Parole pesanti quelle di Auteri che forse dimentica che sabato sera i suoi giocheranno a Pescara, in una partita che, se sarà vera come chiede l’allenatore dei campani, sulla carta concede pochissime speranze alla Nocerina, anche se gli uomini di Zdenek Zeman saranno reduci da una settimana di festeggiamenti dopo la meritatissima conquista della seria A ottenuta domenica scorsa a Genova.

Il Vicenza però, con una vittoria a Reggio Calabria, cancellerebbe tutte le speranze della Nocerina ed allo stesso tempo si garantirebbe i play out dove, con ogni probabilità, troverebbe una tra Ascoli ed Empoli. I marchigiani per centrare un’altra salvezza quasi miracolosa dovranno vincere a Padova, mentre i toscani saranno obbligati a superare al “Castellani” il Cittadella e sperare che l’Ascoli non centri i tre punti all’Euganeo, oppure che il Livorno non vinca contro il Grosseto, o che il Bari cada in casa contro il Gubbio.

Sulla carta qualche rischio concreto lo corrono l’Ascoli e la formazione del presidente Spinelli, che giocherà davanti ai propri tifosi un derby molto sentito come quello contro la compagine guidata dal vulcanico presidente Camilli, mentre sembra mancare solo la matematica alla salvezza del Bari che affronterà al “San Nicola” un Gubbio che ha da tempo alzato bandiera bianca.

Il Vicenza però dovrà, prima di preoccuparsi del suo eventuale prossimo avversario, vincere a Reggio Calabria contro una compagine che ha ormai chiuso la stagione avendo fallito da tempo l’accesso ai play off, l’obiettivo dichiarato di inizio campionato. I biancorossi al “Granillo” troveranno molto probabilmente uno stadio quasi deserto e avranno molte motivazioni in più rispetto agli uomini di Breda che hanno già la testa alle vacanze. Vincere contro la Reggina quindi non sarà impresa impossibile, ma il Vicenza per riuscirci dovrà replicare la buona prestazione offerta contro il Bari.

Gli impareggiabili tifosi del Vicenza hanno dimostrato di credere nell’ennesima tribolata (stavolta ancora più delle precedenti) salvezza della loro squadra del cuore e di certo non faranno mancare il loro appoggio alla maglia biancorossa. Per i bilanci di fine stagione ci sarà tempo a campionato concluso, ma è bene precisare fin d’ora che una eventuale salvezza non esenterebbe da una severa bocciatura tutto l’entourage berico.

E dopo otto anni di delusioni, amarezze e salvezze acciuffate per i capelli, l’augurio è che in via Schio almeno ci sia l’onestà di ammettere l’ennesimo fallimento sportivo, le cui dimensioni saranno determinate dall’epilogo di questo campionato.