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Editoriali

Via Schio, il dopo Vicenza-Pro Patria

Da 21 Ottobre 2013 - 20:15Luglio 2nd, 20147 Commenti5 min leggere

(di Corrado Ferretto e Andrea Ragazzi)

La tentazione, dopo l’ennesimo scempio calcistico visto al Menti contro la Pro Patria, è stata quella di non scrivere nulla, di non perdere tempo per commentare una partita che con il gioco del calcio non ha niente a che vedere. Non certo per colpa della volenterosa Pro Patria, che il pareggio se l’è ampiamente meritato, ma per totale demerito di una squadra, il Vicenza, che sta fornendo prestazioni inguardabili in fotocopia.

Doveva essere la partita da cui (ri)partire, e invece il campo ha detto che c’è poco, per non dire niente, da salvare. La prestazione del Vicenza contro la modesta Pro Patria è stata di quelle che ti fanno cadere le braccia. Cinque minuti, i primi, dove sembra che la differenza in campo sia di due categorie, poi pian, piano la squadra si spegne e finisce per non giocare. Non una azione degna di tal nome, non una squadra che la mette almeno sull’agonismo, niente di niente. Un piattume desolante, e nemmeno un gol segnato cambia la situazione. La ripresa vede la volenterosa Pro Patria fare la partita contro una squadra che sta là dietro senza ripartire mai, nella speranza (non si capisce basata su cosa) che la gara finisca riuscendo a portare a casa i tre punti grazie al “golletto”.

In corsivo c’è l’analisi della partita di sette giorni fa a Salò, non abbiamo fatto altro che modificare il nome dell’avversario, ma lo scempio calcistico e il risultato sono stati gli stessi. Poco da aggiungere, del resto che questo Vicenza avesse delle gravi lacune lo avevano visto tutti,  noi avevamo lanciato l’allarme in agosto, e degli errori ed orrori della gestione societaria scriviamo costantemente da anni. Di una gestione scellerata, di un progetto mai esistito, di una situazione debitoria pesantissima, ormai i tifosi del Vicenza sono stanchi di leggere perché è una situazione che va avanti da tanto, troppo, tempo.

Così come la vicenda del Vicenza in vendita che nessuno riesce ad acquistare, senza che nessuno voglia mai spiegare ai tifosi perché. Ed è notizia che abbiamo appreso oggi, che lunedì scorso un ex presidente di una società di serie B (indiscrezioni insistenti portano ad Antonio Rosati, ex massimo dirigente del Varese) ha incontrato Sergio Cassingena (ma non era il dott. Gallovich l’advisor?) presentando una proposta per prendere il Vicenza calcio. L’offerta consta nel prendersi in carico la gestione della società entro pochi giorni, per potersi presentare a gennaio nelle condizioni di rinforzare adeguatamente la squadra e poter avere qualche concreta possibilità di tornare in serie B (potenzialità che questo Vicenza di sicuro non ha).

Il problema, e non è certo una novità né una sorpresa, è rappresentato dal monte debiti che chi intende acquistare non vuole prendersi in carico. Ma la nota da sottolineare è che l’attuale proprietà sembra abbia risposto con un secco no alla proposta, senza nemmeno voler intavolare una trattativa. Perlomeno strano per una proprietà che da tempo urla ai quattro venti che la priorità è la cessione, e che dovrebbe invece fare di tutto e di più per favorire un passaggio di consegne in via Schio, ciò che ormai (quasi) tutti auspicano come l’unica via possibile per voltare pagina e ridare speranze al vecchio cuore biancorosso che da troppi anni sta ingoiando amarezze e cocenti delusioni.

A riguardo le domande che sorgono spontanee sono tante. La prima, la più scontata è: ma questa proprietà allora vuole vendere oppure no? Una domanda alla quale la tifoseria biancorossa ha diritto ad una risposta per una volta chiara ed esauriente. Anche e soprattutto considerato che, in queste ore, più che di cessione societaria si parla con insistenza di possibili rinforzi da inserire nella rosa guidata da Giovanni Lopez. Non che non ce ne sia bisogno, anzi, ma se una società acquista giocatori è pensabile che lo faccia perché vuole andare ancora avanti nella (mala)gestione del Vicenza calcio.

In via Schio, tanto per essere chiari, stanno pensano ad un regista di centrocampo con il marocchino Abderrazzak Jadid, che potrebbe vestire il biancorosso nei prossimi giorni. Quasi impossibile, ma ugualmente battuta, anche la pista che porta a Houssine Kharja, centrocampista dal passato importante e attualmente svincolato. Un quadro poco chiaro, che ci impegneremo a cercare di chiarire. Sperando che, anche chi si avvicina a via Schio, parli e ci aiuti a capire cosa sta realmente accadendo. Biancorossi.net è a disposizione, i tifosi del Vicenza hanno diritto di conoscere la verità.

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Articolo scritto dalla Redazione di Biancorossi.net

7 Commenti

  • DIEGO ha detto:

    Chi sarebbe l’ex presidente della società di B? Cestaro?

  • Nicola ha detto:

    Un’altra prestazione indecorosa che ci fà buttare altri 2 punti nel water, per non dire un’altra parola… Ma come si fà a pareggiare con squadre così!? Per fotuna che quest’anno non ci sono retrocessioni se no eravamo messi male! Povero Lane!

  • boschetti antonio ha detto:

    Disamina perfetta. Il nodo cruciale è sempre lo stesso: il cambio societario. E questo comporta un’altro nodo da sciogliere: l’accollarsi dei debiti. L’impressione è che questa proprietà voglia (o spera) che arrivi qualcuno che paghi i debiti da loro contratti (o perlomeno la maggior parte). Chiaro che (visti anche i tempi) questa è utopia: perchè mai qualcuno dovrebbe accollarsi i debiti contratti da qualcuno altro? E’ qui arriviamo allo stallo………….Tutto il resto è una conseguenza. Se poi ci aggiungiamo l’incompetenza, decisioni cervellotiche, incapacità, ecco che il quadro è completo. La vera verità la sanno solo loro e temo che non verranno mai a spiegarla, anche se sarebbe un atto dovuto e di rispetto verso i tifosi…………..

  • Stefano ha detto:

    Cara redazione, seguo il Lane da tanti anni, io c’ero negli anni della C, non so se allora ero più giovane, più ingenuo, ma una desolazione così non l’avevo mai vista. Mi sta passandola voglia di seguire il Lane, così mi par di soffrire dii meno. Una domanda alla redazione: viste le acrobazie fatte x iscrivere la squadra (in ritardo) e se soldi non ce ne sono più, la società non rischia di fallire nei prossimi mesi? Il rischio non è che l’attuale proprietà perda davvero tutto? E allora xchè non farsi da parte e vendere a qualcun altro? Non riesco a capire che strategia c’è sotto e vorrei mi diceste la vostra opinione.

    • Redazione ha detto:

      Queste domande meritano risposte che possano essere lette anche dagli altri lettori. Qui ci limitiamo dunque a ringraziarti, i tuoi quesiti verranno inseriti nella prossima “Parola al tifoso”.
      Teniamo questo spazio dei commenti per le opinioni sui singoli articoli e soprattutto per il confronto con altri tifosi (grazie alla funzione “rispondi”). Per tutte le domande alla nostra Redazione e per esprimere in modo più articolato i vostri pensieri la mail di riferimento è sempre redazione@biancorossi.net
      Grazie!

  • Alex ha detto:

    Cassingena=alias Schettino….

    Pieraldo for President forever;
    Cestaro lo vogliamo solo….. se porta la CARRON come vicepresidente

  • bruno ha detto:

    buon giorno a tutti voi.Il pensiero su questa squadra, senza anima e cuore , rispecchia l’attuale società, ancora decisa di voler disintegrare il magico vicenza .Questi personaggi resteranno attaccati ai soldi fino al fallimento del vicenza. Se fossero Uomini con Onore ,prenderebbero la propria responsabilità di vendere il vicenza per il suo prezzo ed assumersi di pagare i propri debiti ,fatti da loro stessi. IO resto nell’idea che per il bene del Magico Lane è di non portare neanche più 1 centesimo a queste persone .Hanno fatto il bene alle loro tasche e Umigliando ogni domenica noi Tifosi e il nome del L.Vicenza .

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