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Editoriali

Dopo il disastro di Varese un esonero quasi inevitabile

Da 3 Marzo 2012 - 21:25Non Ci Sono Commenti3 min leggere

Ma ad aggravare un quadro già pesantissimo, a fine gara sono arrivate da Cagni dichiarazioni e considerazioni completamente diverse sulla partita e sulla situazione attuale. Dal “non sono preoccupato” di Cagni, al “questa è la strada per andare in serie C” del capitano Zanchi passa un baratro che rappresenta l’attuale distanza tra squadra e guida tecnica, ormai in totale assenza di sintonia. Davanti ad una situazione di questo genere è normale che in via Schio abbiano pensato di sollevare Gigi Cagni dal ruolo di responsabile tecnico, anche se la decisione porterà a dare l’incarico al terzo allenatore della stagione. Ma il  Vicenza di Varese è stato impresentabile e, come sempre quando le cose vanno male, pure sfortunato. Soligo si storce una caviglia dopo trenta secondi, va fuori Botta dopo otto minuti per un involontario calcio in bocca di Zanchi, e il centrocampo ne subisce le conseguenze. E’ bene però essere chiari e sottolineare che in una disfatta del genere di scuse non ce ne possono essere. Il Vicenza ha giochicchiato fino al vantaggio del Varese, senza però riuscire a costruire niente dalle parti di Bressan. Dopo lo svantaggio la squadra di Cagni produce in tutto il primo tempo un debole colpo di testa di Gavazzi, mentre il Varese ha sempre avuto in mano il bandolo della matassa trovando il meritato raddoppio con un missile dai venticinque metri di Kurtic. Di fatto quindi a Varese c’è stata solo una squadra in campo, per il Vicenza una grave e desolante mancanza di idee, incapacità di fare due passaggi di fila, una squadra lunga e di conseguenza sempre in affanno e poco equilibrata. Come se non bastasse questo, più passavano i minuti e più nel Vicenza cresceva il nervosismo, tanto che alla fine sono stati cinque gli ammoniti e Tonucci ha lasciato il campo a cinque minuti dal termine, espulso per doppio giallo. Insomma “tutto sbagliato e tutto da rifare” direbbe il grande Gino Bartali, perché se una squadra subisce gol con una regolarità quasi svizzera da otto giornate e riesce a fatica a calciare verso la porta avversaria (a Varese l’unico tiro è registrato al minuto 81), ha pochissime possibilità di vincere le partite ed il Vicenza ne ha assoluto bisogno fin da sabato prossimo, quando al Menti l’avversario sarà il Grosseto. Ecco perché l’esonero di Cagni sembra inevitabile e probabilmente per averne l’ufficialità si aspetta solo di raggiungere l’accordo con il tecnico che nelle intenzioni della dirigenza di via Schio dovrà finire il campionato mantenendo la categoria. Obiettivo che il Vicenza deve raggiungere a tutti i costi pena mettere a grave rischio il futuro della società biancorossa che il prossimo 9 marzo festeggerà (si fa per dire) 110 anni di gloriosa storia.

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Articolo scritto dalla Redazione di Biancorossi.net

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