello vincere in rimonta? E’ la prima volta che succede… un segno di carattere.

“E’ la prima volta che ci succede di ribaltare il risultato, anche perché siamo andati in svantaggio poche volte. E’ un bel segnale in vista dei playoff, è la dimostrazione del fatto che bisogna sempre rimanere in partita fino alla fine. Abbiamo trovato il goal del pareggio e il goal della vittoria praticamente nei minuti di recupero, quindi in 6 minuti abbiamo ribaltato la partita. E’ stata una partita particolare, strana, ci sono stati dei buoni segnali. Purtroppo un paio di ragazzi, Proia e Fantoni, hanno dei problemi. Fantoni ha una distorsione della caviglia, mentre Proia un fastidio muscolare. Mi auguro non siano cose gravi. L’obiettivo nostro era quello di dare continuità ai risultati, la prestazione c’è stata anche se a tratti cambiando così tanto abbiamo perso le misure in alcune situazioni. Però c’è stata la mentalità della squadra che non vuole perdere. In campo i nostri leader Ferrari, Ronaldo, De Col hanno spinto e sostenuto una banda di ragazzini e sono stati bravi ad essere l’esempio di non mollare e di crederci. Era quello che volevamo”.

Abbiamo finito la partita con davanti Busato e Conzato, 2004 e 2007, hai avuto dubbi nel metterli dentro?

“No, nessun dubbio. Con l’infortunio di Rolfini siamo a corto e il problemino di Pellegrini ci ha reso all’osso dunque la scelta era quasi obbligata. E’ stata data soddisfazione a chi si allena con noi da tempo e lo fa con impegno. Sono ragazzi con prospettive, anche se devono lavorare tanto”.

Adesso si comincia a pensare ai playoff. Cosa temi di più?

“La casualità è la cosa che temo di più. Noi siamo una squadra forte e se ce la giochiamo alla pari con gli altri ci divertiamo, ma potrebbe capitare l’episodio negativo o l’infortunio che penalizza. Per quello che abbiamo visto nel girone di ritorno… noi ci siamo. Oggi è stata una partita contro una squadra con delle grosse difficoltà ma che non ha mollato fino alla fine e noi abbiamo dato un bel segnale riuscendo a ribaltare la partita”.

Ad un certo punto hai fatto fare il centrale a Tronchin.

“Si, eravamo in emergenza, volevo provare qualche soluzione e non volevo consumare troppo qualcun altro. Mi auguro che finiscano gli imprevisti dell’ultimo momento e la casualità. Poi, giustamente, il calcio è così. Il pallone è rotondo ma dobbiamo riuscire a farlo diventare quadrato perché allora siamo forti. Ai playoff il livello si alza e abbiamo bisogno di prestazioni al 100%”.

Hai fatto i playoff in diverse squadre, cosa conta di più?

“La costanza di prestazioni, non ci possono essere alti e bassi. Due anni fa con la Feralpisalò abbiamo pagato un tempo sbagliato col Palermo, quel tempo all’interno di otto gare ci ha tagliati fuori. Bisogna riuscire ad essere sempre tutti pronti e oggi ne abbiamo avuto il segnale da tanti ragazzi che finora hanno fatto poco minutaggio ma risultano competitivi”.

 

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