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Vicenza – Juve Stabia le pagelle

Da 6 Aprile 2012 - 20:03Non Ci Sono Commenti4 min leggere

Augustyn 3: da dove iniziamo? Sarebbe troppo comodo limitarci ad imputargli un goffo intervento sul primo gol che da il là alla goleada delle vespe. Sarebbe altrettanto facile facile vedere come Sau anche nel secondo gol lo scherza con eccessiva semplicità e naturalezza. Queste però son solo le aggravanti. Vogliamo invece rimarcare le continue imprecisioni in ripartenza e la nulla sicurezza che dà al reparto arretrato. Il costante senso di affanno che si avverte quando il pallone è sciaguratamente tra i suoi piedi. Ormai inoltre si è capito che il cartellino giallo a partita lo deve prendere per contratto. D’altronde quando si fa il mercato agli ultimi giorni aspettando i saldi dei saldi si riesce ad arrabbatare solo gli scarti che ti lascian le altre squadre ed il polacco ne è il più fulgido esempio.

Pisano 4,5: impalpabile e spesso sulle sue. Ma è meglio così perchè quando gli capita di dover prendere iniziative non ne azzecca una manco a pagarla oro. Ogni tanto questo giocatore misteriosamente  rispunta per poi finir altrettanto prontamente dimenticatoio. Non si spiega perchè sia stato preferito a Martinelli nell’undici iniziale, grave scelta tecnica del tandem in panchina, per la quale Pisano nulla fa per dar loro ragione.

Giani 5: si lascia affogare nella mediocrità generale senza minimamente emergere in nessun frangente.

Gavazzi 5,5: ogni tanto ha provato a far qualche sgroppata delle sue ma sembrava giocasse con il freno a mano. Più focalizzato a cercare di contenere i diretti avversari che ad attaccarli, in un assetto schiacciato all’indietro come quello visto nel Vicenza di oggi.

Rigoni s.v. : abbandona la squadra per infortunio dopo pochi minuti di gioco.

Soligo 5: gara costellata di imprecisioni e più focalizzata sul far legna a centrocampo. Servirebbe un anche un minimo di qualità ma questa non è affar di Soligo.

Botta 5,5: un pò meglio del compagno di reparto sia per precisione che per propositività ma non abbastanza per raggiunger la sufficienza.

Abbruscato 4,5: Un colpo di testa alto di abbastanza, prova a far qualche sponda e a dialogare con i compagni ma anche questa non è giornata, come ormai da tanto tempo. Sembra anche molto poco reattivo e a tratti distratto. Per arrivare almeno ai play-out il Vicenza ha totale necessità di recuperare il miglior Abbruscato, oppure Mister Zanini (o chi per esso) prenda una decisione una volta per tutte e gli dia un paio di turni di riposo per farlo rifiatare, in modo da cercare soluzioni alternative non penalizzanti come giocare con l’Abbruscato visto oggi che al momento risulta esser non un valore positivo per la squadra.

Paolucci 6: anche in una giornata negativa per l’undici biancorosso è l’unico ad impensierire, seppur minimanete, Seculin. Corre e lotta su tutti i palloni e dimostra di esser più in palla degli altri e di crederci ancora. 

Bianco 4,5: Anzichè cercare un facile disimpegno, preferisce pennellare in area un perfetto cross per Sau che ringrazia per l’inaspettato assist e timbra la rete del definitivo 0-3 per i campani. Vorremmo vedere la stessa precisione anche quando crossa per giocatori che indossano la maglia biancorossa.

Martinelli 4: Scampoli di gara per il capitano, ma quanto basta per lasciare i compagni in 10.

Bariti 5: Non incide.

 

Zanini/Beghetto 4: alla quinta partita sulla panchina biancorossa e con solo 3 punti messi in saccoccia ci si presenta con un baricentro basso in casa in una partita che era da vincere a tutti i costi aggredendo l’avversario sin dal primo minuto, i risultati son stati sotto gli occhi di tutti coloro che erano presenti al Menti, per gli altri il risultato parlerà altrettanto chiaro. Non si è mai riuscito ad imbastire una trama, coperti e abbottonati e lanci lunghi di facilissima lettura per i difensori avversari. Troppa grazia per loro mister. La formazione iniziale ha lasciato più di qualche perplessità per via di alcune scelte tecniche (vedi Pisano preferito a Martinelli). Se il primo cambio era obbligato e il secondo aveva una sua logica, più ci sforziamo più non ci troviamo alcun senso a sostituire Tonucci per far entrare Martinelli quando già perdiamo per 3 a 0. Se veramente vogliamo e crediamo di poterci ancora in qualche modo salvare serve aver la volontà di osare, la capacità di far scelte scomode e un maggior contatto con la realtà.   

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Articolo scritto dalla Redazione di Biancorossi.net

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