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Editoriali

Repetita iuvant…

Da 19 Marzo 2012 - 10:29Non Ci Sono Commenti2 min leggere

A maggior ragione ora che anche la stampa nazionale da più parti ha iniziato a puntare il dito su chi, da anni, non riesce ad andare al di là di una salvezza tribolata. Ma le preoccupazioni di oggi partono da molto lontano. Addirittura dalla passata stagione, visto che a maggio su queste pagine l’interrogativo era: “Chiudere con dignità, poi quale futuro?”. Si parlava di un Vicenza che sino a quel momento aveva saputo “lottare contro i propri limiti”, ma che poi aveva dovuto fare i conti con la dura realtà e con “la mancanza di un vero progetto”. La sconfitta ferragostana nel derby di Coppa Italia non aveva fatto altro che confermare “i limiti tecnici” di questa squadra, evidenziando come “le lacune della scorsa stagione non fossero state colmate”. Avevamo parlato di “problemi di vecchia data” e di un Vicenza che “rischiava una stagione tribolatissima”. E che ci fosse di che essere “preoccupati” lo aveva confermato la prima gara di campionato a Brescia, nella quale erano suonati i “primi pericolosi campanelli d’allarme”. A settembre si paventava la possibilità che sulla graticola potesse finire mister Baldini (tutti sappiamo poi come andò a finire) e si invocava come parola d’ordine “l’umiltà” al posto del tanto sbandierato entusiasmo, perché “in queste condizioni il Lane rischia davvero di prendere la china rapida del fallimento sportivo”. E intanto dopo Baldini anche Cagni ha fatto le valigie. A conferma di quando si scriveva che “nella gestione Cassingena gli errori sono fatti per essere puntualmente ripetuti”. Insomma, un disastro annunciato verrebbe da dire e lungo ormai otto anni. E visto che oggi siamo in vena di ripeterci, concludiamo con le stesse parole (tristemente attuali) usate nell’editoriale del 5 ottobre scorso. “Che la situazione sia pesantissima lo si capisce anche perché tra la tifoseria la cantilena vecchia e ritrita che Cassingena ci ha salvato dagli inglesi dell’Enic è sempre più spesso sostituita con una domanda che dovrebbe far aprire gli occhi e le menti a tutti. Ma se Cassingena ci ha salvato dagli inglesi, chi ci salverà adesso da Cassingena?” 

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Articolo scritto dalla Redazione di Biancorossi.net

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